Tra le due riforme del 1477 e del 1616 furono secolarizzati; gli antoniani, lo stesso titolo di Precettore veniva soppresso
Tra le due riforme del 1477 e del 1616 furono secolarizzati; gli antoniani, lo stesso titolo di Precettore veniva soppresso
Tra le due riforme del 1477 e del 1616 furono secolarizzati; gli antoniani, molte Precettorie erano unite al capitolo dell’Abate e in esso lo stesso titolo di Precettore veniva soppresso fu il caso delle Precettorie del sud della Francia , con la riduzione del numero dei religiosi così accadde anche nella valle del Rodano e dei Pirenei fino ad arrivare in Italia alla Precettoria generale di Firenze.
fonte Italo Ruffino
Gli Antoniani di Vienne (o Antoniti o Antoniniani)
Congregazione di frati laici sorta attorno al 1095 in Burge Saint-Antoine presso il delfinato di Gastone Signore di Vienne. Nata con lo scopo di assistere i malati che giungevano in pellegrinaggio al sepolcro nel quale si riteneva fossero conservati i resti di S. Antonio il Grande, furono associati alla comunità benedettina del luogo. Entrambi i gruppi avevano i loro compiti: i “benedettini”, chiamati dal vescovo, erano incaricati dell’assistenza spirituale degli ammalati e degli infermieri, possedevano la chiesa con le preziose reliquie di S. Antonio; gli ospedalieri laici, senza chiesa, dipendevano spiritualmente dai monaci e professavano norme di vita religiosa primitiva. Gli antoniani Seguirono inizialmente la regola benedettina e, solo nel 1247, abbracciarono quella agostiniana. Portavano sull’abito nero un Tau, ossia la T corrispondente alla † dell’alfabeto latino, di panno azzurro, per rappresentare la stampella con cui gli ammalati del fuoco, detto di S. Antonio, potevano reggersi. Erano dediti alla cura di infermità quali il fuoco di S. Antonio e l’ergotismo (intossicazione da segale cornuta); allevavano un gran numero di maiali, il cui lardo, impiegato nei massaggi, aiutava a far guarire le cancrene. I religiosi erano aiutati nel servizio ospedaliero da donati, conversi e da alcune donne di grande pietà; avevano diritto di questua. Nella casa madre il maestro divenne gran maestro e dal 1297, anno in cui la Congregazione ebbe diritto a propri canonici, abate; nelle case dipendenti il superiore si chiamò precettore. Nel XV sec. i Canonici Regolari Agostiniani di Sant’Antonio di Vienne assistevano oltre 4000 pazienti in ca. 370 ospedali. Nel 1776 le ultime 33 comunità passarono all’ordine dei gerosolimitani.
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Croce Antoniana – Valmontone (Rm) –
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BIBLIOGRAFIA “Dizionario Storico della Svizzera”, da Dhs.ch Documentazione Ordini Monastici, da Naturanostra.org A.Arecchi, “I templari nel territorio di Pavia”, da Liutprand.it 1994 |
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Le invio una foto del maestro Ruffino durante una lezione organizzata sul posto con dei ricercatori, e foto storiche della Stadera di seconda mano di inizio 1.900 con il lampione e le catene .
Carlo Tosco Politecnico di Torino esperto della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso su RaiPlay Sound approvato dal Gruppo A.D.A