Maggio 17, 2020

Guida ragionata ai fondi dell’archivio storico dell’Ordine Mauriziano Documenti inventariati Datazione: 1095-1925.

Guida ragionata ai fondi dell’archivio storico dell’Ordine Mauriziano Documenti inventariati Datazione: 1095-1925.

 

  

Collana Le mappe dei Tesori 1. Chiara Devoti, Cristina Scalon, Disegnare il territorio di una Commenda Magistrale. Stupinigi, Fondazione Ordine Mauriziano – Politecnico di Torino, Ferrero Editore, Ivrea (TO) 2012 2. Chiara Devoti, Cristina Scalon, Tenimenti scomparsi. Commende minori dell’Ordine Mauriziano, Fondazione Ordine Mauriziano – Politecnico di Torino, Ferrero Editore, Ivrea (TO) 2014 3. Chiara Devoti, Cristina Scalon, con la collaborazione di Erika Cristina,  Documenti e immagini dell’Ospedale Mauriziano di Torino a 440 anni dalla fondazione (1575) e a 130 dall’inaugurazione della nuova sede (1885), Fondazione Ordine Mauriziano – Politecnico di Torino, Ferrero Editore, Ivrea (TO) 2015 4. Erika Cristina (a cura di), L’ Archivio Storico dell’Ordine Mauriziano dalle origini al 1946. Un patrimonio di carta per ricostruire funzioni, territori, architetture, Fondazione Ordine Mauriziano – Politecnico di Torino, Editris, Torino 2016 5. Erika Cristina, Chiara Devoti, Cristina Scalon, Guida ragionata ai fondi dell ’Archivio Storico dell ’Ordine Mauriziano. Documenti, disegni, materiali per la storia dell’istituzione e del suo patrimonio architettonico e territoriale, Fondazione Ordine Mauriziano – Politecnico di Torino, Centro Studi Piemontesi, Torino 2017
Le mappe dei Tesori – 5
collana diretta da Giovanni Zanetti Commissario Fondazione Ordine Mauriziano Costanza Roggero Politecnico di Torino

  

Comprensorio di Ranverso                                              Chiesa con Pulpito a Ranverso

Guida ragionata ai fondi dell’archivio storico dell’Ordine Mauriziano Documenti inventariati Datazione: 1095-1925.

Denominazione: Sant’Antonio di Ranverso Livello di descrizione: fondo Documenti inventariati Datazione: 1095-1925 Consistenza e unità di conservazione: 15 metri lineari; 130 mazzi Provenienza e modalità di acquisizione del patrimonio e delle carte relative: in conseguenza della soppressione dell’Ordine

ospedaliero dei Canonici Regolari di Sant’Antonio di Vienne, più generalmente noti come Antoniani, e, nell’uso popolare, anche come Cavalieri del Sacro Fuoco, a capo di una estesa rete di ospedali per la cura dell’ergotismo (Herpes zoster, noto anche come fuoco di Sant’Antonio) nel 1776, con bolla pontificia di Pio VI, l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro acquisisce un notevole patrimonio terriero e immobiliare. Nel 1774, poco prima della soppressione, in uno strenuo tentativo di salvataggio, il Capitolo Generale degli Antoniani propone l’unione con l’Ordine di Malta, a sua volta dedito all’assistenza e alla cura dei pellegrini. La mancata approvazione da parte papale porta alla bolla del 17 dicembre 1776, intitolata Rerum humanarum conditio, con la quale oltre all’estinzione dell’Ordine si dispone il passaggio dei suoi beni, parte all’Ordine di Malta, parte, nel Regno di Napoli, all’Ordine Costantiniano di San Giorgio di Parma, parte infine all’Ordine Mauriziano. In particolare erano espressamente assegnati all’Ordine Mauriziano la Precettoria e il cosiddetto “ospitaletto” di Sant’Antonio di Ranverso e numerose case in Torino, prevalentemente in contrada di Po. L’abolizione, nel 1860, dell’Ordine Costantiniano e la sua confluenza nell’Ordine Mauriziano porterà i beni, già degli Antoniani di Vienne, precedentemente assegnati all’Ordine parmense, a riconfluire nel Tesoro mauriziano. Si tratta, ancora una volta, di terreni e beni, ma anche di una serie di “pesi pii”, di cui si trova interessante attestazione nel fondo d’archivio Struttura del fondo: dalle origini al 1776 carte prodotte dai Padri Antoniani della Precettoria di Ranverso, suddivise per territori ricadenti sotto l’Ordine dei Padri Antoniani di Vienne; all’interno di ciascun territorio le carte sono ordinate in cronologia. Dal 1776 carte prodotte dall’Ordine Mauriziano e ordinate in successione cronologica Collegamenti con altri fondi e/o serie dell’archivio: Case in Torino; Mappe e Cabrei; Ordine Costantiniano di San Giorgio di Parma

