Settembre 17, 2025

Ordine Mauriziano è oggetto della XIV disposizione finale della Costituzione, la quale dispone che detto Ordine è conservato come Ente ospedaliero è funziona nei modi stabiliti dalla legge.

Ordine Mauriziano è oggetto della XIV disposizione finale della Costituzione, la quale dispone che detto Ordine è conservato come Ente ospedaliero è funziona nei modi stabiliti dalla legge.

XII Commissione – Resoconto di mercoledì 22 dicembre 2004
 

 


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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Mercoledì 22 dicembre 2004. – Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.25.

Sul calendario dei lavori.

Giuseppe PALUMBO, presidente, comunica che, a seguito della riunione dell’ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 15 dicembre è stato predisposto il seguente calendario dei lavori della Commissione per il periodo dal 20 al 23 dicembre 2004:

 

CALENDARIO DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO DAL 20 AL 23 DICEMBRE 2004
 

Martedì 21 dicembre 2004

Al termine votazioni p.m. Assemblea (X-XII)
Commissioni riunite (Aula XII Commissione)
Sede referente:
Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica (esame C. 5069 Governo, approvato dal Senato – rel. per la X Commissione: Milanato; rel. per la XII Commissione: Palumbo)

Mercoledì 22 dicembre 2004

Al termine a.m. Assemblea
Comunicazioni del Presidente:
Sul calendario dei lavori per la settimana dal 20 al 23 dicembre 2004.

Avviso
La convocazione si intende 15 minuti dopo il termine dei lavori antimeridiani dell’Assemblea.

Al termine
Sede referente:
DL 277/04: Interventi straordinari per il riordino e il risanamento economico

 


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dell’Ente Ordine Mauriziano di Torino (esame C. 5499 Governo, approvato dal Senato – rel. Gianni Mancuso);
Norme per la tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato (seguito esame testo unificato C. 193 Cima, C. 312 Mazzuca, C. 352 Alberta De Simone, C. 638 Lucchese, C. 897 Valpiana, C. 1192 Alberta De Simone, C. 4126 Burani Procaccini – rel. Palumbo).

Al termine
Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE
Mercoledì 22 dicembre 2004. – Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l’interno Antonio d’Alì.

La seduta comincia alle 14.30.

Decreto-legge 277/04: Interventi straordinari per il riordino e il risanamento economico dell’Ente Ordine Mauriziano di Torino.
C. 5499 Governo, approvato dal Senato.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame.

Gianni MANCUSO (AN), relatore, ricorda preliminarmente che l’Ordine Mauriziano è oggetto della XIV disposizione finale della Costituzione, la quale dispone che detto Ordine è conservato come Ente ospedaliero è funziona nei modi stabiliti dalla legge.
Illustra quindi il decreto legge in titolo, che si compone di quattro articoli. L’articolo 1, modificato dal Senato, stabilisce che l’Ordine Mauriziano di Torino è costituito dalla struttura sanitaria Umberto I di Torino e dall’Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo. Il comma 2 del medesimo articolo prevede che la regione Piemonte definisca con legge regionale la natura giuridica dell’Ente ed il suo inserimento nell’organizzazione sanitaria regionale, nel rispetto della richiamata previsione recata dalla XIV disposizione finale della Costituzione.
Con l’articolo 2 viene costituita la Fondazione Ordine Mauriziano, cui è trasferito il complesso dei beni mobili ed immobili dell’Ente, con la sola esclusione dei presidi ospedalieri menzionati nell’articolo 1 e di alcuni beni sabaudi puntualmente individuati dal provvedimento. Detta Fondazione ha lo scopo di gestire i beni di proprietà dell’Ente e di provvedere al risanamento del dissesto finanziario dell’Ente medesimo, calcolato alla data di entrata in vigore del decreto in esame, anche mediante la dismissione dei beni del patrimonio disponibile trasferito, nel rispetto delle disposizioni previste dall’articolo 12, commi da 1 a 9, del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
Il comma 2 dell’articolo 2, integrato con un emendamento approvato nel corso dell’esame al Senato, prepone alla vigilanza sull’attività di gestione della Fondazione un apposito comitato. Tale comitato è composto da cinque membri rispettivamente nominati: dal Presidente del Consiglio dei ministri, dal ministro dell’interno, dal ministro per i beni e le attività culturali, dalla regione Piemonte e dall’Ordine diocesano di Torino.
Il comma 5, anch’esso modificato da un emendamento approvato dal Senato, dispone che la Fondazione Ordine Mauriziano partecipi all’atto costitutivo ed approvi lo statuto di un’altra fondazione, finalizzata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale di pertinenza sabauda. Tale costituenda fondazione avrà in godimento dalla Fondazione Ordine Mauriziano i beni sabaudi indicati in una apposita tabella allegata al decreto-legge. In particolare, si tratta della Palazzina di caccia di Stupinigi, del complesso monastico

