Agosto 20, 2022

Premessa
Nel 2006 Italo Ruffino diede alle stampe il suo Storia ospedaliera
antoniana. Studi e ricerche sugli antichi ospedali di sant’Antonio abate

Premessa
Nel 2006 Italo Ruffino diede alle stampe il suo Storia ospedaliera
antoniana. Studi e ricerche sugli antichi ospedali di sant’Antonio abate

  1. Premessa
    Nel 2006 Italo Ruffino diede alle stampe il suo Storia ospedaliera
    antoniana. Studi e ricerche sugli antichi ospedali di sant’Antonio abate1, con l’intento
    di offrire «con amichevole fiducia i risultati, pur modesti, di oltre mezzo
    secolo del suo impegno» nella ricerca sui canonici regolari di Saint-Antoineen-Viennois, ospedalieri attivi in Europa tra il XIII e il XVIII secolo2:
    Undici saggi, già apparsi in altre sedi editoriali, accompagnati dalla
    Descrizione del fondo archivistico-bibliografico sulla storia antoniana, compilata
    anche grazie all’amicizia e alla collaborazione di studiosi e conservatori di
    tutta Europa, tra i quali Adalbert Mischlewski, che alla storia antoniana ha
    consacrato l’intera sua carriera3.
    La Descrizione del fondo archivistico-bibliografico, da Ruffino chiamata
    semplicemente Inventario (espressione utilizzata anche in questa sede, in
    omaggio al suo compilatore), altro non è che un censimento archivistico-

1 Cantalupa, Effatà Editrice, 2006; la citazione che segue è a p. 8. Nato nel 1912 e scomparso
nell’aprile del 2015, Italo Ruffino, decano degli studi antoniani in Italia, ha ricoperto, tra i diversi incarichi, quello di archivista del Capitolo metropolitano di Torino.
2 L’ordine nacque nell’XI secolo presso La Motte St-Didier, nel Delfinato, come fraternità di
laici che si riuniva intorno alle presunte spoglie del santo eremita. Dopo aver ricevuto la regola di Sant’Agostino nel 1247 da Innocenzo IV (Les registres de Innocent IV, pubbliés ou analysées d’après les manuscrits originaux du Vatican et de la Bibliothèque Nationale, sous la direction de
Elie Berger, Paris, Ernest Thorin Editeur, 1884, n. 2576), la fraternità fu riconosciuta quale
congregazione dei canonici regolari di Saint-Antoine-en-Viennois da Bonifacio VIII nel 1297
(Les registres de Boniface VIII. Recueil des Bulles de ce Pape publiées ou analysées d’après les manuscrits
originaux des archives du Vatican, sous la direction de Georges Digard, Maurice Faucon et Antoine Thomas, Paris, Ernest Thorin Editeur, 1884, I, n. 2032). Sulla storia dell’ordine MARIANGELA RAPETTI, L’espansione degli Ospedalieri di Sant’Antonio di Vienne nel Mediterraneo Occidentale fra XIII e XVI secolo. Archivi e documenti, Perugia, Morlacchi, 2017, p. 11-30, e bibliografia ivi citata. Sulle spoglie di sant’Antonio abate ALESSANDRA FOSCATI, I tre corpi del santo. Le
leggende di traslazione delle spoglie di sant’Antonio abate in Occidente, «Hagiographica», 20 (2013), p.
144-181.
3 Classe 1919, Mischlewski è autore di numerosi studi sulla storia antoniana, tra i quali il fondamentale Un ordre hospitalier au Moyen Age. Les chanoines réguliers de Saint-Antoine-en-Viennois,
Grenoble, Presses universitaires de Grenoble, 1995. Proprio a Mischlewski, e alla memoria
degli altri principali studiosi di storia antoniana, nonché agli archivisti Robert Avezou e René
Lacour, è dedicato l’Inventario pazientemente compilato dal canonico Ruffino.

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