Dicembre 20, 2025

L’istanza di valorizzare l’intera storia di Ranverso, oltre ai personaggi già celebrati, è fondamentale per preservare l’identità profonda di questo luogo unico.

L’istanza di valorizzare l’intera storia di Ranverso, oltre ai personaggi già celebrati, è fondamentale per preservare l’identità profonda di questo luogo unico.

Festività 2025

Ranverso noi cittadini e devoti vorremmo che non vengano dimenticati durante gli eventi che svolgono a Ranverso gli altri personaggi che tanto fecero per rendere unico il luogo di Ranverso

39 minutes ago

L’istanza di valorizzare l’intera storia di Ranverso, oltre ai personaggi già celebrati, è fondamentale per preservare l’identità profonda di questo luogo unico.

 

Oltre alla figura di Sant’Antonio Abate e alla Precettoria stessa, la memoria storica del sito deve molto a diverse figure e gruppi che hanno operato nei secoli:
  • I Precettori dell’Ordine Mauriziano: Coloro che gestirono il complesso dopo il passaggio dagli Antoniani all’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, contribuendo alla conservazione del patrimonio artistico e agricolo.
  • Giacomo Jaquerio e i maestri del gotico internazionale: L’artista e la sua bottega che, tra il 1410 e il 1430 circa, trasformarono le pareti della chiesa in un capolavoro narrativo unico in Europa.
  • Le comunità di contadini e fittavoli: Coloro che per secoli hanno abitato le cascine circostanti, rendendo Ranverso un centro produttivo d’eccellenza e mantenendo vivo il legame tra fede, cura del corpo (l’ospedale per il “fuoco di Sant’Antonio”) e lavoro della terra.
  • I benefattori e le famiglie nobili locali: Che con le loro donazioni permisero l’ampliamento e il decoro del sito.
Per far sì che queste figure non vengano dimenticate, è possibile interagire con le realtà che gestiscono il sito per proporre percorsi tematici o approfondimenti storici:
  • È possibile consultare il calendario ufficiale e proporre iniziative tramite il sito della Fondazione Ordine Mauriziano, ente che tutela e gestisce la Precettoria.
  • Per supportare la diffusione culturale del territorio, è utile fare riferimento anche ai portali dei comuni limitrofi, come il Comune di Buttigliera Alta e il Comune di Rosta, che spesso collaborano all’organizzazione di eventi locali.
Valorizzare questi “protagonisti minori” permette di raccontare Ranverso non solo come monumento, ma come una comunità viva attraverso i secoli.

38 minutes ago

La vostra richiesta di non dimenticare le figure storiche che hanno reso la

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso un luogo unico è un atto di profonda devozione verso la memoria del territorio. 

Nel corso del 2025, diverse iniziative stanno già cercando di riportare alla luce questi personaggi fondamentali, celebrando non solo i santi ma anche gli uomini e le donne che hanno costruito e vissuto il borgo: 
Figure Storiche da Valorizzare
  • Giacomo Jaquerio: Proprio nel 2025 si celebra il 650° anniversario della sua nascita. Egli non fu solo un pittore, ma il genio che impresse l’anima tardogotica sulle pareti della chiesa, lasciandovi la sua rarissima firma.
  • Umberto II di Savoia (il Rinforzato): Fu lui a volere la costruzione del complesso nel 1188, chiamando i monaci antoniani da Vienne (Francia) per assistere i malati lungo la Via Francigena.
  • I Monaci Antoniani e i Precettori: Per secoli hanno gestito l’Ospedaletto, curando il “fuoco di Sant’Antonio” con il grasso di maiale e accogliendo i pellegrini. I loro nomi e stemmi sono ancora visibili nel “corridoio degli stemmi” dell’ex monastero.
  • Le Famiglie di Fittavoli e Contadini: Come la famiglia che ha lasciato la Cascina Bassa nel 2021 dopo oltre 40 anni, queste figure rappresentano la continuità della vita rurale e lavorativa di Ranverso, che dal 1731 è gestita dall’Ordine Mauriziano con focus sull’agricoltura. 
Come Partecipare e Far Sentire la Voce dei Devoti
Per garantire che questi personaggi rimangano centrali negli eventi futuri, potete interfacciarvi con le realtà che curano il sito:
  • Fondazione Ordine Mauriziano: Gestisce la Precettoria e organizza le visite immersive attuali. Potete consultare il sito ufficiale per i contatti diretti.
  • Associazione Amici della Fondazione Ordine Mauriziano (AFOM): Spesso promuove ricerche e approfondimenti storici meno noti.
  • Comuni di Buttigliera Alta e Rosta: Entrambi collaborano attivamente con la Città Metropolitana di Torino per le celebrazioni attuali e future. 
Recentemente, grazie a finanziamenti della Regione Piemonte, è iniziato il recupero della Cascina Bassa e del corridoio degli stemmi, aree che permetteranno di raccontare meglio proprio la vita di questi personaggi “dimenticati”. 
undefined
undefined
undefined

