Giugno 13, 2025

AI Overview In base al diritto custodi dei beni nominati da Papa Pio VI non possono alterare, danneggiare o distruggere i beni culturali affidati loro. 

AI Overview In base al diritto custodi dei beni nominati da Papa Pio VI non possono alterare, danneggiare o distruggere i beni culturali affidati loro. 

                     

Il Pronao un bel giorno nel 2.000 durante i restauri di Gritella   risultava SENZA TARGA sul muro non fu rubata ma passata nelle mani della Fondazione con l’intenzione di cancellarne la memoria ripulire il muro e non rimetterla più , noi di  A.D.A  lottammo molto  per farla riposizionare nel suo luogo storico, questa nostra segnalazione convinse la Fondazione a riposizionarla sul muro dove era ancorata, la nostra preoccupazione e che questa memorabile targa e asportabile da chiunque , già in passato per la facilità nell’assemblamento del Polittico, sull’altare maggiore   furono asportate tre tavole,

poi ritrovate dai Carabinieri dei Beni  PATRIMONIALI Culturali TPC

   

AI Overview

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In base al diritto italiano, i custodi dei beni culturali nominati da Papa Pio VI, o da altre autorità ecclesiastiche, sono soggetti agli stessi obblighi e vincoli previsti per tutti i soggetti che detengono beni culturali, indipendentemente dal titolo di possesso. Questo significa che hanno l’obbligo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio culturale affidato loro. 

Ecco alcuni dettagli:

1. Conservazione e manutenzione: 

  • I custodi hanno l’obbligo di garantire la conservazione dei beni culturali, prevenendo il loro deterioramento e assicurando la loro fruizione per le generazioni future.
  • Devono adottare le misure necessarie per garantire la sicurezza dei beni, come la protezione da furti, incendi, eventi climatici e altri rischi.
  • Devono assicurare che siano effettuate le manutenzioni necessarie per mantenere i beni in buono stato, anche attraverso la collaborazione con esperti e professionisti del settore.
2. Tutela e protezione:
  • I custodi non possono alterare, danneggiare o distruggere i beni culturali affidati loro. 
  • Non possono autorizzare interventi di restauro o di qualsiasi altra natura senza l’autorizzazione del soprintendente competente, in base alle norme del Codice dei Beni Culturali. 
  • Devono garantire che i beni siano fruibili al pubblico in modo sicuro e ordinato. 

3. Valorizzazione: 

  • I custodi possono contribuire alla valorizzazione dei beni culturali, promuovendo eventi, mostre, ricerche e attività culturali, in collaborazione con le autorità competenti.
  • Possono facilitare l’accesso dei beni al pubblico, rendendoli fruibili in modo semplice e accessibile.
  • Possono contribuire a diffondere la conoscenza dei beni culturali, attraverso pubblicazioni, siti web e altre forme di comunicazione.

4. Obblighi di comunicazione: 

  • I custodi devono comunicare al soprintendente qualsiasi evento che possa compromettere la conservazione o la sicurezza dei beni culturali.
  • Devono collaborare con le autorità competenti in caso di ispezioni o di interventi di restauro o di qualsiasi altra natura.

5. Responsabilità: 

  • I custodi sono responsabili per la conservazione, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali affidati loro, e sono tenuti a rispettare le norme del Codice dei Beni Culturali e delle altre leggi vigenti.
  • In caso di danni o distruzioni, i custodi possono essere chiamati a rispondere civilmente e penalmente, secondo le circostanze.
Riassumendo, i custodi nominati da Papa Pio VI, come tutti i possessori di beni culturali, sono soggetti a un vincolo di tutela che prevede l’obbligo di conservare, proteggere e valorizzare i beni, collaborando con le autorità competenti e rispettando le norme vigenti. 

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