Novoli la questua un’offerta per la festa di Sant’Antonio Abate chi non poteva dare soldi donava legna o sarcine te leune ,un ragazzo col carretto giornalmente raccoglieva legna secca, rami d’alberi, tralci di vite legati in fasci, ma anche mobili rovinati o rotti (tuttu è buenu pè la focara) che piccoli contadini, grossi proprietari terrieri o semplici cittadini offrivano in devozione al Santo si portava d’avanti al sagrato della Chiesa dove veniva costruita la piccola fòcara .in quei tempi in pieno inverno la legna serviva per scaldarsi. asche o àschie.
Novoli la questua un’offerta per la festa di Sant’Antonio Abate chi non poteva dare soldi donava legna o sarcine te leune ,un ragazzo col carretto giornalmente raccoglieva legna secca, rami d’alberi, tralci di vite legati in fasci, ma anche mobili rovinati o rotti (tuttu è buenu pè la focara) che piccoli contadini, grossi proprietari terrieri o semplici cittadini offrivano in devozione al Santo si portava d’avanti al sagrato della Chiesa dove veniva costruita la piccola fòcara .in quei tempi in pieno inverno la legna serviva per scaldarsi. asche o àschie.
E appena passato il giorno di San Martino quando segnava l’inizio pe ddumare lu fucalire ca scarfà la casa e puru li cristiani, ancora oggi si utilizzano Cippuni, taccari, àschie e leune quest’ultime restano la materia prima per costruire la Fòcara un manufatto unico al mondo per le sue caratteristiche costruttive.
Novoli nei tempi al “comitato festa ” spettava anche il difficile compito della raccolta del necessario per la costruzione della fòcara, che spesso iniziava il 17 dicembre, esattamente un mese prima della attesissima festa. Si vedeva perciò, tra i vicoli del paese, adulti e noi bambini passare dalle case per chiedere la questua un’offerta per la festa di Sant’Antonio Abate chi non poteva dare soldi donava legna o sarcine te leune ,un ragazzo col carretto giornalmente raccoglieva legna secca, rami d’alberi, tralci di vite legati in fasci, ma anche mobili rovinati o rotti (tuttu è buenu pè la focara) che piccoli contadini, grossi proprietari terrieri o semplici cittadini offrivano in devozione al Santo si portava d’avanti al sagrato della Chiesa dove veniva costruita la piccola fòcara .in quei tempi in pieno inverno la legna serviva per scaldarsi.
Anche a Novoli le asche usavamo chiamarle le àschie con la pronuncia della H.
autore Ersilio Teifreto classe 47