Ottobre 7, 2025

A.D.Anews torinovoli restauri a Ranverso Fondazione Ordine Mauriziano in prima fila grazie alla FOM possiamo visitare questo luogo speciale

A.D.Anews torinovoli restauri a Ranverso Fondazione Ordine Mauriziano in prima fila grazie alla FOM possiamo visitare questo luogo speciale

L’Ordine dei Santissimi Maurizio e Lazzaro si sono presi cura dei Beni Storici  di Ranverso già dal 1776.
Oggi  questo compito viene proseguito da FOM  Fondazione Ordine Mauriziano. 
A.D.A  torinovoli  ringraziano FOM per il suo ruolo nel mantenimento del patrimonio culturale mauriziano, che include monumenti, archivi e testimonianze storiche che narrano la storia italiana. Oggi la FOM detiene questo Patrimonio Culturale e si occupa della sua conservazione, valorizzare, tutelare e promuovere il vasto patrimonio culturale legato all’Ordine Mauriziano OM.

 

News torinovoli Ottobre 19, 2025

La Fondazione Ordine Mauriziano è legata al patrimonio artistico e storico di Ranverso e dei suoi dintorni, ma non è né proprietaria né gestore principale di tali beni, la cui proprietà e cura sono affidate allo Stato e alla Diocesi.

 

TORINO. FOM -Fondazione Ordine Mauriziano, un futuro di restauri.

Ringraziamo La Fondazione Ordine Mauriziano (FOM)  riconoscendogli il ruolo di aver mantenuto negli anni i beni  storici culturali di Ranverso rendendoli visitabili al pubblico, oggi nel 2025 la troviamo in prima fila per il restauro e la riqualificazione di Sant’Antonio di Ranverso, il programma di restauri in corso prevede che la Cascina Bassa diventi un Hostello con 10 camere, e negli Edifici  del recinto dell’Ospedale  verranno ubicati un ristorante con 65 posti e caffetteria , inoltre verrà restaurato il Fabbricato della Stadera che risulta l’utimo Edificio costruito sul posto dall’Ordine  del Mauriziano ( OM ) nel 1864, grazie  a loro  se  oggi a Ranverso possiamo ammirare la Straordinaria Bilancia Romana chiamata: Stadera nella precettoria /Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso (Rosta, Buttigliera Alta Torino) La fondazione FOM  stessa è custode dal 2004.
L’impegno economico è significativo: La Regione ha stanziato 5 milioni  di Euro  per restaurare, riconvertire, rendere (nuovamente) accessibili e valorizzare il complesso architettonico   di Ranverso consentendo uno stato di conservazione e condizioni di accesso ai visitatori .

La frase “Ringraziamo La Fondazione Ordine Mauriziano (FOM) riconoscendogli il ruolo di aver mantenuto negli anni i beni storici culturali di Ranverso rendendoli visitabili al pubblico” esprime gratitudine verso la Fondazione Ordine Mauriziano per la sua attività di conservazione e apertura al pubblico del complesso monumentale di Ranverso. La FOM si occupa di preservare e valorizzare il patrimonio culturale mauriziano, e la menzione di Ranverso specifica uno dei luoghi di cui la Fondazione si occupa, rendendolo accessibile ai visitatori. 

In dettaglio: 

  • Fondazione Ordine Mauriziano (FOM): 
    È l’ente preposto alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale mauriziano.
  • Ranverso: 
    È un complesso monumentale che rientra nel patrimonio culturale di cui la Fondazione Ordine Mauriziano si prende cura.
  • Manutenzione e valorizzazione: 
    La FOM ha svolto un ruolo essenziale nel mantenere in buono stato questi beni storici e culturali.
  • Visibilità pubblica: 
    Grazie all’intervento della Fondazione, il complesso di Ranverso è stato reso visitabile al pubblico, permettendo la fruizione di questo importante patrimonio