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Contenuto: i documenti contenuti nel fondo mostrano una natura ben differenziata, a seconda che essi siano prodotti prima o dopo l’assegnazione all’Ordine Mauriziano. Ciononostante, l’insieme delle carte è stato riordinato nella sua totalità in modo uniforme, con una scansione prevalentemente cronologica. I documenti prodotti dai Canonici prima del 1776 riguardano sia la cura e l’assistenza prestati ai malati, sia la gestione delle commanderie di servizio, sia i rapporti tra il Capitolo e le autorità locali. Le carte prodotte in seno all’Ordine Mauriziano mostrano per certi aspetti una certa continuità con le precedenti, soprattutto per quanto riguarda l’amministrazione patrimoniale, i rapporti di vicinato, la gestione delle acque e dei boschi, a fronte di una vistosa perdita della funzione assistenziale, totalmente demandata ai nosocomi mauriziani. In analogia a quanto avvenuto per altri patrimoni di pregressi ordini confluiti nell’Ordine Mauriziano, il regime costante è quello dell’affittamento, che origina periodiche ispezioni, con relative ricognizioni, testimoniali di Stato e un’estesa registrazione di contabilità Lingua/e della documentazione: italiano, latino, francese Supporti: carta, pergamena Strumenti di ricerca: inventario storico in tre volumi (Blanchetti, 1864), consultabile on-line Indice dell’inventario: Inventario delle scritture Padri antoniani soppressi, e delle commende istituite sui loro beni, vol. I: – Sant’Antonio di Ranverso (chiese, fabbricati e beni); Sant’Antonio di Torino (chiese, Case e beni/scritture diverse); Grangietta (cascina); Castelletto; Gran Vigna; Castelletto, Gran Vigna e Grangietta (cascine); Castelletto, Grangietta e Gran Vigna Commenda di libera collazione sotto il titolo di San Carlo e Beata Margarita di Savoia; Buttigliera (beni e pascoli); Rosta; Buttigliera e Rosta: cascina in

territorio di/ commenda di libera collazione sotto il titolo di San Gaetano; Rosta Cascina nuova; Commenda di libera collazione sotto il titolo di San Ferdinando; Avigliana, San Colombano, Rivoli, Ranverso etc.: stabili, bialere; Rivoli: case, beni, acque e pascoli; Pianezza San Mauro, Casellette, Rivera ed Alpignano: beni; Almesio, Villar d’Almesio e Trana: stabili; Torino: case e chiese de’ SS. Antonio e Dalmazzo; Torino: giardino; Torino: vigna, boschi ed altri beni sul finaggio; Colleasca: cascina; Colleasca: cascina commenda di libera collazione sotto il titolo di San Vittorio e del Beato Amedeo; Stura: cascina di; Stura; cascina commenda di libera collazione sotto il titolo de’ Santi Maurizio e Antonio; Monti di San Giorgio in Genova: proventi; Bolle e privilegi a favore de’ Padri Antoniani; Precettoria di Cherasco; Precettoria di Chivasso; Precettoria di Genova; Precettoria di Piacenza; Precettoria di Alessandria; Precettoria di Bergamo; Precettoria di Bologna.; Precettoria di Casale; Precettoria di Cremona; Precettoria di Fossano; Precettoria di Pavia; Precettoria di Vercelli; Precettoria di Brescia; Precettoria di Milano e Monferrato; Precettoria di Valenza; Precettorie diverse; Chieri, Cavoretto, Moncalieri, Caramagna, Cassine e Villanova: beni; Asti, Mattié, Robassomero, Pozzolo-Fornugaro, Mondovì, Grugliasco, Pecetto, Castelnuovo-Calcea, Beinasco e Lusengo: beni; Biella e San Secondo: chiese, case, beni e censi; Bra e Quattordio: beni; Aosta e Susa: case e beni; Scritture diverse Inventario delle scritture del tenimento di Ranverso e d’altri beni de’ soppressi Padri antoniani, 1776-1850, vol. II: Inventario delle scritture di Sant’Antonio di Ranverso, 1851-…, vol. III: Note: per uno sguardo sul patrimonio generale dell’Ordine Antoniano si vedano i notevoli documenti conservati presso gli Archives départémentales du Rhône, fondo St. Antoine, Ranvers a Lione. Nonostante non vi sia nessun legame diretto tra questo fondo e quello denominato storicamente Prevostura dei Santi

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Nicolao e Bernardo di Mongiove (corrispondente al processo di assegnazione all’Ordine Mauriziano con bolla del 1752, In supereminenti, di Benedetto XIV), i due fondi vanno considerati congiuntamente come esito, su territori diversi, ma in presenza di analoghe condizioni di riduzione della disciplina monastica e di sopraggiunte nuove esigenze sanitarie, che rendevano obsolete le pregresse soluzioni ospedaliere (sovente più ospizi che ospedali), di un più ampio processo di riassetto ecclesiastico, per imposizione papale, del quale beneficia l’Ordine Mauriziano sia per la sua natura di baluardo dell’ortodossia cattolica, sia per la sua connotazione assistenziale, che avrebbe potuto garantire, pur nella trasformazione delle modalità di erogazione, una continuità del servizio. Se questo era il pensiero di fondo dei pontefici, che coincideva anche con l’accrescimento del patrimonio di un ordine gradito, è stato sistematicamente inteso dagli ordini assorbiti come una imposizione in contrasto con le precedenti esenzioni papali, determinando reazioni sia presso la Santa Sede, sia presso i Consigli di Stato dei territori sui quali insistevano i beni.

1776, settembre 17 Con bolla pontificia viene abolito l’Ordine ecclesiastico di Sant’Antonio di Vienne: la Chiesa e  i beni antoniani a Ranverso e a Torino vengono ceduti all’Ordine Mauriziano.

rilevatore Ersilio Teifreto

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