Aprile 25, 2025

Sant’Antonio abbate, nascita, morte Placido Bacco pubblicata da A.D.A  Amici Degli Antoniani Ersilio Teifreto

Sant’Antonio abbate, nascita, morte Placido Bacco pubblicata da A.D.A  Amici Degli Antoniani Ersilio Teifreto

Cenni storici di Ranverso,Buttigliera Alta , Ferriera e Rosta  Susa

Dell’esperto di storia locale di Ranverso autodidatta e rilevatore  della notizia inedita ERSILIO TEIFRETO di A.D.A  Amici Degli Antoniani  da Grugliasco

 

 

 

 

 

 

Menzione Onorevole

(pag.2 del manoscritto evidenziato)

  1. Antonio abbate, sua nascita, morte.

Ordine eretto in Vienne di Delfinato

  1. Atanasio fu il primo a scrivere la vita di S. Antonio Abate ed ha detto:

sono d’accordo nel farlo nascere nell’anno 251 e

convenendo nel dire che il genitore suo nato era in Cuma di Eraclea

nell’Alto Egitto asserirono che anche il figlio  aveva avuto i suoi natali

nell’Alto Egitto, ma questo è un errore. Onorato Lascaris accurato e

diligente cultore delle discipline storiche, negli studi da lui fatti sulle

antichità di Ventimiglia e sulle famiglie più antiche di questa città

comprova che era quella degli Intermilii da cui originava questa città

poi detta dei Ventimiglia; a questa famiglia teneva subito dietro quella

dei Lascaris che era la più ricca di tutto il littorale.

Ghitta degli Intermilii, donna cristiana essendo fidanzata al signore

Beaubus di Cuma, nobile egiziano recatosi a Ventimiglia per ragione

di commercio, contrasse con lui matrimonio. Dopo parecchi mesi di

protratta dimora tra i parenti nel castello di Ventimiglia veniva alla

luce un figlio nel 251 che per ragione degli antenati detti degli Antonii

sinchè erano pagani e commendati dallo stesso Cicerone, rinnovarono

tale nome fra gli Intermelii divenuti cristiani. Il piccolo Antonio

passava poi da Ventimiglia colla madre Ghitta in casa del padre

Beaubus di Cuma. Quivi rimasto nella ancora tenera età di anni 15

privo dei genitori, e fervendo la persecuzione contro i cristiani,

inspirato dal cielo vendeva il suo ricco patrimonio, e distribuitone il

prezzo ai poveri si diede a seguitare Gesù Cristo. Era Antonio giovane

bastantemente istruito nelle scienze prime, e fuggendo il mondo si

interno nel deserto a menare vita penitente e solitaria. Molti furono

quelli che presero ad imitarlo popolando così la Tebaide.

Moriva egli in età di anni 105 addormentandosi placidamente nel

signore l’anno 356. La chiesa ne celebra la festa addì 17 gennaio. Il

corpo di Antonio rimase due cento anni nella Tebaide ed in luogo

incognito, ma finalmente venne scoperto il cadavere e trasferito

Costantinopoli. I Liguri furono i primi a celebrarlo santo, elevandogli

cappella ed altare nella camera dove nacque con la culla.

Fonte Frate  Placido Bacco Giaveno Academia Edu

 

 

Menzione Onorevole

(pag.2 del manoscritto evidenziato)

  1. Antonio abbate, sua nascita, morte.

Ordine eretto in Vienne di Delfinato

  1. Atanasio fu il primo a scrivere la vita di S. Antonio Abate ed ha detto:

sono d’accordo nel farlo nascere nell’anno 251 e

convenendo nel dire che il genitore suo nato era in Cuma di Eraclea

nell’Alto Egitto asserirono che anche il figlio  aveva avuto i suoi natali

nell’Alto Egitto, ma questo è un errore. Onorato Lascaris accurato e

diligente cultore delle discipline storiche, negli studi da lui fatti sulle

antichità di Ventimiglia e sulle famiglie più antiche di questa città

comprova che era quella degli Intermilii da cui originava questa città

poi detta dei Ventimiglia; a questa famiglia teneva subito dietro quella

dei Lascaris che era la più ricca di tutto il littorale.

Ghitta degli Intermilii, donna cristiana essendo fidanzata al signore

Beaubus di Cuma, nobile egiziano recatosi a Ventimiglia per ragione

di commercio, contrasse con lui matrimonio. Dopo parecchi mesi di

protratta dimora tra i parenti nel castello di Ventimiglia veniva alla

luce un figlio nel 251 che per ragione degli antenati detti degli Antonii

sinchè erano pagani e commendati dallo stesso Cicerone, rinnovarono

tale nome fra gli Intermelii divenuti cristiani. Il piccolo Antonio

passava poi da Ventimiglia colla madre Ghitta in casa del padre

Beaubus di Cuma. Quivi rimasto nella ancora tenera età di anni 15

privo dei genitori, e fervendo la persecuzione contro i cristiani,

inspirato dal cielo vendeva il suo ricco patrimonio, e distribuitone il

prezzo ai poveri si diede a seguitare Gesù Cristo. Era Antonio giovane

bastantemente istruito nelle scienze prime, e fuggendo il mondo si

interno nel deserto a menare vita penitente e solitaria. Molti furono

quelli che presero ad imitarlo popolando così la Tebaide.

Moriva egli in età di anni 105 addormentandosi placidamente nel

signore l’anno 356. La chiesa ne celebra la festa addì 17 gennaio. Il

corpo di Antonio rimase due cento anni nella Tebaide ed in luogo

incognito, ma finalmente venne scoperto il cadavere e trasferito

Costantinopoli. I Liguri furono i primi a celebrarlo santo, elevandogli

cappella ed altare nella camera dove nacque.

Fonte Frate  Placido Bacco Giaveno Academia Edu

 

Altri articoli

  • Luglio 17, 2025
    Restauro e riqualificazione Regione Piemonte
  • Luglio 17, 2025
    vERIFICA LA FONTE

Eventi e Feste

Eventi e Feste

Schede

Schede