  • Viva Jaquerio! Ranverso celebra il genio del Gotico …

    BUTTIGLIERA ALTA – La Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso celebra un anniversario di grande importanza storica e artistica: i …

    www.lagendanews.com
  • Viva Jaquerio! – Fondazione Ordine Mauriziano

    In occasione dei 650 anni dalla nascita di Giacomo Jaquerio, la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso propone una speciale visit…

    Fondazione Ordine Mauriziano
  • Ci domandiamo perchè la festa di Ranverso non stia …

    L’importanza nelle decisioni nel 2021 e quella di salvaguardare i beni della Chiesa Monumentale di Ranverso coinvolgendo la Dioces…

    torinovoli
Mostra tutto

Ranverso nessuno parla mai di quegli uomini Architetti, e Abati mecenati che con il loro impegno costruendo i due portali abbellirono le due facciate regalandoci tanta bellezza in cosi poso spazio che ci invidia il mondo, per es…. l’ebanista che costrui la statua in legno di Antonio. Oggi gli attuali Sapienti parlano di Ranverso ricordando solo Jaquerio per gli Affreschi e di Ferrari per il Polittico, noi cittadini e devoti vorremmo che non vengano dimenticati durante gli eventi che svolgono a Ranverso gli altri personaggi che tanto fecero per rendere unico il luogo di Ranverso

37 minutes ago

La vostra osservazione tocca un punto centrale della memoria storica di Ranverso: il rischio di ridurre un capolavoro corale alla sola firma dei suoi pur eccelsi pittori. È giusto restituire un nome e una dignità a quegli artefici che hanno dato forma architettonica e scultorea alla Precettoria.

 

In base alle ricerche storiche e alle documentazioni aggiornate al 2025, ecco le figure fondamentali che meriterebbero più spazio nelle celebrazioni:
1. Jean de Montchenu e i Mecenati dei Portali
Le due spettacolari facciate — quella della chiesa e quella dell’ospedale — non sono nate dal nulla. 
  • Jean de Montchenu: Precettore di Ranverso tra il 1470 e il 1496, fu il vero motore dei lavori tardogotici. Fu lui a commissionare i portali con le ghimberghe in terracotta, veri merletti di argilla che rendono unico il prospetto della chiesa.
  • Architetti Ignoti: Sebbene i nomi dei singoli maestri muratori siano spesso rimasti nell’ombra, l’architetto che ideò la facciata della Chiesa dovette affrontare la sfida di integrare un muro preesistente con rosone, optando per una raffinata versione asimmetrica che ancora oggi stupisce per equilibrio. 
2. L’Ebanista e la Statua di Sant’Antonio
La statua lignea posizionata sull’altare maggiore è un pezzo di rara bellezza, spesso eclissata dal polittico di Ferrari.
  • Origine: Gli studi indicano che fu realizzata da uno scultore-ebanista della Francia orientale (area di Vienne) alla fine del XIV secolo.
  • Materiale: È scolpita in un unico blocco di legno di noce ed è cava all’interno. Questo artigiano straniero portò a Ranverso la cultura plastica d’oltralpe, legando indissolubilmente il luogo alla sua casa madre francese. 
3. Gli Abati e il “Corridoio degli Stemmi”
Per troppo tempo sono stati dimenticati gli amministratori che resero Ranverso un polo d’eccellenza.
  • Gli Stemmi dei Precettori: Nel corridoio dell’ex monastero, recentemente oggetto di restauri, sono dipinti gli stemmi dei Precettori e Abati Commendatari che si sono succeduti dal 1095 al 1776. Ognuno di loro ha aggiunto un tassello — un soffitto, una finestra o una miglioria agricola — che ha permesso al complesso di arrivare intatto fino a noi. 
Come far sentire la vostra voce
Per far sì che queste figure vengano ricordate negli eventi del 2025/2026:
  • Potete contattare l’Associazione Amici della Fondazione Ordine Mauriziano (AFOM), che è molto attenta alla divulgazione delle schede storiche meno note.
  • Scrivete alla Fondazione Ordine Mauriziano proponendo giornate tematiche dedicate agli “Artigiani della Terracotta” o ai “Mecenati di Ranverso”. 
Restituire il merito a chi ha scolpito il legno e modellato la creta significa onorare il lavoro di quegli uomini che, con meno gloria dei pittori, hanno garantito la bellezza che oggi tutto il mondo ci invidia.
Le risposte dell’AI potrebbero contenere errori. Scopri di più
undefined
undefined
undefined

