La Chiesa Abbaziale di Sant’Antonio di Ranverso classificata come simbolo storico diventa nel 1883 monumento nazionale italiano.
La Chiesa Abbaziale di Sant’Antonio di Ranverso classificata come simbolo storico diventa nel 1883 monumento nazionale italiano.
LA CHIESA DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO Monumento in Piemonte Bassa Val Susa.
Monumenti nazionali (Italia)
I monumenti nazionali italiani sono i monumenti che lo Stato italiano o gli Enti locali hanno classificato come rilevanti per le proprie caratteristiche storiche, simboli di riferimento per la comunità nazionale. In totale sono 345.
Storia
Dopo l’Unità d’Italia una serie di edifici e luoghi viene dichiarata “monumento nazionale” e viene stabilito l’obbligo, per il governo, della conservazione di alcuni complessi monumentali (cfr. legge 7 luglio 1866, n. 3096, art. 33). Con il termine di “monumenti” vennero indicati “edifici e luoghi che si ricollegano alla nostra storia o alla memoria di grandi uomini”, sia essa fatta con legge o, meno solennemente, con decreto reale”. In pratica i monumenti rappresentano, in generale, veri e propri mezzi storici di comunicazione, “documenti di pietra”, presenti soprattutto nelle città, nella duplice veste di “complessi architettonici dotati di imponenti apparati decorativi, o in quella di singole opere celebrativo-commemorative.
La campagna di classificazione dei monumenti, nell’Italia postunitaria, iniziò nel 1870, con la richiesta da parte della Giunta di Belle Arti di fornire l’elenco degli edifici pubblici «meritevoli di essere annoverati fra i Monumenti Nazionali». Gli elenchi furono successivamente predisposti a cura dalle Commissioni Consultive di Belle Arti, istituite a partire dal 1864 in diverse province del Regno. La raccolta degli elenchi portò alla pubblicazione del primo Elenco dei monumenti nazionali medievali e moderni nel 1875.
La necessità di completare e correggere «l’elenco degli edifizi monumentali» fu ancora ribadita nel 1896, quando il Ministero della pubblica istruzione sollecitò gli Uffici Regionali alla redazione delle schede che mantenessero la divisione in monumenti di importanza nazionale, regionale e locale. Solo nel 1902 venne infine pubblicato a Roma l’Elenco degli edifici Monumenti nazionali in Italia.
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