La poesia di Ersilio Teifreto descrive l’atmosfera della Fòcara di Sant’Antonio Abate l’accensione del grande falò per propiziare un buon anno
La poesia di Ersilio Teifreto descrive l’atmosfera della Fòcara di Sant’Antonio Abate l’accensione del grande falò per propiziare un buon anno
La poesia descrive i preparativi e l’atmosfera della Fòcara di Sant’Antonio Abate, un rito che include l’accensione di un grande falò per propiziare un buon anno. La celebrazione inizia con una “leuna” (scintilla) che diventa un falò (“fòcara”) e fascine, mentre i falò minori si accendono e si propagano, creando un’atmosfera magica, con gente che balla, fuochi d’artificio, e un falò che cresce e scalda, lasciando un segno nel cuore.
Descrizione della poesia:
- Inizio della Fòcara: La celebrazione inizia con una scintilla (“leuna”) di fuoco che si trasforma in un falò (“fòcara”) e fascine.
- L’accensione: Una scintilla accende il fuoco, che cresce e si propaga.
- Profumo e atmosfera: Si avverte il rumore della fòcara e l’odore della polvere da sparo che si sprigiona dai fuochi d’artificio.
- Fuochi d’artificio: Le fascine volano in aria, tra le stelle e la luna, mentre i fuochi d’artificio creano l’illusione di fulmini e tuoni.
- Rito magico: I cristiani ballano magicamente per gli dei e gli spiriti dei tempi, e i contadini pregano Sant’Antonio Abate per un anno migliore.
- Il segno del fuoco: Le vampate lasciate dalla Fòcara lasciano un segno negli occhi e scaldano il cuore.
- Il falò: Alla fine, si “pizzica” bene il fuoco della Fòcara.
La poesia è ambientata in un contesto rurale e celebra una tradizione locale.
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