Le Sibille dipinte a Ranverso erano creature semidivine, veggenti, ispirate dagli dei� le sibille predicono eventi futuri.
Le Sibille dipinte a Ranverso erano creature semidivine, veggenti, ispirate dagli dei� le sibille predicono eventi futuri.
La Sibilla Italica era invece l’indovina della dea romana Carmenta, protettrice della
gravidanza e del parto, che prediceva il destino ai neonati, ma che conosceva (oltre al
futuro) anche il passato ed era reputata l’inventrice dell’alfabeto latino; il suo tempio in
Roma era presso la Porta Carmentalis, vicino al Campidoglio.
Alle storiche dieci Sibille catalogate da Varrone, gli autori cristiani (in particolare
Adriano Fino, nel suo Flagello contro i giudei, aggiunsero due veggenti: la Sibilla
Agrippina (o Agrippea) e la Sibilla Europea.
La Sibilla Agrippina (o Agrippea, a sinistra) raffigurata come una donna negra, in un dipinto del
pittore fiammingo, nativo di Anversa, Abraham Janssens van Nuyssen (1575–1632) e la Sibilla
Europea (a destra) in un dipinto di scuola inglese (ante 1626). Si notino gli attributi della frusta e
della spada.
XI – SIBILLA AGRIPPINA (O AGRIPPEA). La Sibilla Agrippina sarebbe vissuta al tempo di
Nerone, ereditando il nome dalla di lui madre. Nera di carnagione, avrebbe profetato
alcuni oracoli del libro ottavo dei Libri Sibillini. Anche questa Sibilla parla del Cristo.
Profezia: INVISIBILE VERBUM PALPABITUR, ET GERMINABITUR UT RADIX
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ET SICCABITUR UT FOLIUM ET NON APPAREBIT VENUSTAS EIUS ET
CIRCUNDABITUR ALVUS MATERNUS ET FLEBIT DEUS LAETITIA
SEMPITERNA ET AB HEBRAEIS CONCULCABITUR ET NASCETUR EX MATRE
DEUS, CONVERSABITUR UT PECCATOR (Flagello contro Giudei, libro III, cap. 36).
Il Verbo invisibile si farà toccare e come radice germinerà e come foglia seccherà e
non ne apparirà la bellezza e l’alvo materno sarà circondato e piangerà Dio di una
eterna felicità e sarà maltrattato dagli Ebrei e nascerà Dio da una madre e sarà
considerato come un peccatore.
XII – SIBILLA EUROPEA. È sempre Adriano Fino a citare un vaticinio su Cristo della
Sibilla Europea. Profezia: VENIET ILLE ET TRANSIBIT EXCELSOS MONTES ET
LATICES OLYMPI, REGNABIT IN PAUPERTATE ET DOMINABIT IN SILENTIO
ET DE UTERO VIRGINIS EGREDIETUR (Flagello contro Giudei, libro II, cap. 18).
Egli verrà e passerà monti altissimi e fontane dell’Olimpo, regnerà nella povertà e
dominerà nel silenzio e uscirà dall’utero di una Vergine.
Le Sibille Agrippina (o Agrippea) ed Europea, in un affresco di area bergamasca, attribuito ad
Andrea Previtali (1540-60) dipinte sul ciborio che sov
SIMBOLI: LE SIBILLE
Secondo la tradizione greco-romana le sibille erano creature semidivine, veggenti, ispirate dagli dei� le sibille predicono eventi futuri. Provengono da paesi diversi, la prima sarebbe� vissuta nel sec.VIII a C. in Eritrea;� Dalla loro terra d’origine, esse apporodarono attraverso la Grecia in Italia. I� loro libri (1)� furono custoditi a Roma e consultati in� occasione di decisioni politiche. La Chiesa� ha riconosciuto nelle sibille le profetesse del paganesimo che annunciano l’avvento di Cristo e le ha messe a confronto con� i profeti dell’antico Testamento. Il loro numero varia da 10,12 sino a 14. � I nomi delle 12 sibille sono: Tiburtina, Persica, Libica,� Delphica, Helespontina, Cimeria, Agripina, Europa, Erithaea, Frigia, Samia, Cumana.�
Secondo la Legenda Aurea, la sibillaTiburtina facendo comparire davanti all’imperatore Augusto, la Vergine con in braccio il Bambino Gesù, gli aveva detto “Questo è l’altare� del cielo “Su quel luogo del Campidoglio Augusto, sempre secondo la Legenda, Augusto avrebbe fatto costruire la chiesa dell’Aracoeli.