L’origine del luogo di Sant’Antonio di Ranverso deriva da “Rivus Inversus” cioè un canale sulla sinistra (Inversus)rispetto alla destra e risale al 1.156 quando sorse la prima cappella primitiva costruita su un ex pilone votivo, in futuro poi diventato Sant’Antonio Abate di Ranverso dove il Santo anacoreta diventa patrono della Chiesa del borgo e protettore dei contadini e animali da lavoro.
L’origine del luogo di Sant’Antonio di Ranverso deriva da “Rivus Inversus” cioè un canale sulla sinistra (Inversus)rispetto alla destra e risale al 1.156 quando sorse la prima cappella primitiva costruita su un ex pilone votivo, in futuro poi diventato Sant’Antonio Abate di Ranverso dove il Santo anacoreta diventa patrono della Chiesa del borgo e protettore dei contadini e animali da lavoro.
L’origine del luogo di Sant’Antonio di Ranverso deriva da “Rivus Inversus” cioè un canale sulla sinistra (Inversus)rispetto alla destra e risale al 1.156 quando sorse la prima cappella primitiva costruita su un ex pilone votivo, in futuro poi diventato Sant’Antonio Abate di Ranverso dove il Santo anacoreta diventa patrono della Chiesa del borgo e protettore dei contadini e degli animali da lavoro.
Arriva, infatti, da ‘rivus inversus’, riferito a un canale nelle vicinanze. L’assonanza potrebbe far credere che ‘inversus’ stia per ‘inverso’, come se quel canale scorresse ‘al contrario’, ovvero in salita. Nulla di tutto questo, nessun fenomeno magico o paranormale: il termine ‘inversus’ sta per ‘dall’altra parte del nord’, ovvero a sud. Un’altra versione fa riferimento alla posizione del canale sulla sinistra (‘inversus’ rispetto alla destra, la parte preferita) orografica della Dora.