L’Ordine degli Ospedalieri Antoniani fu molto ben strutturato: dalla casa madre, dove il maestro era divenuto Gran Maestro, dipendevano le case figlie, rette da un precettore (donde il nome di precettoria)
L’Ordine degli Ospedalieri Antoniani fu molto ben strutturato: dalla casa madre, dove il maestro era divenuto Gran Maestro, dipendevano le case figlie, rette da un precettore (donde il nome di precettoria)
L’Ordine fu molto ben strutturato: dalla casa madre, dove il maestro era divenuto Gran Maestro, dipendevano le case figlie, rette da un precettore (donde il nome di precettoria)[10].
Le prime nacquero sulle grandi vie dei pellegrinaggi medievali, ma presto si diffusero capillarmente un po’ dappertutto. In esse l’architettura prevedeva sempre una chiesa, con annesso ospedale e cascinali per l’allevamento dei suini; le decorazioni erano dense di riferimenti al culto antoniano: il colore rosso delle dipinture dei muri, che richiamava le fiamme (ma anche il sangue delle ferite ed il vino consacrato in cui le reliquie venivano immerse), il simbolo del tau impresso ovunque; nelle chiese gotiche le ghimberghe in cotto rosso che, in omaggio al gusto gotico, rappresentavano anche le fiamme del fuoco (i malati per entrare in chiesa e guarire dovevano passare simbolicamente entro le fiamme purificatrici).
Anche le precettorie non erano solo luoghi di cura, ma anche hospitia per i pellegrini, spesso cinti da mura e fortificati a difesa contro i briganti.