 


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cistercense di Sant’Antonio di Ranverso, con una serie di pertinenze, e dell’abbazia di Staffarla. Per quanto riguarda quest’ultima il comma 6-bis, introdotto dal Senato, precisa che ne viene mantenuto l’uso sacro.
L’articolo 3 detta norme specifiche per la sospensione delle azioni esecutive nei confronti dell’Ente, in attesa dell’avvio delle azioni di risanamento da parte del Commissario dell’Ente stesso, la cui nomina con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri è prevista dal comma 2, in attesa dell’insediamento dei nuovi organi della Fondazione.
L’articolo 4, infine, dispone in merito all’entrata in vigore del provvedimento.
Rileva quindi che la relazione che accompagna il disegno di legge del Governo sottolinea la grave situazione dal punto di vista economico-finanziario dell’Ordine Mauriziano, che ha condotto alla nomina, con decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 2002, quale commissario straordinario, della dottoressa D’Ascienzo, il cui incarico è stato prolungato fino al 30 aprile 2004.
I provvedimenti di ulteriore proroga della durata in carica del Commissario, portata al 27 ottobre 2005, sono stati assunti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 aprile 2004 e del 21 ottobre 2004.
Nel maggio 2004 è stata stipulata la convenzione tra l’Ordine Mauriziano e la regione Piemonte in base alla quale il servizio sanitario regionale del Piemonte si avvale dell’ospedale Umberto I di Torino e dell’Istituto per la ricerca e cura del cancro di Candiolo per l’assistenza sanitaria.
Al fine di garantire la piena realizzazione del programma di risanamento dell’Ente Ordine Mauriziano le parti hanno disposto la conferma annuale delle assegnazioni economiche riconosciute dall’ospedale nell’anno 2002 (120.302.000 euro, comprensivi di 6.972.168 euro, per il finanziamento del DEA), come previsto dall’articolo 9 della citata convenzione.

Il sottosegretario Antonio d’ALÌ si riserva di intervenire in sede di replica.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che il decreto-legge in esame scadrà il prossimo 21 gennaio. Pertanto l’esame da parte della Commissione affari sociali dovrà concludersi, considerata la sospensione dei lavori prevista per le festività di fine anno, nella giornata di martedì 28 dicembre. In considerazione di ciò, fa presente che l’esame preliminare del provvedimento dovrà concludersi oggi stesso.

Renato GALEAZZI (DS-U) manifesta preliminarmente apprezzamento per la meritoria attività sanitaria svolta dall’Ordine Mauriziano, che ha connotati di eccellenza. Manifesta peraltro netta perplessità e preoccupazione in ordine ai contenuti del decreto-legge in esame, che reputa un provvedimento affrettato e pasticciato. Evidenziata l’esigenza che emergano le responsabilità che hanno condotto al dissesto dell’Ordine Mauriziano, sottolinea l’inefficienza della gestione commissariale dell’Ente, preannunciando l’orientamento contrario della propria parte politica sul provvedimento in esame.

Francesco Paolo LUCCHESE (UDC) osserva che la situazione di grave difficoltà in cui versa l’Ordine Mauriziano, nonostante l’intervenuta gestione commissariale, imponeva l’esigenza di trovare una idonea soluzione. In questa prospettiva reputa logica la scelta di separare le strutture sanitarie dal complesso degli altri beni mobili ed immobili, dando vita a due fondazioni, una delle quali con il compito di valorizzare i beni di valore culturale.
Rilevato che rimane da chiarire ulteriormente quali compiti spetteranno alla Fondazione Mauriziana, di cui con il provvedimento in esame si prevede la costituzione, una volta provveduto alla dismissione di una parte dei beni ad essa trasferiti al fine di provvedere al risanamento del dissesto finanziario dell’Ente Ordine Mauriziano, ritiene che il provvedimento in esame consenta di dare soluzione ai problemi finanziari esistenti e funzionalità ad un Ente meritorio e che ha un lungo passato nella storia del paese.