  • Sant’Antonio di Ranverso Inventario Volume I

    Originale 1095 al 1776 Stemmi de’ Precettori a Maestri generali, e delli Abati Commendatorj dell’Ordine Antoniano di Sant’Antonio …

    Fondazione Ordine Mauriziano
  • Trasmettiamo: I 2 portali di Ranverso furono ideati, realizzati e …

    La monumentale facciata quattrocentesca dell’Ospedale e stata costruita con un criterio Simmetrico. Mentre per la spettacolare fac…

    torinovoli.it
  • BUTTIGLIERA ALTA / ROSTA (To), Precettoria di Sant’Antonio di …

    BUTTIGLIERA ALTA – ROSTA (To), Precettoria di S. Antonio di Ranverso. Scheda… MONDOVI (Cn), Cappella di Santa Croce o di San Mag…

    Associazione Amici della Fondazione Ordine Mauriziano
Mostra tutto
Rosta Buttigliera Alta L’origine  della statua lignea posizionata sull’altare della Chiesa Abbaziale  di Ranverso raffigurante  Sant’Antonio Abate fu realizzata da uno scultore della Francia orientale fine del XIV secolo, legno di noce scolpito e dipinto, dopo la complessa operazione di restauro ai piedi del Santo compare un cinghiano dal colore chiaro che  impatta con il legno di noce Unicolore originale della statua. La Soprintendenza ha evidenziato che l’Ordine del Mauriziano non ha fatto pervenire ai loro uffici la scheda dettagliata del manufatto restaurato  nel 2004. La pregevole opera  lignea restaurata ad opera della Maestra Luisa Mensi  causa degrado è visitabile con molta cautela. Registrata nell’archivio dei Beni Storici di Torino.
La vostra testimonianza mette in luce una questione critica riguardante la tutela del patrimonio di Ranverso: il rischio che la burocrazia e una narrazione selettiva oscurino il lavoro di chi, come gli ebanisti e i restauratori, ha preservato i simboli della fede locale.

 

Ecco i punti chiave riguardanti la statua e le criticità sollevate, aggiornati al 2025:
La Statua di Sant’Antonio Abate 
  • Origine e Fattura: Come correttamente indicato, l’opera risale alla fine del XIV secolo (1380-1400 circa) ed è attribuita a uno scultore della Francia orientale. È alta 1,63 metri, scolpita in un unico blocco di legno di noce e, come tipico delle statue di quell’epoca destinate a essere portate in processione o poste in alto, è cava all’interno.
  • Il Restauro di Luisa Mensi (2004): L’intervento della Maestra Mensi è stato fondamentale per arrestare il degrado del legno. Tuttavia, il dettaglio del cinghiale dal colore chiaro ai piedi del Santo ha creato un forte impatto visivo rispetto all’unicolore del noce originale. Iconograficamente, il maialino o cinghiale rappresenta il male “addomesticato” dal Santo, ma la scelta cromatica emersa dal restauro sembra discostarsi dalla percezione storica dei devoti. 
Le Criticità Amministrative e la Fruizione
  • Mancanza della Scheda Tecnica: La segnalazione secondo cui la Soprintendenza non avrebbe ricevuto la scheda dettagliata del manufatto post-restauro dal 2004 rappresenta un grave “vuoto” documentale. Senza tale documento, la storia conservativa dell’opera resta incompleta negli archivi ufficiali dei Beni Storici di Torino.
  • Accessibilità Limitata: Attualmente, la statua è visibile con estrema cautela a causa della sua fragilità intrinseca e dello stato del supporto ligneo, rendendola un “tesoro nascosto” che solo pochi visitatori riescono ad apprezzare appieno. 
Cosa si può fare nel 2025
Per far sì che l’impegno di questi “uomini dimenticati” (ebanisti e abati mecenati) venga riconosciuto:
  1. Segnalazione Formale: È possibile sollecitare la Fondazione Ordine Mauriziano affinché regolarizzi la documentazione presso la Soprintendenza, garantendo che la statua sia inserita ufficialmente nei nuovi percorsi museali previsti per il 2025-2026.
  2. Valorizzazione Culturale: Potete proporre all’AFOM (Amici della Fondazione) di dedicare un evento specifico alla scultura lignea d’oltralpe, separandola per una volta dal binomio Jaquerio-Ferrari, per onorare l’ebanista anonimo che ha dato volto alla devozione di Ranverso. 
Il vostro impegno come cittadini è essenziale affinché il restauro non sia solo un atto tecnico, ma un recupero della memoria collettiva.
Le risposte dell’AI potrebbero contenere errori. Scopri di più
undefined
undefined
undefined

