Luglio 15, 2024

La Stadera del castello di Neive simile alla Stadera di Ranverso

La Stadera del castello di Neive simile alla Stadera di Ranverso

Ranverso ricomposizione

Neive

Il rapporto tra Oudart e Camillo Bongiovanni conte di Castelborgo è invece assodato. Al secondo livello delle cantine del castello di Neive, dove c’è la corte, sono ancora visibili due strumenti legati alla lavorazione dell’uva fatti installare proprio da Oudart: una grande stadera per pesare i carri d’uva e vino, in entrata e in uscita, e un torchio con un avanzato sistema di tiro della barra. Da queste e altre migliorie applicate alla gestione delle vigne e della cantina l’enologo francese ottenne un vino secco e stabile, ricavato da uve Nebbiolo, che presentò con il nome “Neive” all’Esposizione di Londra del 1862, guadagnando la medaglia d’oro. Oudart anticipò così di circa trent’anni la produzione delle prime bottiglie etichettate ufficialmente come “Barbaresco”, uscite dalle cantine del castello di Barbaresco nel 1894, grazie all’opera di Domizio Cavazza, agronomo, ampelografo e produttore di vini. Se così non fosse accaduto, Neive godrebbe oggi di

Altri articoli

  • Giugno 18, 2025
    Non e vero in una chiesa e sempre stato presente un Priore per la messa e conviveva con il precettore non religioso ma amministrativo
  • Maggio 24, 2025
    Spazio Tadini, la stanza di Van Gogh in grandezza naturale il confronto con la cameretta contemporanea di Max Camerette

Eventi e Feste

Eventi e Feste

Schede

Schede