Ranverso il termine Precettoria Si forma proprio aggiungendo il suffisso “-ia” a “precettore”
Ranverso il termine Precettoria Si forma proprio aggiungendo il suffisso “-ia” a “precettore”
“precettoria” esiste ed è un termine corretto della lingua italiana, sebbene sia considerato arcaico o di uso storico/specialistico. Si forma proprio aggiungendo il suffisso “-ia” a “precettore” (o meglio, deriva dal latino praeceptor e dal suffisso di pertinenza).
- Definizione: Indica l’ufficio, la giurisdizione, il governo, la prefettura o la rettoria esercitata da un precettore.
- Contesto storico/religioso: Era il termine utilizzato, in particolare nel Medioevo, per indicare la struttura amministrativa (spesso una domus o magione) di un ordine religioso-cavalleresco, come i Templari o gli Antoniani, retta da un “precettore” (o commendatore). Esempi noti includono la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.
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precettoria – DIZIONARIO ITALIANO OLIVETTI
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DIZIONARIO ITALIANO OLIVETTI -
Precettoria – Wikipedia
Precettoria, dal termine latino praeceptor con significato di custode, sorvegliante, e in seguito di prefetto, controllore, comand…
Wikipedia -
Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso – Città e Cattedrali
Accessibilità * Orari. * Biglietti.
Città e Cattedrali
precettorie storiche in Italia è complesso, poiché non esiste un censimento ufficiale unico e il termine si riferisce a diverse tipologie di insediamenti storici (principalmente legati agli ordini cavallereschi medievali come i Templari o gli Antoniani). Molte di queste strutture non esistono più, sono in rovina, o sono state inglobate in edifici moderni (chiese, cascine, ospedali).
- Centinaia di sedi storiche: Si stima che gli ordini cavallereschi, inclusi i Templari e i Cavalieri di Malta (che ereditarono molte proprietà templari dopo la soppressione dell’ordine), avessero centinaia di sedi, domus, ospedali e chiese sparse su tutto il territorio italiano, molte delle quali potevano avere il rango di precettoria o commenda.
- Precettorie principali: Documenti storici menzionano diverse precettorie di rilievo, spesso situate lungo le vie di pellegrinaggio. La Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso (a Buttigliera Alta, vicino a Grugliasco) è uno degli esempi meglio conservati e più noti in Italia, gestita un tempo dagli Antoniani e ora dalla Fondazione Ordine Mauriziano.
- Difficoltà di documentazione: La documentazione è spesso frammentaria a causa della natura riservata degli ordini (specialmente i Templari) e degli eventi storici successivi, rendendo difficile stilare una lista completa e definitiva di tutte le sedi che avevano ufficialmente il titolo di “precettoria”.
- Uso moderno del termine: Oggi, alcune organizzazioni moderne che si richiamano agli antichi ordini (spesso non riconosciute canonicamente dalla Chiesa Cattolica) utilizzano il termine “precettoria” per definire le loro sedi locali (es. Precettoria di Milano, di Firenze, ecc.).
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capone-vestigia-templari-in-italia.pdf – Giorgio Samorini
Sarebbe dunque: la Lucania, la patria “primiera” di Ugo de Pagani, prImo Gran Maestro e fon datore dell’Ordine deT Tempio o dei Te…
Giorgio Samorini Network -
Le Giorante Europee del Patrimonio alla Precettoria di Sant …
Per prenotare: Mail. ranverso@ordinemauriziano.it.
Ministero della cultura -
Sedi templari in Italia – Wikipedia
Maruggio: chiesa di Santa Maria del Tempio.
Wikipedia
status o la denominazione di abbazia, o è stata gestita all’interno di un contesto abbaziale più ampio.
- Difficile quantificazione esatta: Non esiste un numero preciso perché la transizione era spesso fluida. Nel linguaggio medievale, i termini erano talvolta usati come sinonimi in contesti specifici, o le funzioni si sovrapponevano. Una precettoria/commenda era un’unità amministrativa ed economica di un ordine, che poteva includere una chiesa di rango abbaziale.
- Motivazioni del cambiamento: Il passaggio da una semplice “precettoria” (sede retta da un precettore/commendatore, spesso concentrata sull’accoglienza ospedaliera e la gestione terriera) ad “abbazia” (monastero con una comunità autonoma guidata da un abate, con una vita monastica più strutturata) avveniva per diverse ragioni:
- Importanza crescente: Man mano che una sede acquisiva prestigio, ricchezze e influenza (come nel caso di Ranverso, che era un punto di riferimento sulla Via Francigena), poteva ottenere un rango ecclesiastico superiore.
- Riforme e fusioni: Molti ordini ospedalieri o cavallereschi furono soppressi o incorporati in altri ordini nel corso dei secoli. Ad esempio, i beni degli Antoniani di Ranverso passarono all’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro nel 1776, modificandone la gestione e la denominazione.
- Eccezionalità architettonica: Ranverso è un raro esempio di fusione tra architettura romanica e gotica d’oltralpe in Italia, particolarmente noto per il suo ciclo di affreschi di Giacomo Jaquerio.
- Importanza dell’Ordine Antoniano: Era la sede principale dell’Ordine Antoniano in Italia, un ordine specializzato nella cura del “fuoco di Sant’Antonio” (Herpes Zoster). La sua posizione strategica sulla Via Francigena le conferiva un ruolo centrale nell’accoglienza dei pellegrini.
- Status ibrido: Spesso, il complesso viene indicato con entrambi i termini (“Precettoria e Abbazia”), a sottolineare proprio la sua duplice natura storica e l’evoluzione del suo status da semplice “precettoria” a un complesso monastico più ampio.
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In sintesi, la vostra osservazione è corretta: la statua originale è stata concepita senza l’animale, che è apparso (o è stato integrato) in una fase successiva per rispondere ai canoni devozionali
Oggi gli attuali Sapienti parlano di Ranverso ricordando solo Jaquerio per gli Affreschi e di Ferrari per il Polittico, noi cittadini e devoti vorremmo che non vengano dimenticati durante gli eventi che svolgono a Ranverso gli altri personaggi che tanto fecero per rendere unico il luogo di Ranverso
