Settembre 21, 2025

L’Homo Novoliensis” le origini risalgono alle tracce umane fossili del Pleistocene nelle grotte di Cardamone, e ai menhir dell’età del bronzo.

L’Homo Novoliensis” le origini risalgono alle tracce umane fossili del Pleistocene nelle grotte di Cardamone, e ai menhir dell’età del bronzo.

AI Overview

L’Homo Novoliensis” focus parte dalle origini di Novoli e risalgono alle tracce più antiche di presenza umana, come le ossa fossili del Pleistocene superiore nelle grotte di Cardamone, e ai menhir dell’età del bronzo. Il nome stesso, secondo l’etimologia, deriva dal latino Novulum-Novale (campo da arare), mentre la presenza del borgo si lega a tre antiche chiese sorte attorno al casale di Porziano quando gli abitanti abbandonarono le terre paludose della Patula. Analisi del termine Novoliesis non ha un significato definito e ampiamente riconosciuto; molto probabilmente è una combinazione del termine latino “homo” (uomo) e “focus” (focolare, centro la Fòcara  il fulcro dell’attenzione ), che non porta a un significato compiuto a seconda del contesto in cui è stato utilizzato. 

Un’interpretazione potrebbe essere l’atto di concentrazione dell’uomo, ovvero il suo sforzo di focalizzare l’attenzione su qualcosa nel nostro caso e la costruzione della Fòcara .c
Il primo documento che attesta l’esistenza del casale di S. Maria de Novis risale al
1272, data da cui partono tutte le altre documentazioni su S.Maria de Novis
AI Overview

L’origine della Fòcara di Novoli è legata a un rito centenario di devozione a Sant’Antonio Abate, patrono del paese, e si colloca in un contesto di antiche tradizioni popolari che fondono religione, cultura e usanze agricole. Il falò, formato da fascine di sarmenti di vite, veniva inizialmente accostato al culto del santo del fuoco. La festa è stata formalmente legata a Sant’Antonio Abate nel 1664, grazie alla proclamazione del vescovo Pappacoda, anche se la tradizione del fuoco e la costruzione della Fòcara conosciamo ala prima foto 1893 come la conosciamo oggi .

Le prime testimonianze fotografiche dell’evento risalgono all’inizio del XX secolo, prima le fòcareddhre   e poi la forma dell’attuale  Fòcara che si è evoluta nel tempo, richiedendo sempre maggiore ingegno. 
Origini e contesto:

La materia prima che usa l’Homo Novoliensis per costruire la Fòcara il falò  più grande e unico al mondo.

Tutto inizia da una “leuna = sarmenta”. Per assemblare una fascina ne occorrono 200 di sarmente, non devono superare i 13 kg. e una lunghezza di 130 centimetri, vengono legate con fili biodegradabili, per la costruzione della maestosa Fòcara  necessitano oltre 100.000 fascine e  vengono impegnati a turno   per oltre  un mese 100 persone. Molti lavoratori volontari della cremagliera sono devoti al Santo eremita .

Quando sarà ultimata la Fòcara, con le fascine asciutte intrecciate con tecniche di maestria che si tramandano di generazione, sopporterà il peso di oltre 700 tonnellate oltre gli assestamenti, al vento e alla pioggia.

La caratteristica della materia prima usata per la costruzione (solo sarmenti residui legnosi green provenienti dalle vigne del Parco del Negramaro) l’opera di ingegneria  agraria contadina è un’arte e viene eseguita manualmente senza l’utilizzo di mezzi meccanici es… gru ecc… Si usano scale di legno di varie misure che vengono legate una con l’altra fino a raggiungere l’altezza di  circa 30 metri, su cui i volontari rimangono in equilibrio per passarsi le fascine sulla schiena una sopra l’altra e issarle su in alto metro dopo metro.

Quando viene accesa per renderla sicura, il metodo tecnico”Segreto” usato, prevede che la Fòcara man mano che brucia trattenga il fuoco e la cenere all’interno della stessa garantendo un alto grado di sicurezza imposto da tutti i controlli e dalla Prefettura di Lecce. Consentendo così alle famiglie con i bambini di avvicinarsi al cerchio di fuoco senza pericoli al ritmo di suoni e danza della pizzica. Per questi motivi la Fòcara, costruita con le caratteristiche descritte, è considerata dai ricercatori Internazionali e da molte Istituzioni la più grande al Mondo.

La festa delle vigne è il primo momento ufficiale che segnerà l’inzio della costruzione della Fòcara.

Il comitato informa che il rito inizierà il 15 dicembre 2014. Una processione religiosa, che ricorda un antichissimo atto liturgico riunirà i cittadini, fedeli, viticoltori, istituzioni, i Consorzi di Tutela dei vini Doc Salentini e culminerà con la posa della prima fascina di tralce di vite secca benedetta dal Reverendo Don Giuseppe Spedicato. La Fòcara dovrà essere terminata rigorosamente entro mezzogiorno del 16 gennaio 2015, giorno della Vigilia, a costo di lavorare al buio con i fari accesi.

Il giorno dell’accensione e i 2 giorni successivi  per la grande affluenza di persone, oltre 250.000 visitatori, il paese non sembra più Novoli….

Altri articoli

  • Novembre 27, 2025
  • Novembre 27, 2025
    La segnalazione evidenzia la mancanza di guide storico-artistiche specializzate e aggiornate su Ranverso

Eventi e Feste

Eventi e Feste

Schede

Schede