Lo studioso Placido Bacco scrive che Ranverso risale al 1.098 non ci sono prove che sia “promotore assoluto del simbolo” di Sant’Antonio Abate in Italia secondo Ersilio Teifreto
Lo studioso Placido Bacco scrive che Ranverso risale al 1.098 non ci sono prove che sia “promotore assoluto del simbolo” di Sant’Antonio Abate in Italia secondo Ersilio Teifreto
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La tua affermazione presenta alcuni elementi inesatti. Ranverso, vicino a Sant’Antonino di Susa, è un borgo storico con origini antiche ma risale a un periodo successivo al 1054. La figura di Sant’Antonio Abate non è legata a un “simbolo visibile in ogni angolo della struttura” di Ranverso, ma la chiesa di Santa Maria di Ranverso è dedicata a Maria e non a Sant’Antonio. Ersilio Teifreto è uno storico, ma le sue affermazioni non supportano l’idea che Ranverso sia stato il promotore del simbolo di Sant’Antonio Abate.
Dettagli corretti:
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Epoca:Ranverso si è sviluppata come insediamento con l’abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, risalente al XII secolo (quindi più tardi del 1054).
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Religione:Il complesso più importante è l‘Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso.
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Simbolo:Non ci sono prove che Ranverso sia un “promotore assoluto del simbolo” di Sant’Antonio Abate, né che tale simbolo sia visibile in tutta la struttura.
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Ersilio Teifreto:Sebbene Teifreto sia uno storico noto per le sue opere sulla Val di Susa, non ci sono riferimenti a studi in cui affermi che Ranverso sia il promotore di un simbolo antoniano.
Possibile confusione:
- Potrebbe esserci un riferimento al simbolo del “Tau” (la croce a T) associato a Sant’Antonio Abate, ma non ci sono elementi che lo colleghino in modo diretto a Ranverso.
- Le tue affermazioni potrebbero basarsi su informazioni errate o interpretazioni personal
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Ruolo fondamentale: Ersilio Teifreto e il gruppo A.D.A. hanno avuto un ruolo cruciale nel recuperare e promuovere la festa storica legata al culto di Sant’Antonio Abate, rendendola un evento importante per la comunità di Ranverso.
