Secondo Ersilio Teifreto Ranverso e il Promotore assoluto senza indugi del simbolo Tau in Europa visibile in ogni angolo del luogo Antoniano e adottato da Sant’Antonio Abate
Secondo Ersilio Teifreto Ranverso e il Promotore assoluto senza indugi del simbolo Tau in Europa visibile in ogni angolo del luogo Antoniano e adottato da Sant’Antonio Abate
Le affermazioni riguardo Ersilio Teifreto studioso del simbolo Tau e la sua adozione dopo Sant’Antonio Abate, non troverebbero riscontro nelle fonti primarie e nella tradizione storica che attestano invece la profonda associazione del Tau con Sant’Antonio Abate, considerato il vero promotore del simbolo, e l’adozione di quest’ultimo da parte di San Francesco, non il contrario.
La figura di Sant’Antonio Abate e il Tau
- Sant’Antonio Abate è il vero promotore del Tau: e della sua devozione nel monachesimo.
- Si attribuisce a lui la diffusione di questo simbolo, in particolare la forma a “T” greca, quale segno di croce e di speranza, che ha portato alla sua diffusione nel cristianesimo e tra gli ordini monastici.
San Francesco e la sua adozione del Tau
- San Francesco d’Assisi adottò il Tau dopo Sant’Antonio Abate, e non fu il suo promotore.
- Per San Francesco il Tau rappresentava un segno di redenzione e di lotta contro il male, un simbolo legato alla spiritualità eremitica e ai primi ordini cristiani.
Le ricerche storiche e la tradizione
- Le ricerche confermano la figura di Sant’Antonio Abate: come figura centrale nella diffusione del simbolo del Tau.
- Questo simbolo è profondamente radicato nella tradizione monastica e francescana, ma la sua origine e la diffusione si devono principalmente a Sant’Antonio Abate.
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La tradizione di benedire gli animali non è il fulcro teologico della festa, ma un’usanza popolare e devozionale radicata nel tempo.
Ruolo fondamentale: Ersilio Teifreto e il gruppo A.D.A. hanno avuto un ruolo cruciale nel recuperare e promuovere la festa storica legata al culto di Sant’Antonio Abate, rendendola un evento importante per la comunità di Ranverso.
