Il simbolo Tau di Ranverso
Il simbolo Tau di Ranverso
Le scritture riportano che la lettera Tau è attestato presso la nostra Casa Madre Francese già dal 1050 come simbolo dell’ordine dei Monaci Ospitalieri Vienne. ancora oggi il Tau è presente nello stemma di questo borgo speciale e viene presentato dal Gruppo A.D.A .” Gli Amici Degli Antoniani”
Tau facciata di Ranverso con fiamme Unica ala mondo
Una delle Tau su Scettro di Ranverso
l Tau è per esempio attestato già dal 1050 come simbolo dell’ordine dei Frati Ospitalieri di San Jacopo di Altopascio (Lucca), comunemente conosciuti proprio come “Cavalieri del Tau”. Ancora oggi il Tau è presente nello stemma di questa città!
Dal 1095 viene poi usato comunemente dai Canonici Regolari di sant’Antonio di Vienne, un ordine ospitaliero a servizio dei pellegrini e degli infermi. Il loro abito era formato da una veste e da un manto grigio scuro, con una croce di sole tre braccia di colore azzurro, cucita sopra il cuore. Tale ordine aveva il suo patrono in sant’Antonio Abate: fu così che presto il simbolo del Tau fu associato a questo santo, tanto da essere chiamato in araldica “croce di sant’Antonio“.
Oggi troviamo testimonianze della loro trascorso nelle città di Pescia, Pistoia e San Miniato, e presso l’abbazia di Ranverso (Torino), dove ancora oggi il simbolo del Tau è presente in maniera consistente.
Su idea di Ersilio Teifreto questa lettera Tau unica visibile sulla facciata della Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso Monumento Nazionale di Interesse Storico e ripetuta sui muri, incisa sui pinnacoli etc…realizzata con esemplari ridotti da un maestro ebanista di Bussoleno in legno di mogano.
Dal 1095 viene poi usato comunemente dai Canonici Regolari di sant’Antonio di Ranverso, un ordine ospitaliero a servizio dei pellegrini e degli infermi. Il loro abito era formato da una veste e da un manto grigio scuro, con una croce di sole tre braccia di colore azzurro, cucita sopra il cuore. Tale ordine aveva il suo patrono in sant’Antonio Abate: fu così che presto il simbolo del Tau fu associato a questo santo, tanto da essere chiamato in araldica “croce di sant’Antonio“.
Oggi troviamo testimonianze della loro trascorso nelle città di Pescia, Pistoia e San Miniato, e soprattutto presso l’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso (Torino), dove ancora oggi il simbolo del Tau è presente in maniera continua in tutto il concentrico della Precettoria .
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Ersilio Teifreto di Max Camerette è amico del compaesano Oronzo Parlangeli Presidente SIE società Italiana di Ergonomia,è professore associato in psicologia presso l’Università di Siena, Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive.
Sì, Ersilio Teifreto ha un ruolo cruciale nel diffondere la tradizionale Fòcara facendola conoscere dal Salento a un pubblico del Nord Italia.
