Dicembre 26, 2012

A Ranverso e visibile uno stemma araldico con l’aquila bicipite e la tau appartenente ai costruttori. Massimo Ghirardi e Giulio Zamagni di Araldica Civica scrivono a Ersilio Teifreto cultore della storia Antoniana il suo Maestro era il Monsignor Italo Ruffino, un gruppo di Studiosi di Araldica in visita all’Abbazia di Ranverso restano sconcertati quando nella saletta accoglienza sul muro dell’ingresso per l’Abbazia non trovano più lo scudo che riportava l’arme “moderna” dell’Ordine dei Canonici Regolari di Sant’Antonio di Vienne fondatori della nostra Abbazia

A Ranverso e visibile uno stemma araldico con l’aquila bicipite e la tau appartenente ai costruttori. Massimo Ghirardi e Giulio Zamagni di Araldica Civica scrivono a Ersilio Teifreto cultore della storia Antoniana il suo Maestro era il Monsignor Italo Ruffino, un gruppo di Studiosi di Araldica in visita all’Abbazia di Ranverso restano sconcertati quando nella saletta accoglienza sul muro dell’ingresso per l’Abbazia non trovano più lo scudo che riportava l’arme “moderna” dell’Ordine dei Canonici Regolari di Sant’Antonio di Vienne fondatori della nostra Abbazia

                       

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Araldica Civica  3/11/2013 Sala Baganza Parma e Reggio Emilia

Massimo Ghirardi scrive in risposta ad alcune domande rivolte dal cultore della storia  Antoniana e devotissimo  origine della devozione per Sant’Antonio Abate del fuoco in Italia

Buongiorno Sig Teifreto,

credo che “Giulio Zamagni “esperto di Araldica  degli Ordini Ecclesiastici(che mi legge in copia) saprà essere più esaustivo

di questa mia anticipazione.

Facendo riferimento al suo fondamentale

libro “Il valore del simbolo) Ed. Ponte Vecchio,2003 oltre che da alcuni appunti presi dopo la visita all’Abbazia  di Ranverso alcuni anni fa, vi posso dire che si tratta dell’Arme “Moderna dell’ordine dei Canonici Regolari di Sant’Antonio di Vienne

(Ordo  Canonicorum  Sanct  Antonii,

fondatori della vostra Abbazia , oggi dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro) la cui arme antica era di “nero alla croce commissa d’azzurro”.

Nel 1502 l’Imperatore  Massimiliano i d’Asburgo concesse all’Ordine uno stemma differente , nella forma che avete documentato in loco:

d’oro all’aquila imperiale  bicipite di nero, beccata, armata

e nimbata di rosso, caricata dallo scudetto d’oro alla croce commissa d’azzurro, timbrato dalla colonna regale d’oro

con stima Massimo Ghirardi.

Guilio Zamagli scrive e aggiunge:

Confermo pienamente ciò che ha scritto Massimo Ghirardi.

Da notare l’aggiunta di elementi esterni allo scudo , quali le due piccole croci TAU  e l’aquila  imperiale coronata  a sottolineare la concessione imperiale

Cordiali saluti

Giulio Zamagli

Ranverso 2012 autore Ersilio Teifreto

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