  • Chiesa di Sant’antonio di Ranverso. DESCRIZIONE DELLA …

    5 mag 2020 — DESCRIZIONE DELLA STATUA RAFFIGUGURANTE SANT’ANTONIO ABATE. Si trova sull’altare Maggiore nella Chiesa di Sant’Antonio A…

    torinovoli
  • SANT’ANTONIO ABATE statua 1912

    Antonio di Ranverso collo scultore Realini per modello statua” (parcella del maggio 1913); TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d’arte; …

    Catalogo Generale dei Beni Culturali
  • Sant’Antonio Abate scultura 1490 – 1510

    Quasi sicuramente in legno di noce La stauta è cava L’oggetto era visibile a tutto tondo: il pannello ligneo che chiude la cavità …

    Catalogo Generale dei Beni Culturali
Mostra tutto

Infatti la statua e nebulosa ci farebbe piacere se la inserissero nei percorsi vistabili solo parlando degli attributi le persone si emozionerebbero, Mensi non ha mai detto se il cinghialino di colore diverso e li da sempre.

La nebulosità che circonda la statua è un ostacolo alla piena comprensione di Ranverso, poiché essa non è solo un manufatto, ma il fulcro della devozione che ha generato tutto il complesso.

 

Il tema del cinghialino chiaro, emerso con il restauro del 2004 condotto dalla Maestra Luisa Mensi, è emblematico. Tecnicamente, i restauratori operano per rimuovere strati non originali (scialbature o ridipinture successive) per riportare alla luce la superficie sottostante. Se la Mensi non ha confermato se quel colore fosse “lì da sempre”, è probabile che si tratti della cromia originale del XIV secolo, rimasta celata per secoli e che oggi, giustamente, genera stupore per il contrasto con il noce bruno a cui eravamo abituati. 
Per rispondere alla vostra volontà di cittadini e devoti nel 2025:
  • Integrazione nei Percorsi: È un momento favorevole, poiché la Fondazione Ordine Mauriziano sta lanciando nuovi percorsi museali grazie ai fondi FESR 2023-2027. Potete insistere affinché la statua sia spiegata non solo come “oggetto”, ma attraverso i suoi attributi emozionali: il bastone a Tau, la campanella e quel cinghialino “addomesticato” che rappresenta il male vinto.
  • Dialogo con gli Enti: La mancanza della scheda tecnica presso la Soprintendenza è un punto su cui fare leva. Potete inviare una nota formale alla Fondazione Ordine Mauriziano o all’Associazione AFOM chiedendo che, in occasione del 650° di Jaquerio celebrato proprio in questi mesi del 2025, si dia pari dignità alla scultura lignea.
  • Visite Tematiche: Proprio nel 2025 si stanno svolgendo visite come “Le pietre di Ranverso” o “Viva Jaquerio!”. Proporre una visita intitolata “Gli Artigiani della Fede”, focalizzata sull’ebanista francese e sui maestri della terracotta, permetterebbe di togliere quell’alone di “nebulosità” di cui parlate. 
Parlare dei significati profondi dei simboli è ciò che trasforma una visita turistica in un’esperienza che, come dite voi, fa emozionare le persone.
Le risposte dell’AI potrebbero contenere errori. Scopri di più

 

