Aprile 12, 2023

L’ultimo volume del Maestro Mons. Italo Ruffino.Ingloba oltre 50 anni di storia degli ospedalieri antoniani condotto in Europa.Ersilio Teifreto allievo del Maestro Ruffino dopo la sua scomparsa ha ripreso il dialogo con gli amici antoniani Francesi della casa madre.

L’ultimo volume del Maestro Mons. Italo Ruffino.Ingloba oltre 50 anni di storia degli ospedalieri antoniani condotto in Europa.Ersilio Teifreto allievo del Maestro Ruffino dopo la sua scomparsa ha ripreso il dialogo con gli amici antoniani Francesi della casa madre.

L’ultimo volume del Maestro Mons. Italo Ruffino.

Ingloba oltre 50 anni di storia degli ospedalieri antoniani condotto in Europa.

 

 

 

Ersilio Teifreto allievo del Maestro Ruffino dopo la sua scomparsa ha ripreso il dialogo con gli amici antoniani Francesi della casa madre nel mese di Ottobre 2022 sono venuti in visita a Ranverso.

L’ultimo volume del Maestro Mons. Italo Ruffino.

Ingloba oltre 50 anni di storia degli ospedalieri antoniani condotto in Europa.

I 9 secoli di presenza degli ospedalieri in Piemonte iniziarono dal concentrico di Ranverso dove nel suo nucleo originario racchiudeva un ospedale, la Chiesa cuore del borgo, il covento,alcune case uso foresteria, le cascine ed un cimitero. Il Maestro e amico Italo e sempre nei nostri cuori non finiva mai di stupire. Già reduce cappellano militare nell’inferno rosso della guerra di Russia, fu archivista metropolitano di Torino, alla soglia dei suoi 95 anni nel 2006 consegnò in stampa all’editrice Effatà il prezioso volume di 500 pagine dal titolo. (Storia Ospedaliera Antoniana). Il libro rivela molti aspetti della poliedrica attività del Maestro: professore di liceo , cappellano militare, scrittore , archivista e parroco canonico appassionato della sua amata Chiesa di Ranverso, il Maestro Italo era un ricercatore studioso fino allo scrupolo. L’ultimo suo studio rappresenta il coronamento di oltre mezzo secolo di ricerche in archivi e biblioteche di gran parte dei paesi d’Europa e oltre compiuti in momenti strappati al suo ministero pastorale. I suoi scritti non sembrano argomenti popolari per molti , ma una sostanza concreta di 9 secoli di storia dedicati alla precettoria di Sant’Antonio di Ranverso da qui nacque l’interesse del Maestro Ruffino per la storia ospedaliera antoniana presentata con una tesi di laurea nel 1950 all’Università Cattolica di Milano. Ranverso con la sua Chiesa Precettoriale arricchita da un’architettura gotica francese unica al mondo costituisce la testimonianza più significativa della presenza dei primi antoniani in Piemonte, infatti fu la prima precettoria ad essere costruita in Italia dopo quella della casa madre Francese con sede centrale nell’attuale comunità di Saint Antoine l’Abbaye situata presso Vienne nel Delfinato a 295 km.

da Ranverso. Proprio alla Motte Au Bois nel 1070 Jocelin un nobile Francese iniziò l’esperienza ospedaliera degli antoniani, il luogo del nome era dovuto all’arrivo delle reliquie di Sant’Antonio Abate arrivate da Costantinopoli per un voto voluto dal nobile Gastone che unì otto alleati compagni e si dedicarono alla cura dei numerosi malati di Ergotismo o fuoco degli ardenti detto anche fuoco di Sant’Antonio. folle di persone si recavano nella Chiesa di Ranverso per chiedere la grazia invocando l’intercessione di Sant’Antonio Abate, gli ospedalieri dipendevano dai monaci laici e spiritualmente professavano una vita religiosa semplice ed erano governati da un gran Maestro Sacerdote, erano vestiti con un Saio celeste ed il simbolo della Croce Tau azzurra. La loro espansione in Europa tra cui Germania, Francia, Italia Spagna etc….si contavano almeno 390 precettorie generali e subalterne sorte e poi tramontate cronologicamente . Nel 1.180 il Beato Umberto III di Savoia donava ai frati e agli infermi di Ranverso: un mulino, un bosco di ontani tra il fiume dora baltea e Almese , e ancora altri diritti. Il prestigio della precettoria crebbe nella sua potenza all’interno ed all’esterno dell’ordine, mentre nel 1.271 Ranverso fondò una nuova Chiesa Precettoriale in via Dora Grossa attuale Via Garibaldi Torino dedicata a San Dalmazzo ed a Sant’Antonio Abate qui gli antoniani restarono fino al 1616 quando furono sostituiti dai Barnabiti e si trasferirono nella Chiesa di via Pò. Nel frattempo erano sorte altre Precettorie nella regione Piemonte Subalpina, nel 1325 a Savigliano, nel 1350 a Chieri, nel 1391 a Valenza nel secolo XV fu la volta di Biella , Casale, Chivasso, Felizzano , Fossano, Alessandria e Tortona, con il passare del tempo l’ordine affrontò profonde trasformazioni, Bonifacio VIII con bolla del 10 Giugno 1297 eresse l’istituzione antoniana in ordine di canonici regolari sotto la regola di Sant’Agostino. L’ultimo gran Maestro di Vienna primo Abate dell’ordine centralizzato fu posto alla diretta dipendenza della Santa Sede. In seguito nel 1477 e 1616 furono apportate profonde riforme , l’inesorabile fase di declino portò alla bolla papale del 16 Settembre 1775 con la quale Papa Pio VI univa con i beni mobili e immobili l’ordine ospedaliero all’ordine di San Giovanni di Gerusalemme detto di Malta. Tra le cause del tramonto il Maestro Mons. Italo Ruffino ne indica tre: (L’estinzione dell’epidemia del fuoco sacro)

(La riforma protestante e il rilassamento di quello spirito primitivo iniziale)

(Sant’Antonio di Ranverso con i suoi beni passò all’ordine militare ospedaliero dei Santissimi Maurizio e Lazzaro che diventarono i custodi dell’Abazia di Ranverso con vincolo di sacro culto ).

Il fondo archivistico della precettoria si trova presso l’archivio del Mauriziano di Torino gli attuali proprietari del bene. Di riflesso non di poco conto il Maestro Ruffino ha fornito la più completa informazione e comprensione della storia civile, sociale e religiosa di oltre 9 secoli delle vicende Piemontesi Italiane ed Europee aiutandoci a interpretare il prezioso contributo a una più profonda consapevolezza del nostro passato. Noi devoti, volontari e allievi siamo grati al Maestro Mons. Italo Ruffino l’uomo che superando i cento anni ha reso la nostra vita culturalmente più profonda.

Nel 1999 – Sant’Antonio di Ranverso il Maestro e amico Mons. Italo Ruffino organizzò un convegno internazionale dal titolo: Gli Antoniani in Europa, in
collaborazione con l’Associazione chiamata (ADA). Associazione Amici degli Antoniani.

L’allievo Ersilio Teifreto

 

 

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