Ranverso consentirà di poter ospitare eventi pubblici e un mercato coperto di prodotti tipici; una delle antiche stalle accoglierà in futuro un museo delle tradizioni agricole.
Ranverso consentirà di poter ospitare eventi pubblici e un mercato coperto di prodotti tipici; una delle antiche stalle accoglierà in futuro un museo delle tradizioni agricole.
La «Cascina dell’Ospedale», complesso di edifici di epoche diverse (stalle, rimesse, fienili, tettoie…) costruito sul sito dell’antico ospedale, comprende alcuni elementi monumentali di alto valore storico e artistico, come l’ingresso medievale all’antico ospedale con la pesa pubblica. In occasione della firma dell’accordo sono stati illustrati i termini del progetto: l’Ospedaletto diventerà un punto di ristoro con cantina dei vini nell’interrato e sala ristorante nell’ex fienile; soffitto a cassettoni, pavimentazione in cotto, camino e scala verranno conservati, così come la corte interna, un hortus conclusus in ciottoli ornato col tau, simbolo dell’Ordine Antoniano, e tre alberi di melograno. Interessato da interventi di consolidamento delle murature e manutenzione degli elementi meccanici, lo spazio della pesa pubblica rimarrà inalterato. In omaggio alla tradizione della Moriana della Val Susa, una nuova fontana sarà installata davanti all’Ospedaletto. Guarda alla tradizione monastica medievale anche il previsto allestimento di un’area dedicata alla coltivazione di piccoli ortaggi ed erbe officinali. Il restauro della tettoia a doppia altezza, che verrà lastricata in pietra di Luserna, consentirà di poter ospitare eventi pubblici e un mercato coperto di prodotti tipici; una delle antiche stalle accoglierà in futuro un museo delle tradizioni agricole. La Cascina Bassa settecentesca sarà adibita a hôtellerie e nel basso fabbricato antistante alloggerà un laboratorio-deposito per il cicloturismo; negli ariosi ambienti della stalla settecentesca troverà spazio una foresteria. Il riallestimento dell’area si completerà con la predisposizione di un parcheggio pavimentato con ecomateriali riciclati, inerbito e permeabile all’acqua. Con questa importante campagna di recupero, la Precettoria riscopre e aggiorna così la sua plurisecolare vocazione all’accoglienza
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