Per l’amica Antoniana Olga
Per l’amica Antoniana Olga
Buongiorno carissima amica Olga, con mie parole ti racconto un pò di storia ospedaliera degli Antoniani di Ranverso. Un luogo speciale che esiste da tempo memorabile risalente intorno a fine secolo 1.100. La nostra Casa Madre si trova alla Motte Aux Bois attuale Sant’Antoine L’Abbaye nell’Isere della Francia dove tutto ebbe inizio , infatti fu in questo luogo che un nobile Francese portò le reliquie di Sant’Antonio Abate provenienti da Costantinopoli , per ringraziare il Santo che aveva salvato il figlio dalla tremenda malattia dell’Herps Zoster fece costruire una Chiesa ed un piccolo ospedale per la cura del fuoco sacro che in quel periodo imperversava causa una cattiva alimentazione povera a base di segala cornuta la farina era contaminata, I Monaci di Vienne si specializzarono nella cura di questa spaventosa malattia utilizzando il grasso del maiale aggiungendo anche delle erbe per la preparazione di un unguento simile alla crema da spalmare sulla pelle allievando gli spasimi del dolore allucinante trasformandosi in piaghe che andavano in cancrena costretti alla mutilazione degli arti , inoltre allevavano i maiali e potevano nutrirle i malati con carne sana e fresca.

In quegli anni i Savoia arrivarono in Italia provenienti da Chambèry, il Beato Umberto III di Savoia recepì questa nobile iniziativa dei Monaci Antoniani di Vienne e insieme a sua moglie la Marchesa di Avigliana a metà 1.100 donarono dei terreni alla Casa di Ranverso dove già esisteva un Ospedale, con infermi e monaci, si doveva ampliare la Chiesa, il Convento e L’ospedale e costruire case Uso Foresteria per i pellegrini e viandanti e malati che accorrevano per pregare e chiedere una grazia per esser salvati dal fuoco sacro, chiamarono i Monaci di Vienne per replicare il primo Insediamento costruito in Francia che diventò la Casa Madre di tutti glia Antoniani nel Mondo.

Nel 1470 i Monaci ormai Canonizzati diedero fine all’era del Precettore Rimuovendolo . Jean De Montchenù fu nominato Abate Commendatario di Ranverso un mecenate che volle aggraziare ed abbellire sia il frontale dell’Ospedale e quello della Chiesa costruendo i due portali con le guglie ed i pinnacoli in terra cotta



Nell’Anno 1776 con Bolla Papale fu abolito l’Ordine deli Antoniani i beni passarono con Vincoli all’Ordine dei Santissimi Maurizio e Lazzaro il luogo di Ranverso diventò Rurale, costruirono nuove cascine ed abbatterono la Cursia dell’Ospedale con 26 posti letto trasformandola in cascina Ospedaletto alla facciata furono addossate due costruzioni al lato SN il granaio lato DX il fabbricato per la Stadera che serviva ai contadini per pesare grossi pesi.
Negli anni i continui rimaneggiamenti hanno modificato l’originale architettura del concentrico di Ranverso simile ad una fortezza con mura alte e dotato di Cimitero . Il mio Maestro Mons. Italo Ruffino l’Archivista metropolitano che ha dedicato la sua vita alla Storia Ospedaliera Antoniana tracciando e cercando negli archivi Europei studiando l’espansione dell’Ordine in Europa l’ultimo suo libro molto utile alle Università. Nel suo ultimo libro parte da Sant’Antonio di Ranverso primogeniti dopo la Francia ed i primi ad avere costruito una Commenda in Italia dando vita al Culto per il Santo Eremita molto radicato in Valle di Susa.

Stemma dei costruttori di Ranverso

Nel 1530 gli abitanti di Moncalieri donarono alla Chiesa Precettoriale di Sant’Antonio di Ranverso il maestoso Polittico per grazia ricevuta dal Santo del deserto per averli salvati dalla peste visibile sull’Altare maggiore sulla predella sotto possiamo ammirare i dipinti con 7 storie che rappresentano il Santo del fuoco, sempre sull’Altare Maggiore e visibile la pregiata Statua di Sant’Antonio Abate scolpita fine secolo 1.400 da un artista Francese attualmente versa in precarie condizioni, molti devoti si inginocchiano per pregare.
Il Presbiterio all’origine quando la Chiesa Primitiva aveva una sola Campata ed era quadrato, poi aggiunsero la campata SN mentre la campata DX fu piazzata usufruendo dei locali del Convento, del Chiostro inglobato nel Convento e rimasto solo un lato prima era quadrato, fu costruito il Pronao, la Chiesa Fu alzata e allungata, costruirono l’Altare Maggiore il Presbiterio diventò poligonale, il Campanile fu alzato.
Il campanile di origine romanica basso fu rialzato e posta un’unica grande campana con leghe pregiate sulla quale sono incise delle scritte ed il simbolo della Croce Tau, mentre la Cuspide che prima era circolare distrutta da un fulmine fu ricostruita Ottagonale come è visibile oggi, sulla sommità della Cuspide troviamo una banderuola in metallo che rappresenta il Santo , il Tau ed un maialino oggi non più visibile.
Sul masso erratico posto all’esterno della Chiesa fu Sormontata una stele ottagonale con l’incisione della lettera Tau simbolo degli Antoniani, sulla sommità ancora oggi si vede una pietra bianca dove era posizionata una croce latina da un lato c’era inciso una colomba e nell’altro lato un pellicano.
L’ultimo restauro Importante nel 1914 fu opera dell’Architetto Alfredo D’Andrade, all’interno della Chiesa scomparvero le grate in ferro, il Pulpito , le tavole della via crucis, i lampadari , le candele i quadri, anche all’esterno della Chiesa abolì le grate in ferro e costruì il Sagrato e libero il Chiostro dai Muri che lo chiudevano riportandolo agli antichi splendori . L’ultima famiglia ha lasciato il Borgo speciale come lo conoscevi tu nel mese di Gennaio 2021, oggi l’unica costruzione visitabile è la Chiesa tutto il resto e pericoloso e monitorato sotto controllo. Certo mi piacerebbe avere un mio ritratto dipinto dalle tue mani.
Le tue sensazioni che Capti dalle energie Positive presenti a Ranverso le avverto pure io, il Maestro mi faceva immaginare come vivevano in quei tempi gli Antoniani, anch’io passeggiando a Ranverso mi carico di Energie spesso vicino al masso erratico.