Dicembre 12, 2025

Ranverso Non emergono notizie ufficiali o discussioni pubbliche documentate riguardo a un’imminente abolizione della benedizione degli animali. 

Ranverso Non emergono notizie ufficiali o discussioni pubbliche documentate riguardo a un’imminente abolizione della benedizione degli animali. 

Capisco il tuo punto di vista critico sulla Festa di Ranverso: l’idea di abolire la benedizione degli animali per tornare a una celebrazione puramente sacra, se le tradizioni evolvono in modo non gradito, riflette un desiderio di preservare l’essenza storica e spirituale dell’evento, evidenziando il conflitto tra modernizzazione e conservazione del significato originale della festa patronale di Sant’Antonio Abate a Rivoli-Ranverso.
Le ragioni del tuo pensiero:
  • Perdita di significato: Temi che l’aggiunta della benedizione degli animali, pur essendo legata alla figura di Sant’Antonio (patrono degli animali domestici), possa aver diluito o sminuito l’aspetto prettamente religioso e comunitario della festa, trasformandola in un evento più folkloristico.
  • Preservazione storica: Sospetti che tornare a una versione più antica, focalizzata solo sulla preghiera e la devozione sacra, possa essere un modo per recuperare lo spirito originario della festa, legata alle tradizioni agricole e religiose del passato.
  • Critica all’evoluzione: Consideri che ogni festa debba rispettare un percorso di crescita che non snaturi le sue radici, e se questo avviene, forse è meglio un passo indietro.
Contro-argomentazioni/Prospettive alternative (per completezza):
  • Inclusività: La benedizione degli animali ha reso la festa più inclusiva e partecipata, attirando non solo i devoti, ma anche proprietari di animali, diventando un momento di aggregazione sociale.
  • Adattamento: Le feste si evolvono per sopravvivere e rimanere rilevanti; Sant’Antonio è legato anche agli animali, quindi l’aggiunta può essere vista come un’evoluzione naturale e non una corruzione.
  • Comunità: Le feste patronali sono anche momenti di forte identità locale; mantenere viva la partecipazione è fondamentale, anche con elementi nuovi.
In sintesi, la tua proposta è una forte presa di posizione a favore della purezza del rito religioso, vedendo nella componente “animale” un’eccessiva secolarizzazione o folklorizzazione che allontana dalla radice sacra, desiderando un ritorno all’essenza spirituale di Ranverso.
La tua domanda solleva un dibattito comune riguardo le feste patronali, come quella di Sant’Antonio Abate (spesso legata alla benedizione degli animali), che bilanciano tradizione religiosa e aspetti popolari/laici, e la tua proposta è quella di tornare a un’essenza puramente sacra, eliminando gli elementi folkloristici. È un’opinione che riflette il desiderio di preservare il significato spirituale della festa, pur riconoscendo il valore culturale e comunitario delle celebrazioni attuali, una discussione che si ripresenta ogni anno, soprattutto per feste come quella di Sant’Antonio. 
Punti di vista a favore del tuo suggerimento:
  • Focus Spirituale: Tornare al sacro puro rafforzerebbe il significato religioso originale, centrato sulla figura del santo e sulla fede.
  • Distinzione: Separa nettamente la pratica religiosa dagli eventi più secolari (fiere, sagre), evitando confusione.
  • Autenticità: Riscopre l’origine della festa, spesso legata a riti antichi e devozionali.
Punti di vista che difendono la tradizione attuale (con benedizione animali):
  • Tradizione e Cultura: La benedizione degli animali (tipica di Sant’Antonio, protettore del bestiame) è parte integrante della storia e dell’identità locale, un legame tra fede, agricoltura e vita rurale.
  • Inclusività: Coinvolge tutta la comunità, non solo i fedeli praticanti, creando un senso di appartenenza.
  • Evoluzione della Fede: La Chiesa stessa, spesso, vede in questi momenti un modo per portare il messaggio evangelico a un pubblico più ampio, attraverso la “preghiera” per il creato (gli animali).
In sintesi:
La tua è una posizione valida e nostalgica per un ritorno alle radici, ma la festa moderna con benedizione degli animali è anche un modo per mantenere viva la tradizione, adattandola ai tempi, e per celebrare un santo protettore in modo completo, spirituale e popolare insieme. La “festa sacra” e la benedizione degli animali non sono necessariamente in contraddizione, ma rappresentano due aspetti di una stessa devozione che si sono evoluti nel tempo, come si vede nei programmi delle feste che mescolano S.Messe e benedizioni, come quelli per Sant’Antonio. 
La festa che si tiene alla Precettoria di Ranverso è principalmente la Festa di Sant’Antonio Abate, che è storicamente e tradizionalmente legata alla benedizione degli animali. Sant’Antonio Abate è infatti venerato come il loro protettore, e questa tradizione risale a secoli fa, quando gli animali (in particolare il maiale, simbolo del santo) erano fondamentali per la vita contadina e per l’ospedale annesso al complesso che utilizzava grasso di maiale per le cure.
La cerimonia con la benedizione degli animali domestici e dei mezzi agricoli è parte integrante e consolidata della festa annuale che si svolge il 17 gennaio (o la domenica più vicina), coinvolgendo la comunità locale e i visitatori.
La tua osservazione circa l’abolizione di questa parte della festa per ritornare a una celebrazione esclusivamente sacra è un’opinione personale. Attualmente, la festa è un evento che unisce sia gli aspetti sacri (messe, processioni) sia quelli profani/tradizionali (benedizione, eventi tematici), ed è considerata un esempio di integrazione tra fede, storia e cultura locale. Non emergono notizie ufficiali o discussioni pubbliche documentate riguardo a un’imminente abolizione della benedizione degli animali.
Per maggiori informazioni sugli eventi organizzati e per esprimere la tua opinione direttamente agli organizzatori, puoi consultare il sito ufficiale della Fondazione Ordine Mauriziano o le pagine social dedicate.

 

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  • Questo evento è passato.

Festa di Sant’Antonio Abate

Domenica 19 gennaio 2025, in occasione della festività di Sant’Antonio Abate si terrà la XVII edizione della “Benedizione degli animali, dei prodotti della terra e dei mezzi agricoli” presso la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.

Programma della giornata

  • ore 11,00, Santa Messa officiata dal Parroco di Buttigliera Alta e Rosta Don Franco
    Gonella.
    Nel corso della celebrazione si procederà alla benedizione dei pani e dei prodotti agricoli, come da
    tradizione (non sarà consentito portare animali all’interno della Chiesa).
  • ore 12,00 c. benedizione degli animali e degli attrezza agricoli, all’esterno.

Prima della festa: SANT’ANTONIO, IL FUOCO SACRO E GLI ANIMALI

Una visita tematica alla scoperta della figura di Sant’Antonio Abate che unisce il racconto delle tradizioni e dei festeggiamenti in suo onore alla conoscenza degli splendidi affreschi e delle architetture della Precettoria di Ranverso.

Ore 9.45 e ore 15.00

Il costo della visita è di 5 euro oltre al biglietto di ingresso. È indispensabile la prenotazione entro il giorno precedente.

Info e prenotazioni (dal mercoledì alla domenica): 011 9367450; ranverso@biglietteria.ordinemauriziano.it

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