Invenzione della cameretta trasformabile componibile. ERSILIO TEIFRETO TORINOVOLI.Quella di MAX Camerette è una storia italiana, degna di nota e di attenzione dove famiglia , imprenditoria e arte diventano ideali protagoniste. Mauro Pecchenino
Invenzione della cameretta trasformabile componibile. ERSILIO TEIFRETO TORINOVOLI.Quella di MAX Camerette è una storia italiana, degna di nota e di attenzione dove famiglia , imprenditoria e arte diventano ideali protagoniste. Mauro Pecchenino

ERSILIO TEIFRETO
TORINOVOLI
Sono partito dalla Puglia la mia scuola si fermò alla quinta
elementare la famiglia era numerosa e servivano le nostre braccia,
nel 1960 a 13 frequentai l’ente professionale Enaip frequentando il
settore ebanisteria ottenendo l’attestato.
IL PROF. MAURO PECCHENINO PARLA
SU FLIPMAGAZINE DI MAX CAMERETTE
POSTED ON12 OTTOBRE 2017BY
TORINOVOLI
Arrivando a Torino iniziai a mettere in atto in un laboratorio nella zona Sermig la
mia specializzazione di ebanista esperto, iniziando a pensare ad un’impresa di
mobili per la casa. Insieme a mia
moglie
Pina
ho dato vita, alla fine degli anni
Settanta, a
MAX Camerette
, portando per la prima volta in Italia e seguendo il
metodo
Montessori
, il concetto di
“cameretta”
per i bambini, uno spazio dove
vivere, studiare, riposare, giocare, passare il tempo.
Poi è arrivato suo figlio
Massimiliano Teifreto
, oggi amministratore dell’azienda,
sempre impegnato a supervisionare tutto, per esser certo che tutto funzioni alla
perfezione. Con il trascorrere degli anni hanno messo a punto tante iniziative che
hanno incontrato l’apprezzamento di molti visitatori.
Ricordiamo
“Web
Watch”, in collaborazione con Doimo Citylife e Safe
Network,
(aiuta ad evitare cattivi incontri sulla Rete);
“La schiena va a
scuola”
(un’importante iniziativa che aiuta a evitare posture sbagliate per i
giovanissimi, in collaborazione con
la Società Italiana di ergonomia e
L’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI)
e
Baby Pit Stop
, uno spazio
esclusivo, riservato e dedicato alle mamme che devono allattare i loro piccoli
all’interno di
MAX Camerette
, come è abitudine in tutti i Paesi Nordici.
In collaborazione con il
Consorzio San Luca di Torino
, che ha realizzato l’opera
ed è presieduto da
Michelangelo Varetto
, hanno messo a punto, tramite le
tecniche della Comunicazione d’Impresa, con una iniziativa (per la prima volta a
Torino) di
“adozione culturale”,
la visita al pubblico e alle scuole de
“La camera
di Arles”,
riproduzione a grandezza naturale del capolavoro omonimo di
Vincent
Van Gogh
.
Oltre
a continuare la visita della Camera di Arles, ci sono altri
tre
appuntamenti,
tutti di sabato: il
27 febbraio
e il protagonista sarà appunto
Web
Watch
, il
26 marzo
e il
23 aprile
presso la
sede torinese
, aprendo al pubblico la
propria
azienda
, arricchita da questa suggestiva riproduzione e dalle altre iniziative.
Quella di
MAX Camerette
è una storia italiana, degna di nota e di attenzione
dove
famiglia
,
imprenditoria
e
arte
diventano ideali protagoniste.
Mauro Pecchenino
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