Settembre 30, 2023

Per l’amica Antoniana Olga

Per l’amica Antoniana Olga

Buongiorno carissima amica Olga, con  mie parole  ti racconto un pò di storia ospedaliera degli Antoniani di Ranverso. Un luogo speciale  che esiste da tempo memorabile risalente intorno a fine secolo 1.100. La nostra Casa Madre  si trova alla Motte Aux Bois attuale Sant’Antoine L’Abbaye nell’Isere della Francia dove tutto ebbe inizio , infatti fu in questo luogo che  un nobile Francese portò le reliquie di Sant’Antonio Abate provenienti da Costantinopoli , per ringraziare il Santo che aveva salvato il figlio dalla tremenda malattia dell’Herps Zoster fece costruire una Chiesa   ed un piccolo ospedale per la cura del fuoco sacro che in quel periodo imperversava  causa  una cattiva  alimentazione povera a base di segala cornuta la farina era contaminata, I Monaci di Vienne si specializzarono nella cura di questa spaventosa malattia utilizzando il grasso del maiale aggiungendo anche delle erbe per la preparazione di un unguento  simile alla crema da spalmare sulla pelle   allievando gli spasimi del dolore allucinante trasformandosi in  piaghe che andavano in cancrena costretti alla mutilazione degli arti , inoltre allevavano i maiali e potevano nutrirle i malati con carne sana e fresca.

 

 

 

 

In quegli anni i Savoia arrivarono in Italia provenienti da Chambèry, il Beato Umberto III di Savoia recepì questa nobile iniziativa dei Monaci Antoniani di Vienne  e insieme a sua moglie la Marchesa di Avigliana   a metà 1.100  donarono  dei terreni alla Casa di Ranverso  dove  già esisteva  un  Ospedale,  con infermi e monaci, si doveva  ampliare la Chiesa, il Convento e L’ospedale  e costruire case Uso Foresteria per i pellegrini e viandanti e malati che accorrevano per pregare e chiedere una grazia per esser salvati dal fuoco sacro, chiamarono i Monaci di Vienne per replicare  il primo Insediamento costruito in Francia  che diventò la Casa Madre  di tutti glia Antoniani nel Mondo.

 

 

Nel 1470 i Monaci ormai Canonizzati  diedero fine   all’era del Precettore  Rimuovendolo . Jean De Montchenù fu nominato Abate Commendatario di Ranverso un mecenate  che volle aggraziare ed abbellire sia il frontale dell’Ospedale e quello della Chiesa costruendo i due portali con le guglie ed i pinnacoli in terra cotta

 

 

 

Nell’Anno 1776 con Bolla Papale fu abolito l’Ordine deli Antoniani  i beni passarono con Vincoli all’Ordine dei Santissimi Maurizio e Lazzaro il luogo di Ranverso diventò Rurale, costruirono nuove cascine ed abbatterono la Cursia dell’Ospedale con 26 posti letto trasformandola in cascina Ospedaletto alla   facciata furono addossate due costruzioni al lato SN il granaio lato DX  il fabbricato per la Stadera che serviva ai contadini  per pesare grossi pesi.

 

 

Negli anni i  continui rimaneggiamenti  hanno modificato l’originale architettura del concentrico di Ranverso  simile ad una fortezza con mura alte e dotato di Cimitero . Il mio Maestro Mons. Italo Ruffino l’Archivista metropolitano  che ha dedicato la sua vita alla Storia Ospedaliera  Antoniana  tracciando e cercando negli archivi Europei  studiando  l’espansione  dell’Ordine in Europa  l’ultimo suo libro molto utile alle Università. Nel suo ultimo libro parte da Sant’Antonio di Ranverso  primogeniti  dopo la Francia ed i primi ad avere costruito una Commenda in Italia dando vita al Culto per il Santo Eremita  molto radicato in Valle di Susa.

Stemma dei costruttori di Ranverso

 

Nel 1530 gli abitanti di Moncalieri  donarono alla Chiesa Precettoriale di Sant’Antonio di Ranverso il maestoso Polittico per grazia ricevuta dal Santo del deserto per averli salvati dalla peste visibile sull’Altare maggiore sulla predella sotto possiamo ammirare  i dipinti con 7 storie  che rappresentano il  Santo del fuoco, sempre sull’Altare Maggiore e visibile la pregiata Statua di Sant’Antonio Abate scolpita fine secolo 1.400 da un artista Francese attualmente versa in precarie condizioni, molti devoti si inginocchiano per pregare. 

 

 

 

Il Presbiterio  all’origine quando la Chiesa Primitiva aveva una sola Campata  ed  era quadrato, poi aggiunsero la campata SN  mentre la campata DX  fu piazzata usufruendo dei locali del Convento, del  Chiostro  inglobato nel Convento e rimasto solo un lato prima era quadrato, fu  costruito il Pronao, la Chiesa  Fu alzata e allungata, costruirono l’Altare  Maggiore il Presbiterio diventò poligonale, il Campanile fu alzato.

Il campanile di origine romanica basso fu rialzato e posta un’unica  grande campana con leghe pregiate sulla quale sono incise delle scritte ed il simbolo della Croce Tau, mentre la Cuspide che prima era circolare distrutta da un fulmine fu ricostruita Ottagonale come è visibile oggi, sulla sommità della Cuspide troviamo una banderuola in metallo che rappresenta il Santo , il Tau ed un maialino oggi non più visibile.

Sul  masso erratico posto all’esterno della Chiesa fu Sormontata  una stele ottagonale  con l’incisione della lettera Tau simbolo degli Antoniani, sulla sommità ancora oggi si vede una pietra bianca dove era posizionata una croce latina da un lato c’era inciso una colomba e nell’altro lato un  pellicano.

L’ultimo restauro  Importante nel 1914 fu opera dell’Architetto Alfredo  D’Andrade,  all’interno della Chiesa scomparvero le grate in ferro, il Pulpito , le tavole della via crucis, i lampadari , le candele  i quadri, anche all’esterno della Chiesa abolì le grate in ferro e costruì il Sagrato  e libero il Chiostro dai Muri che lo chiudevano riportandolo agli antichi splendori . L’ultima famiglia ha lasciato il Borgo speciale come lo conoscevi tu nel mese di Gennaio 2021, oggi l’unica costruzione visitabile è la Chiesa  tutto il resto e pericoloso e monitorato sotto controllo. Certo mi piacerebbe avere un mio ritratto dipinto  dalle tue mani.

Le tue sensazioni  che Capti dalle energie Positive presenti a Ranverso  le avverto pure io, il Maestro mi faceva immaginare come vivevano in quei tempi gli Antoniani, anch’io passeggiando a  Ranverso  mi carico di Energie spesso vicino al masso erratico.

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