Agosto 11, 2021

Nel 2006 a Ranverso ritorna la festa di Sant’Antonio Abate, riprendendo una vecchia tradizione del 1532.

Nel 2006 a Ranverso ritorna la festa di Sant’Antonio Abate, riprendendo una vecchia tradizione del 1532.

alla sua crescita all’orizzonte oltre a quella di “fecondare” la terra.
Nel 2007, riprendendo una vecchia tradizione, l’Associazione “Amici della Fondazione Ordine Mauriziano” ha ripristinato la “benedizione degli animali e degli attrezzi
agricoli” presso la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso in occasione della festività
di S. Antonio Abate, il 17 gennaio.
Questa usanza era stata trasferita da molti anni presso le parrocchie di Rosta e di
Buttigliera Alta, nel territorio delle quali insiste la Precettoria, dopo la cessazione delle
funzioni religiose a Sant’Antonio di Ranverso per mancanza di sacerdoti.
Grazie all’idea scaturita subito dopo l’inaugurazione dei pannelli esplicativi trilingue,
l’associazione si è attivata presso le Amministrazioni locali, i Parroci, le Pro Loco ed i
Coltivatori Diretti di questi Comuni per portare avanti il progetto.
Il consenso è stato unanime ed entusiasmante. Mancava solo il parere favorevole della
Fondazione Ordine Mauriziano che, per le note vicende, è posta sotto commissariamento straordinario. Fortunatamente anche questo ostacolo venne superato. Così, nel
mese di novembre 2006, si è potuto
organizzare l’evento e defi nire chi
doveva fare e che cosa.
Con il coordinamento dell’associazione, le Amministrazioni di Rosta e
di Buttigliera Alta hanno provveduto
alla stampa e alla diffusione dei manifesti, le Pro Loco si sono attivate per
creare l’atmosfera adatta all’evento, i
Coltivatori Diretti hanno organizzato il pranzo conclusivo della festa,
l’associazione ha interessato gli organi di stampa per la comunicazione
dell’evento.
Un accordo tra il Parroco di Rosta,
Don Serafi no Bunino, e quello di
Buttigliera Alta, Don Luigi Palaziol,
ha stabilito che la funzione religiosa
I pani benedetti a forma di animali
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47 Quaderno del volontariato culturale
Amici della Fondazione Ordine Mauriziano
venisse offi ciata negli anni alternativamente da uno di loro. È stata anche defi nita la
data di svolgimento: la terza domenica di gennaio.
Domenica 21 gennaio 2007, dunque, giorno stabilito per la ripresa della tradizione,
incominciarono ad arrivare i trattori e i carri (grandi e piccoli), singole persone con
arnesi da giardinaggio, e sempre più gente con animali (cani, gatti, muli, uccellini in
gabbia, cavalli) ecc.
La Pro Loco di Buttigliera Alta allestì un angolo “rustico” con personaggi in costume,
dai contadini ai frati con il saio nero con Tau azzurra e un banco dove vennero distribuiti,
dopo la funzione religiosa, dei piccoli pani a forma di animali benedetti in precedenza.
Il tutto a cura di Annabella Pellarini.
Si esibì anche il gruppo della Corale “Ensemble d’Armonies” della Val di Susa, mentre
mons. Italo Ruffi no presentò il suo ultimo libro Storia Ospedaliera Antoniana, compendio
di tutta una vita di studio e ricerche sull’Ordine degli Antoniani.
Nella terza domenica di gennaio 2008, l’Associazione “Amici della Fondazione
Ordine Mauriziano” ha organizzato la seconda edizione della “Benedizione degli
animali”, a Sant’Antonio di Ranverso. È stato confermato l’enorme successo della prima
edizione, sempre con la partecipazione dei Comuni, la collaborazione delle Pro Loco e
dei Coltivatori Diretti di Rosta e Buttigliera Alta. Don Luigi Palaziol ha celebrato la
funzione religiosa in base al turno stabilito.
Ancora una volta si vogliono ringraziare i responsabili della Fondazione Ordine
Mauriziano che hanno rinnovato il consenso e permesso lo svolgimento di una
manifestazione fortemente sentita dalla popolazione.

Microsoft Word – Defendente Ferrari, il polittico di Ranverso (afom.it)

Il 17 gennaio 1532, quasi due anni dopo,
l'”egregius Raquetus de Raquetis”, per parte della
Comunità di Moncalieri, si reca a Ranverso in
compagnia del maestro Defendente de Ferrariis
pittore di Chivasso. Di ritorno rende noto al consiglio
che il reverendo signor vicario e tutti i religiosi di
Ranverso rendevano immortali grazie alla Comunità di
Moncalieri, che aveva fatto eseguire una così lodevole
opera, e pregavano protezione per la comunità da
parte di Dio Onnipotente e di Sant’Antonio.
I documenti ritrovati sono molto chiari. Il
polittico fu eseguito a Chivasso, dove Defendente
aveva la bottega, e dopo la sua esecuzione fu portato
da Chivasso a Moncalieri. Per il trasporto da Chivasso
a Moncalieri il pittore fu pagato 14 fiorini.
Nell’occasione a Defendente fu pagata un’altra parte del lavoro insieme con un
donativo “pro bona servitute magistrorum pictorum”: e cioè 237 fiorini.
A Moncalieri fu naturalmente visto, considerato in ogni sua parte sulla base
del contratto ed apprezzato dalla Comunità. E di qui fu portato a Ranverso a spese
del Comune.

A Ranverso, nei comuni di Rosta e Buttigliera Alta, si celebra ancora oggi il 17
gennaio di ogni anno la festa di Sant’Antonio abate; vi partecipano soprattutto i
contadini e gli abitanti dei dintorni. Si benedicono in particolare gli animali con un
buon augurio per l’imminente annata.
Ma la festa ha radici antiche. Un ricordo è presente ancora negli affreschi
gotici dell’abside sulla porta della sacrestia: due contadini, dipinti con icastico senso
della realtà, camminano verso l’altare portando al guinzaglio due maiali neri molto
simili alle cinte senesi.
Maggiore fu sicuramente la festa del 17 gennaio 1532, sotto il governo degli
Antoniani. Dovette essere ben singolare, irripetibile, nella chiesa illuminata dai ceri,
dalle candele e soprattutto dallo splendore aureo del nuovo superbo polittico di
Defendente, probabilmente con grande partecipazione dei contadini del tempo, sui
volti dei quali si stampò il miracolo delle luci del memorabile giorno.
in “Arte Cristiana”, Anno XCVIII 857, marzo – aprile 2010

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