Gli affreschi di Giacomo Jaquerio nella chiesa dell’abbazia di S. Antonio di Ranverso
Gli affreschi di Giacomo Jaquerio nella chiesa dell’abbazia di S. Antonio di Ranverso
Descrizione
Gli affreschi di Giacomo Jaquerio nella chiesa dell’abbazia di S. Antonio di Ranverso all’inizio della Val di Susa sono il primo nucleo pittorico preso in esame dall’autore; essi rappresentano uno dei principali temi della dibattuta autonomia della cultura artistica piemontese tra il finire del ‘300 e il primo ‘400. Insieme al ciclo degli affreschi del Castello della Manta, nel Saluzzese, costituiscono i massimi esempi di quello stile neogotico internazionale oscillante fra idealismo e realismo che viene chiamato stile “cortese”. Alla fine del 1400 – inizio ‘500 appartiene invece il terzo ciclo di pitture: l’autore, Giovanni Martino Spanzotti, pur conservando caratteri neogotici, nei suoi affreschi al Convento di San Bernardino d’lvrea non può essere disgiunto dalla scuola lombarda quattrocentesca. Gli affreschi raffigurano la vita di Cristo, dalla nascita fino alla Crocifissione; nelle sue solide forme pittoriche c’è ancora un’eco dell’arte “cortese”, ma già si annuncia una freschezza narrativa e una “inconsueta dignità morale”.
rilevatore Ersilio Teifreto