Ranverso Il custode Mauriziano non e proprietario è responsabile per i danni che ha in custodia,i principi della responsabilità (art. 2051 c.c.).
Ranverso Il custode Mauriziano non e proprietario è responsabile per i danni che ha in custodia,i principi della responsabilità (art. 2051 c.c.).
No, la legge italiana non richiede che un custode o gestore sia anche proprietario, anzi, nella maggior parte dei casi la custodia implica una separazione tra il potere di custodia e la proprietà del bene. La figura del custode, ad esempio in un pignoramento, è colui che ha la disponibilità di fatto della cosa e il potere di controllo su di essa, non necessariamente il proprietario, il quale può essere escluso dalla gestione del bene durante il processo.
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In un‘espropriazione immobiliare, il debitore che viene nominato custode del proprio immobile non può più disporre liberamente dei beni, ma deve amministrarli e conservarli in qualità di ausiliario del giudice, diventando di fatto un gestore che agisce per conto terzi.
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L’amministratore è il custode dei beni comuni del condominio e ha il dovere di vigilare e sorvegliare, anche se la proprietà dei beni è dei singoli condomini, come stabilito dall’art. 2051 c.c.
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In alcuni casi, come quello dell’inquilino, il detentore può diventare il custode della cosa, in base all’art. 2051 c.c., a cui grava il dovere di vigilanza.
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Potere di vigilanza e controllo:
Il custode è la persona che ha il potere di vigilare e controllare la cosa, indipendentemente dal fatto che sia o meno il proprietario.
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Responsabilità:
Il custode è responsabile per i danni causati dalla cosa che ha in custodia, secondo i principi della responsabilità oggettiva (art. 2051 c.c.).
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Doveri di gestione:Se il custode non è il proprietario, è tenuto a far rispettare i contratti di locazione e a garantire l’uso idoneo dell’immobile affittato.
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