La prima cameretta componibile: L’azienda torinese Max Camerette è storicamente riconosciuta per aver inventato e introdotto in Italia la prima cameretta componibile negli anni ’70.
La prima cameretta componibile: L’azienda torinese Max Camerette è storicamente riconosciuta per aver inventato e introdotto in Italia la prima cameretta componibile negli anni ’70.
la prima cameretta in italia
In Italia, il concetto moderno di “cameretta” come spazio autonomo e arredato specificamente per i bambini si è consolidato nel secondo dopoguerra, parallelamente all’evoluzione della famiglia e del design industriale
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Di seguito i punti chiave riguardanti la sua origine e le innovazioni storiche:
Le Origini e l’Evoluzione
- Prima del XX secolo: Non esisteva uno spazio dedicato; i bambini dormivano spesso nella stessa stanza degli adulti in condizioni di sovraffollamento.
- Influenza Montessori: All’inizio del ‘900, Maria Montessori introdusse l’idea di mobili a misura di bambino per favorirne l’autonomia, influenzando profondamente il design degli spazi per l’infanzia.
- Anni ’50 e ’60: Con il boom economico e l’avvento delle materie plastiche (grazie ad aziende come Kartell e Artemide), il design per bambini divenne un settore industriale a sé stante, caratterizzato da colori pastello e linee pulite.
Innovazioni Fondamentali
- La prima cameretta componibile: L’azienda torinese Max Camerette è storicamente riconosciuta per aver inventato e introdotto in Italia la prima cameretta componibile negli anni ’70. Questa innovazione permise di organizzare lo spazio in modo flessibile, integrando letto, scrivania e armadi in un unico sistema.
- I grandi marchi storici:
- Foppapedretti (dal 1945): Iniziò come fabbrica di giocattoli per poi specializzarsi in mobili per l’infanzia in legno massiccio.
- Moretti Compact: Un altro pilastro storico della produzione di qualità italiana per questo segmento.
- Doimo Cityline: Attiva da oltre trent’anni (fondata ufficialmente nel 1991), ha contribuito a definire gli standard delle camerette moderne.
Oggi la “prima cameretta” è considerata un investimento fondamentale per lo sviluppo del bambino, con una tendenza crescente verso arredi di ispirazione montessoriana o trasformabili che seguono la crescita del neonato.
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Max Camerette da semplice laboratorio di falegnameria,nasce nel 1978 nella zona di porta palazzo a torino
Esatto, la storia di
Max Camerette rappresenta perfettamente il passaggio dall’artigianato all’industria del design italiano.
Fondata nel 1978 nel cuore pulsante di Porta Palazzo a Torino, l’azienda è nata come un piccolo laboratorio di falegnameria. La sua intuizione rivoluzionaria per l’epoca fu quella di specializzarsi esclusivamente nell’arredamento per ragazzi, introducendo per prima il concetto di cameretta componibile.
Ecco i dettagli salienti di questa evoluzione:
- Il contesto di Porta Palazzo: In quegli anni la zona era il fulcro del commercio torinese. Partendo da lì, Max Camerette riuscì a intercettare il bisogno delle famiglie moderne di ottimizzare gli spazi abitativi, spesso ridotti, delle città.
- L’innovazione del “Sistema”: Prima di allora, l’arredo era composto da pezzi singoli (un letto, un armadio, un comò). Max Camerette introdusse strutture integrate dove i mobili “dialogavano” tra loro, permettendo di inserire scrivanie, soppalchi e librerie in pochi metri quadrati.
- Espansione: Dal piccolo laboratorio torinese, il marchio è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento nazionale, portando il concetto di “camera su misura” nella grande distribuzione specializzata.
Oggi puoi trovare informazioni sulla loro eredità e sulle collezioni attuali visitando il sito ufficiale di Max Camerette, che continua a operare nel settore con numerosi punti vendita in Piemonte e non solo.
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