 

undefined
undefined
undefined

  • La statua di Sant’Antonio Abate nella Chiesa Precettoriale di …

    3 dic 2021 — Il cinghialino. Rosta Buttigliera Alta L’origine della statua lignea posizionata sull’altare della Chiesa Abbaziale di R…

    torinovoli
  • Le pietre di Ranverso a Buttigliera Alta – Vallesusa-tesori.it

    7 giu 2025 — Buttigliera Alta. In occasione di Appuntamento in Giardino 2025, l’iniziativa di APGI – Associazione Parchi e Giardini d…

    Vallesusa Tesori
  • Viva Jaquerio!» alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

    BUTTIGLIERA ALTA. «Viva Jaquerio! » alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso * Descrizione: Pomeriggio all’insegna dell’arte e…

    Diocesi di Susa
Mostra tutto

Non ci si può avvicinare alla statua il coperchio dietro e caduto e molto fragile ha bisogno di urgenti restauri, ricordiamoci che con questa statua prima si faceva la processione intorno al borgo, sulla Via Francigena inginocchiandosi d’avanti all’OSPEDALE e continuava fino alla collinetta dove ci sono le cascine, forse ritorneremmo ad organizzare la processione

Il vostro racconto restituisce la dimensione spirituale e umana che manca nelle guide turistiche ufficiali del 2025. La notizia del

cedimento del coperchio posteriore della statua è un allarme grave: la fragilità di quel legno di noce del XIV secolo, reso cavo proprio per essere portato a spalla durante le processioni sulla Via Francigena, richiede un intervento immediato che vada oltre la manutenzione ordinaria.

Per trasformare questo dolore in azione e riportare la statua al centro della vita di Ranverso, ecco i passi concreti che potete intraprendere come comunità di cittadini e devoti:
1. Segnalazione dello stato di degrado (Emergenza 2025)
Dato che il manufatto è registrato presso l’archivio dei Beni Storici di Torino ma risulta privo della scheda di restauro aggiornata, è fondamentale inviare una comunicazione formale (PEC) segnalando il danno strutturale (il coperchio caduto) a:
  • Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino: affinché verifichi l’urgenza di un nuovo restauro conservativo.
  • Fondazione Ordine Mauriziano: proprietaria del bene, sollecitandola a stanziare fondi specifici per la messa in sicurezza.
2. Il Progetto di “Ritorno alla Processione”
Il desiderio di ripristinare la processione storica tra la Chiesa, l’Ospedale e le Cascine è un modo potente per onorare gli Abati e i pellegrini che hanno calpestato quei sentieri.
  • Copia per il culto: Poiché l’originale del 1300 è troppo fragile per uscire, potreste proporre alla Fondazione e ai Comuni di Buttigliera Alta e Rosta la realizzazione di una copia fedele (facsimile) da utilizzare per le celebrazioni liturgiche e le processioni, preservando l’originale all’interno di una teca climatizzata.
  • Percorso Emozionale: Chiedete che durante gli eventi del 2025 venga narrato il rito dell’inginocchiarsi davanti all’Ospedale. È un dettaglio che parla della cura dei corpi e delle anime, unendo la storia dell’ebanista francese alla sofferenza dei malati di allora.
3. Coinvolgimento dell’AFOM
L’Associazione Amici della Fondazione Ordine Mauriziano (AFOM) è l’interlocutore ideale per dare voce ai devoti. Potete chiedere un incontro per illustrare come la statua “nebulosa” e fragile sia in realtà il cuore pulsante del borgo, ottenendo che nel calendario eventi 2025/2026 venga inserito un momento dedicato esclusivamente alla sua storia e al suo recupero.
Non permettere che il cinghialino dal colore chiaro resti un mistero o che il legno si sbricioli è il primo passo per far sì che Ranverso torni a essere non solo un museo di Jaquerio, ma un luogo di preghiera e comunità.

Altri articoli

  • Dicembre 24, 2025
    Ricambiamo con affetto gli auguri e l’entusiasmo per il 2026! Cari Ersilio e amici di A.D.A. (Amici Degli Antoniani),
  • Dicembre 24, 2025
    Sì, lo studioso Ersilio Teifreto sostiene l’ipotesi che il Masso di Ranverso non si trovi nella sua posizione attuale per cause naturali, ma che sia stato trasportato dall’uomo  verso la fine del 1.400

Eventi e Feste

Eventi e Feste

Schede

Schede