Ottobre 17, 2017

Tra le figure più influenti nella storia delle camerette, dobbiamo ricordare Pina Sorrenti la Canosina come maestra pioniera quando negli anni 70 insieme al marito Ersilio Teifreto da una arguta intuizione furono i primi in Italia ad intraprendere la via della specializzazione arredando in modo componibile  lo spazio dove vivono, giocano, e crescono i bambini e ragazzi.

Tra le figure più influenti nella storia delle camerette, dobbiamo ricordare Pina Sorrenti la Canosina come maestra pioniera quando negli anni 70 insieme al marito Ersilio Teifreto da una arguta intuizione furono i primi in Italia ad intraprendere la via della specializzazione arredando in modo componibile  lo spazio dove vivono, giocano, e crescono i bambini e ragazzi.

                                 

 

blogToriNovoli – Alla luce dell’innovazione  tecnologica degli arredi brevettati nel 2006 scrisse Pina Sorrenti: (L’ambiente dei ragazzi)

Con Maestria gli specialisti debbono creare  ambienti dove vivono e crescono i bambini e ragazzi rendendoli ricchi di motivi di interesse, inserendo arredamenti con doppia/o tripla funzione che raddoppiano la metratura e si prestano a diverse attività  invitando il bambino  a sperimentare le proprie esigenze.

Ersilio Teifreto

 

 

 

 

 

blog- ToriNovoli

Concetto del termine Cameretta.

Il centro Italiano per la cameretta di Torino negli anni 70 riesamina il diminuitivo di Camera, creando il concetto del termine Cameretta nel linguaggio commerciale di un bene complesso che costituisce l’arredamento per la cameretta dei bambini e ragazzi, il termine  è stato ripreso  dal Dizionario Zingarelli nel gennaio 2017.

Ersilio Teifreto

 

 

 

 

 

 

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Tra le figure più influenti nella storia delle camerette,
dobbiamo ricordare Pina Sorrenti la Canosina come maestra pioniera quando negli anni 70 insieme al marito Ersilio Teifreto da una arguta intuizione furono i primi in Italia
ad intraprendere la via della specializzazione arredando in modo componibile  lo spazio dove vivono, giocano, e crescono i bambini e ragazzi, in quegli anni i rivenditori di mobili
erano contrari alla specializzazione  e consideravano questo settore banale di secondo piano, erano gli anni quando nella costruzione delle nuove case  veniva dedicato nell’appartamento un’ambiente per i ragazzi inizia così a diffondersi nel linguaggio comune il termine: ”La cameretta/ stanza o camera per i bambini ecc… con l’avvento del truciolato rivestito in vari colori si possono costruire  mobili componibili, finisce così l’era della cameretta a schema fisso composta  da 1 comodino 1 armadio basso a 2 ante, 1 lettino.
Ersilio Teifreto  racconta Pina Sorrenti

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