Novembre 22, 2024

 Meccanismi tecnologici Romani come si vedono nell’antica stadera di Sant’Antonio di Ranverso (TO)

 Meccanismi tecnologici Romani come si vedono nell’antica stadera di Sant’Antonio di Ranverso (TO)

 

 

 

MECCANISMI TECNOLOGICI ROMANI     COME SI VEDONO  NELL’ANTICA STADERA DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO (TO)

Di Lia  Apparuti  Direttore del Museo della Bilancia di Campogalliano(MD)

Gentile Dott. Ersilio Teifreto
In merito alla stadera di Ranverso peccato  che  nelle sue ricerche non emerge  il controllo delle punzonature, perchè trovarne sarebbe l’unico mezzo per poterla datare con certezza, in alternativa dobbiamo affidarci alla sola analisi stilistica e tecnologica.
Per poter redigere una scheda vera e propria della stadera sarebbero necessarie fotografie che non possiedo, con altri particolari oltre a quelli che già ho, ma in ogni caso riesco a darle una breve descrizione della stadera, che qui segue:

Concordo con lei che si tratta di una grande stadera composta, in ferro, per pesare carri e grossi carichi. Il braccio minore è di forma lanceolata attraversata da una freccia terminante con due sfere in ferro, al braccio maggiore è sospeso un lungo tondino di ferro che sorregge un piattello circolare per appendere i pesi di rapporto per aumentare la portata dello strumento. Per evitare la flessione dell’asta è presente, sempre sul braccio maggiore, un rinforzo in ferro di forma triangolare. L’asta sorregge una crociera di forma triangolare alla quale vanno appese quattro catene, ad anelli alla catalana allungati, per la sospensione del carico. Una volta legato il carico questo viene sollevato mediante una manovella che muove una cremagliera in ferro posta all’interno dell’edificio.
Le dimensioni della stadera e l’altezza alla quale è posta nel caseggiato mi portano ad escludere con certezza un suo uso per pesare i maiali, piuttosto la intenderei come stadera per pesare, sospendendoli, i carri e i carichi voluminosi; bisognerebbe inoltre capire se le stadera afferiva all’ospedale o all’edificio rurale che è sorto in suo luogo.
In merito ad una datazione, in mancanza di dati certi (punzonature, iscrizioni e portata dello strumento) e documentali, la daterei tra la seconda metà del XVIII e gli  inizi del XIX secolo; a partire dal 1815 infatti queste stadere ad argano incominciano ad essere sostituite con delle bilance a ponte col tavolato in legno in cui il carico non veniva più sospeso.

PS per stadera composta si intende una stadera che ha la possibilità di aumentare la portata dell’asta, in questo caso mediante il piattello per i pesi di rapporto

Spero di aver soddisfatto la sua richiesta e che le guide che argomentano la Stadera di Ranverso  possano così fornire ai turisti informazioni corrette.
Nel caso in cui vi fosse qualche novità/analisi della stadera mi tenga informata.
Cordiali saluti

Lia Apparuti Curatrice del Museo della Bilancia di Campogalliano Modena-                                                                                     ricerche e pubblicazione articolo  di  Ersilio Teifreto

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