Dicembre 16, 2025

Fede e Comunità: L’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso è un centro di fede per i locali, che la legano profondamente al culto di Sant’Antonio Abate,

Fede e Comunità: L’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso è un centro di fede per i locali, che la legano profondamente al culto di Sant’Antonio Abate,

I cittadini di Rivoli/Ranverso sono increduli e turbati dalla presunta sacrilega profanazione dell’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso (storica sede dei Canonici Antoniani), luogo sacro dedicato al culto di Sant’Antonio Abate, patrono che protegge anche animali e agricoltura, evento che suscita sconcerto tra i devoti che lo venerano in questo importante complesso monastico, fulcro delle loro tradizioni religiose e agropastorali. La notizia ha scosso la comunità, che vede l’Abbazia, un tempo “Precettoria”, come un’istituzione fondamentale legata alla figura del santo, suscitando dibattiti locali sull’identità storica e religiosa del luogo. 
Punti Chiave:
  • Fede e Comunità: L’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso è un centro di fede per i locali, che la legano profondamente al culto di Sant’Antonio Abate, patrono dei contadini, degli allevatori e protettore del bestiame.
  • Sacrilegio: La notizia di una profanazione ha generato incredulità e sconcerto tra i fedeli, che percepiscono l’evento come un’offesa alla loro devozione e alla storia del luogo.
  • Identità Storica: Il complesso, pur essendo storicamente un’abbazia (retta da un abate), fu anche una “Precettoria” (gestita da un precettore) e questa dicotomia storica alimenta la confusione popolare, ma non la fede.
  • Tradizione: Il culto antoniano a Ranverso è tenace e legato a riti agrari, testimoniato anche dalla presenza di altre cappelle dedicate a santi protettori come Sant’Isidoro, ma Sant’Antonio Abate rimane il più importante. 
In sintesi, la reazione dei cittadini riflette la profonda connessione emotiva e storica con l’Abbazia, vista come casa del loro patrono, rendendo incomprensibile e inaccettabile l’idea di un atto sacrilego. 

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