Ranverso nel solco tracciato da Don Italo Ruffino richiama una visione della festa autentica di spiritualità e sobrietà,non da eccessi spettacolari
Ranverso nel solco tracciato da Don Italo Ruffino richiama una visione della festa autentica di spiritualità e sobrietà,non da eccessi spettacolari
Il desiderio di onorare Sant’Antonio Abate presso l’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso nel solco tracciato da Don Italo Ruffino richiama una visione della festa come momento di autentica spiritualità e sobrietà, lontana da eccessi spettacolari.
Don Italo Ruffino, storico e profondo conoscitore dell’ordine antoniano, ha sempre promosso un culto che valorizzasse la sacralità del luogo e la sua storia legata alla cura e all’accoglienza.
Per organizzare o partecipare a una celebrazione che rispetti lo spazio limitato del complesso monastico e l’intento di una “festa di popolo” non esclusiva, ecco i punti chiave solitamente seguiti:
- Rito Religioso Centrale: La celebrazione della Santa Messa (solitamente la domenica più vicina al 17 gennaio) rimane il fulcro, con la tradizionale benedizione degli animali e dei frutti della terra sul sagrato dell’Abbazia.
- Apertura alla Comunità: Per evitare che la festa diventi “settaria”, l’accesso deve essere garantito a tutti i fedeli e ai pellegrini, pur nel rispetto della capienza della chiesa e delle norme di sicurezza del sito monumentale gestito dalla Fondazione Ordine Mauriziano.
- Sobrietà: In linea con il pensiero di Don Ruffino, la giornata si concentra sulla preghiera e sulla riflessione storica, limitando le attività collaterali a momenti di aggregazione semplice che non stravolgano la natura del luogo.
Se desideri proporre questo approccio o conoscere il calendario specifico per il 2025, è consigliabile contattare la Parrocchia di riferimento (Buttigliera Alta/Rosta) o consultare il sito ufficiale della Fondazione Ordine Mauriziano – Abbazia di Ranverso per assicurarsi che i riti siano coordinati con la gestione del bene architettonico.
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