I cantieri in corso e in avvio

Alla precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, è previsto un ampio progetto di riqualificazione dell’area aulica conventuale adiacente alla chiesa, allo scopo di rendere fruibile, per la prima volta, l’intero complesso. Questa iniziativa s’innesta su un lavoro d’indagine propedeutica e d’interventi di conservazione preventiva e restauro condotto, da alcuni anni, dal Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale; già dal 2022, infatti, è in atto un cantiere pilota – che terminerà a gennaio 2024 – sugli affreschi tardo gotici di Giacomo Jacquerio della parete sinistra del presbiterio, ed è in corso uno studio preliminare e il recupero dei dipinti murali della manica conventuale, in particolare nella Cappella dell’abate I Jean  Montchenu, attualmente quasi completamente ricoperta da scialbo.
Il secondo lotto di lavori, nel 2024-25, consentirà di aprire ai visitatori la manica denominata “Corridoio degli stemmi”, al primo piano, il “Coro d’inverno”, collocato dietro il rosone centrale della facciata, e uno spazio posto tra la copertura e l’estradosso delle volte a crociera della navata destra, già restaurato dall’architetto Gianfranco Gritella nel 2000-01, e fruibile grazie a una serie di passerelle. A corollario dell’ambizioso progetto saranno avviati gli interventi di recupero e rifunzionalizzazione dell’area dell’Ospedaletto, da destinarsi a struttura ricettiva, e la valorizzazione del giardino storico del chiostro.
Un impegno economico corale
Si tratta, quindi, di un programma composito, che a interventi di restauro più circoscritti affianca progetti di ampio respiro, volti a garantire un’accessibilità incrementale a luoghi al momento solo parzialmente visitabili, con un’attenzione anche ai giardini storici. È inoltre intenzione della FOM rendere visitabili, a determinate condizioni, anche i cantieri di restauro, in linea con una tendenza sempre più diffusa, che ha tra i suoi obiettivi il rafforzamento della consapevolezza del pubblico.
A un piano tanto articolato corrisponde un investimento totale considerevole, che aggrega contributi di vario tipo, pubblici e privati, a scala locale e nazionale.
Per esempio, a Stupinigi, il rifacimento delle aiuole presso il parterre è un progetto cofinanziato con Art Bonus dalla società di sviluppo immobiliare Vailog SEGRO (80.000 euro su 120.000); il restauro dei giardini, invece, per un importo di 2 milioni, può contare sui fondi del PNRR ottenuti dalla Fondazione tramite il bando del Ministero della Cultura dedicato ai parchi e ai giardini storici; per il recupero dell’ala di Ponente sono stanziati 5 milioni dal Ministero della Cultura, attraverso il piano strategico “Grandi Progetti Culturali”, ai quali se ne aggiungono 350.000 della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Storico Artistici e Culturali di Torino, per il restauro degli apparati decorativi fissi dell’appartamento di Carlo Felice, e ulteriori finanziamenti erogati da FOM e contributi di vari mecenati pubblici per un totale di 320.000 euro; sono invece interamente finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (attraverso il Fondo Interventi Tutela e Promozione Patrimonio Culturale e Storico) i 240.000 euro per il recupero della galleria interrata di Levante.
Alla precettoria di Ranverso l’investimento ammonta a circa 2,4 milioni, ammessi alla richiesta di contributo in conto capitale da parte del Ministero della Cultura come progetto pilota dalla strategica rilevanza territoriale, mentre a Staffarda si registra il contributo straordinario di 1,5 milioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tale molteplicità è segno dell’esistenza di partnership solide sul territorio e di una buona credibilità al di fuori dei confini regionali – oltreché, naturalmente, di una consapevolezza della rilevanza del patrimonio gestito dalla Fondazione -, ma è anche sintomatica della nota difficoltà di raccogliere fondi per progetti di conoscenza e di restauro più o meno estesi.
Tuttavia, se il ricorso sempre più frequente a forme di finanziamento varie, contributi straordinari e bandi ad hoc, con obiettivi e tempistiche frammentate, da un lato, rende sempre più difficile una progettazione organica, integrata e a lungo termine, dall’altro rappresenta un incentivo a una gestione efficiente e attenta alle sollecitazioni esogene e contribuisce a un proficuo allargamento del bacino di mecenati e di utenti, in senso ampio, della cultura.

Autore: Ersilio Teifreto

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