Stemmi araldici
Stemmi araldici
privilegio di ricezione della chiesa e dell’
ospedalenapoletano sotto la regia protezione da parte di reCarlo II nell
’
anno 1303, per confermarli pienamentead ogni effetto.Pertanto, una chiesa con ospedale di S.Antonio a Napoli sarebbero stati gi
à
fondati duranteil regno di Federico II, tra il 1198 ed il 1250, e, conmaggiore probabilit
à
, proprio nei primi decenni delsecolo XIII, e, certamente, quegli stessi edifici eranogi
à
esistenti a Napoli almeno dal 1303, anno dellamenzionata concessione della regia protezione daparte di Carlo II.Altre notizie sono rispettivamente fornite dauna
provisio
angioina del febbraio del 1335menzionante l
’
ospedale di S. Antonio
“
vecchio
”
,hospitalis sancti Antonii veteris de Neapoli
, gi
à
esistente nella regione di Carbonara, nonch
é
da un
compotum
, e cio
è
da un rendiconto dei tesorieri realiper l
’
XI indizione (dal 1
°
settembre 1342 al 31agosto 1343), che registra un
’
erogazione dicomplessivi 12 tar
ì
(6 ciascuna) per le oblazionieffettuate per volere della regina Giovanna I in
entrambe
le chiese dedicate a sant
’
Antonio a Napoli,e ci
ò
probabilmente nella primavera dell
’
annosolare 1343. Orbene, una delle due chiesemenzionate dev
’
essere appunto identificata conquella
“
vecchia
”
di S. Antonio a Carbonara, mentrel
’
altra
è
, con ogni evidenza, quella ancoraattualmente esistente. Poich
é
quindi l
’
atto del 1335menziona un ospedale
“
vecchio
”
di S. Antonioriferendosi appunto a quello di S. Antonio aCarbonara (ovvero ai Vergini) fuori la porta di S
Lo stemma descritto dal De Lellis, peraltro,reca una bordura non caricata dei gigli di Francia,che per
ò
non ricorre nello stemma dei Mitte dipintonella Tour de Loives, risalente alla met
à
del secoloXIV, mentre la stessa, in tal caso seminata dei giglidi Francia,
è
presente nelle insegne della famigliarilevate a Ranverso (fig. 12) ed ancora conservate aMemmingen (fig. 13), ed eseguite certamente in