 


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Carla CASTELLANI (AN) manifestato il consenso del gruppo di Alleanza nazionale al provvedimento in esame, evidenzia come il commissario straordinario, la cui gestione è stata evidenziata come inefficiente dal deputato Galeazzi, si sia trovato a far fronte ad una situazione di crisi di notevole gravità.
Osserva quindi che il decreto-legge all’attenzione della Commissione è importante anche al fine di salvaguardare l’operato di strutture sanitarie che rappresentano un vero fiore all’occhiello per la regione Piemonte, nonchè il percorso occupazionale di quanti vi lavorano.
Si riserva, infine, di valutare la presentazione di eventuali emendamenti.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l’esame preliminare.

Il sottosegretario Antonio d’ALÌ, intervenendo in replica, osserva che il decreto-legge in esame si muove nel solco tracciato dalla XIV disposizione transitoria della Costituzione, ma anche delle successive modifiche costituzionali, in particolare di quella che conferisce alle regioni competenza in materia regionale.
Ricorda quindi che il Governo si è trovato di fronte ad una grave situazione deficitaria dell’Ordine Mauriziano, peraltro in costante aggravamento, che ha portato nel 2002 al commissariamento dell’Ente. Ricordato che la situazione pregressa è alla valutazione dell’autorità giudiziaria, rileva che i contributi della regione Piemonte non hanno consentito di far fronte ai costi di gestione dell’Ente, stante l’eccesso di personale impiegato rispetto alle prestazioni erogate dall’Ente medesimo.
In tale situazione, si è pertanto provveduto, nel rispetto del disposto costituzionale, al trasferimento alla Fondazione Mauriziana dei beni mobili ed immobili dell’Ente Ordine Mauriziano, con l’esclusione dei presidi ospedalieri Umberto I di Torino e Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo, una parte dei quali sarà alienata per coprire un deficit di 350 milioni di euro. Per provvedere al ripiano di tale deficit, peraltro, la regione Piemonte ha deliberato in questi giorni l’erogazione di un contributo straordinario di 60 milioni di euro.
Evidenziata l’esigenza di arrestare le azioni esecutive nei confronti del patrimonio dell’Ente, considerato che lo stesso gode di specifica rilevanza costituzionale, fa presente che si è provveduto in analogia a quanto previsto per i comuni che versino in una situazione di dissesto finanziario, precisando peraltro che ad essere alienati saranno beni non aventi un particolare valore culturale. In particolare, la Palazzina di Stupinigi, il complesso monastico di Sant’Antonio di Ranverso e l’Abbazia di Staffarla saranno conferiti in godimento, insieme ad altri beni, ad una ulteriore fondazione, finalizzata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale di pertinenza sabauda.
Quanto al patrimonio che rientrerà nella disponibilità della Fondazione Ordine Mauriziano, fa presente che vi è la speranza di attivare un mutuo al fine di ridurre al massimo l’alienazione dei beni del patrimonio già dell’Ente Mauriziano.
Ricordato che nel corso dell’esame del provvedimento da parte del Senato il comma 2 dell’articolo 2 è stato integrato prevedendo che sull’attività di gestione della Fondazione Ordine Mauriziano eserciti la propria vigilanza un comitato composto da cinque membri, modifica sulla quale il Governo non può che concordare, richiama l’intesa già intercorsa tra il Governo, la regione Piemonte, il comune e la provincia di Torino e la Curia arcivescovile sempre di Torino. Esprime pertanto l’auspicio che il decreto-legge in esame venga senz’altro convertito in legge.

Gianni MANCUSO (AN), relatore, intervenendo in replica, osserva che le considerazioni esposte dal sottosegretario D’Alì hanno offerto un utile contributo di chiarezza al dibattito.

Giuseppe PALUMBO, presidente, propone di fissare il termine per la presentazione di emendamenti a lunedì 27 dicembre, alle 10.

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