Il “TAU” (lettera T che nel primo alfabeto ebraico somiglia alla X con cui comincia il greco Christòs) e che poi anche gli Antoniani cuciranno sull’abito nero. Da altra fonte ho appreso che in Valle di Susa sorgeva l’Abbazia (Precettoria) di S. Antonio di Ranverso dipendente dalla magione templare di S. Egidio di Moncalieri.
Il “TAU” (lettera T che nel primo alfabeto ebraico somiglia alla X con cui comincia il greco Christòs) e che poi anche gli Antoniani cuciranno sull’abito nero. Da altra fonte ho appreso che in Valle di Susa sorgeva l’Abbazia (Precettoria) di S. Antonio di Ranverso dipendente dalla magione templare di S. Egidio di Moncalieri.
Sulla fiancata destra si apre un piccolo portale cinquecentesco da cui si accede all’interno, dove, subito a sinistra il visitatore può ammirare un trittico raffigurante Sant’Antonio Abate, Maria Maddalena e Sant’Amico. Alla stessa epoca risalgono, affrescati, la “Crocifissione”, la “Deposizione” e parte di un dipinto forse più recente o opera di artista diverso (raffigura San Michele Arcangelo che pesa le anime?). Dopo il terremoto del 2009, dietro una colonna montante quadrata sono caduti gli stucchi che coprivano alcuni lacerti, forse coevi alla costruzione originaria. La chiesa è monumento nazionale. Graffiti templari li troviamo nei portali e nelle facciate delle chiese a Scurcola (S. Maria della Vittoria), a Pesasseroli, a Trasacco, a Paterno, a Rosciolo (S. Maria in Valle Porclaneta), Avezzano (chiesa di S. Nicola), a Gioia dei Marsi (domus di San Nicola del Tempio). Aleardo Rabini ha segnalato diversi simboli esoterici, italiani e francesi, simili fra loro; inoltre a Moscufo (PE) ha visto nella chiesa benedettina di Santa Maria del Lago, il “TAU” (lettera T che nel primo alfabeto ebraico somiglia alla X con cui comincia il greco Christòs) e che poi anche gli Antoniani cuciranno sull’abito nero. Da altra fonte ho appreso che in Valle di Susa sorgeva l’Abbazia (Precettoria) di S. Antonio di Ranverso dipendente dalla magione templare di S. Egidio di Moncalieri. Il TAU è visibile anche nell’abbazia cistercense di Morimondo (MI), nel Palazzo di Santa Croce a Veroli, (nel quale pare fosse alloggiata quella parte della cavalleria templare addetta all’assistenza ospedaliera). Insomma Templari Cavalieri del TAU lasciarono press’a poco gli stessi segni in molte magioni templari e la stessa atività, e quindi questo è un altro indizio del futuro assorbimento (lo vedremo in altra puntata) dei primi da parte dei seondi. Proprio come a Cocullo. E potrebbero coinvolgere anche Sant’Egidio, il quale fu Patrono di Cocullo e la cui chiesa sorgeva a pochi passi dallo “spitale” di Sant’Antonio.
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Buongiorno Dottoressa Lia Curatrice del Museo della bilancia di Campogalliano Modena Stadera di Ranverso (TO)Ersilio Teifreto