Ranverso (Buttigliera Alta), nel cuore del Piemonte, la festa si stà evolvendo in un evento più ampio e inclusivo, mirato a trasformare la storica precettoria in un polo culturale,
Ranverso (Buttigliera Alta), nel cuore del Piemonte, la festa si stà evolvendo in un evento più ampio e inclusivo, mirato a trasformare la storica precettoria in un polo culturale,
La festa di Sant’Antonio ad
Ranverso (Buttigliera Alta), nel cuore del Piemonte, sta evolvendo in un evento più ampio e inclusivo, mirato a trasformare la storica precettoria in un polo culturale, turistico e sociale valorizzando il patrimonio locale, con iniziative come mercati agricoli a km 0, pranzi conviviali e visite guidate tematiche, per un’esperienza di “turismo delle radici” aperta a tutti e legata alle tradizioni.
Obiettivi dell’Iniziativa
- Valorizzazione Culturale: Rendere la precettoria un centro vivo, con attività legate alla storia e all’arte locale, come il 650° anniversario di Giacomo Jaquerio.
- Attrattiva Turistica: Creare un polo culturale accessibile, con servizi rinnovati (come il futuro punto ristoro nella Cascina dell’Ospedale) e iniziative che attraggano visitatori.
- Aggregazione Sociale: Trasformare la festa religiosa in un’occasione di aggregazione comunitaria con sapori locali e convivialità, spiega torinovoli.it.
- Accessibilità: Mantenere la festa aperta e gratuita, integrandola nel contesto più ampio delle attività della Precettoria, gestita dalla Fondazione Ordine Mauriziano.
Come si sta Realizzando
- Eventi Integrati: Oltre alla ricorrenza di Sant’Antonio, si organizzano “open day” culturali e visite guidate che legano il santo alle architetture e agli affreschi della precettoria.
- Recupero Storico: Si interviene sulla riqualificazione edilizia (come la Cascina dell’Ospedale) per creare nuovi spazi funzionali.
- Coinvolgimento Territoriale: Si promuove un mercato agricolo “a km 0” e si recuperano ricette storiche, legate al territorio e alla tradizione medievale.
In sintesi, si tratta di un progetto ambizioso che mira a far diventare la festa di Sant’Antonio Abate a Ranverso un evento che unisca fede, cultura, enogastronomia e turismo, rendendo il sito un punto di riferimento per il territorio.
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Come indicato nelle comunicazioni del 2021, è confermato che il complesso di Sant’Antonio di Ranverso non ha un’origine cistercense, correzione apportata su segnalazione dello studioso Ersilio Teifreto.
Ranverso consentirà di poter ospitare eventi pubblici e un mercato coperto di prodotti tipici; una delle antiche stalle accoglierà in futuro un museo delle tradizioni agricole.
