Eventi & Feste
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La strada delle Alpi corre lungo i valichi alpini che la Sindone percorse più volte al seguito della corte sabauda: nel corso del Medioevo, infatti, le corti erano spesso itineranti per ragioni di ordine militare, politico ed economico. Già nel 1476 Jolanda di Savoia, moglie del duca Amedeo IX il Beato, attraversò le Alpi portando con sé le reliquie della cappella di Chambéry, e verosimilmente anche la Sindone. Si è propensi a ritenere che questo primo spostamento possa essere avvenuto attraverso la Valle di Susa.
Da: Centro Studi Araldici comunicazioni@centrostudiaraldici.org.Nel merito invece La ringraziamo per le informazioni che ci ha fornito, che confermano la bontà della scelta adottata dietro Sua cortese sollecitazione, nell’apportare una modifica-correzione del testo pubblicato.
Non risultano importanti conflitti con S. Antonio di Ranverso, le cui proprietà – non sottoposte a carichi fiscali, ma inserite nei confini di Buttigliera – si sono sviluppate nella zona settentrionale e orientale del comune e che in età moderna è strutturato come Commenda con propri confini (vedi A.S.T., Carta in misura delle valli di Susa e Bardonecchia, secolo XVIII) fino alla soppressione dell’ordine antoniano, i cui beni saranno incorporati dall’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro (Ordine Mauriziano).
Gisèle Bricault, historienne de l’AFAA, est décédée à l’aube de ses 102 ans. L’historienne de notre association, créée par son époux Robert Bricault en 1991 et dont elle est restée membre près de 30 ans, est décédée dans sa famille, en Seine et Marne où elle s’était retirée.
IL PATRONO DI RANVERSO Sant’Antonio Abate.
FALCO MATHION VERSO IL 1238-1240 OTTENNE PER LA CHIESA DELL’ELOMOSINA DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO IL CIMITERO CHE RIMASE IN FUNZIONE FINO AL 1803 E FU SMANTELLATO NEL 1846.
La strada della Sindone. Nel 1476 Jolanda di Savoia, moglie del duca Amedeo IX, il Beato, spesso raffigurato nell’atto di venerare la Sindone, attraversa le Alpi recando seco le reliquie della Cappella di Chambéry, e quindi verosimilmente anche la Sindone passò da Sant’Antonio di Ranverso dove sulla porta centrale del Pronao ingresso alla Chiesa venne inciso l’anno 1476. Relativamente agli spostamenti occorre sottolineare che non sempre è agevole determinare il percorso che la Sindone compie nei suoi vari viaggi, soprattutto sino al suo trasferimento definitivo a Torino.
Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali fu istituito da Giovanni Spadolini, (con decreto-legge 14 dicembre 1974, n. 657 [ atto originario | atto originario con aggiornamenti], convertito nella legge 29 gennaio 1975, n. 5 [atto originario | atto originario con aggiornamenti]- G.U. 14 febbraio 1975, n. 43), con il compito di affidare unitariamente alla specifica competenza di un Ministero appositamente costituito la gestione del patrimonio culturale e dell’ambiente al fine di assicurare l’organica tutela di interesse di estrema rilevanza sul piano interno e nazionale. (Organizzazione del Ministero per i beni culturali e ambientali con D.P.R. n. 805 del 3 dicembre 1975 [ atto originario | atto originario con aggiornamenti])
Sant’Antonio di Ranverso. Dal 1095 al 1776 Stemmi nel corridoio dell’ex Monastero.de’ Precettori a Maestri generali, e delli Abati Commendatorj dell’Ordine Antoniano di Sant’Antonio di Vienna, e della Commenda Casa degli infermi di Sant’Antonio di Ranverso.
Alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso bestiario per la festa di Sant’Antonio Abate.