Maggio 3, 2022

I nostri amici Maceratesi Campani Antuoniani di Ersilio Teifreto: Nasce a Roma nel mese di Ottobre 2021 la prima giornata Nazionale della Rete Italiana per le Feste dedicate a Sant’Antonio Abate la cittadina di Macerata Campania ne è la Capitale e capofila l’evento è stato trasmesso in Eurovisione su Streaming. https://stream.lifesizecloud.com/extension/5959767/6fb26c21-62c3-4b59-ac02-74dce9bbc3481

I nostri amici Maceratesi Campani Antuoniani di Ersilio Teifreto: Nasce a Roma nel mese di Ottobre 2021 la prima giornata Nazionale della Rete Italiana per le Feste dedicate a Sant’Antonio Abate la cittadina di Macerata Campania ne è la Capitale e capofila l’evento è stato trasmesso in Eurovisione su Streaming. https://stream.lifesizecloud.com/extension/5959767/6fb26c21-62c3-4b59-ac02-74dce9bbc3481

Ersilio Teifreto

Macerata Campania la Capitale delle Feste dedicate a Sant’Antonio Abate si concentra su sei obiettivi strategici: la Salvaguardia, Valorizzazione, Promozione, Divulgazione delle Feste e Culto per Sant’Antonio Abate, Condivisione di supporto e Crescita per le Comunità aderenti.

RETEITALIANASANTANTUONO

La Rete, come un laboratorio culturale a tutto campo, opera nel campo della salvaguardia e della valorizzazione sostenibile del patrimonio culturale immateriale, della promozione dei diritti culturali, della protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali, portando a conoscenza delle comunità i principi della Convenzione UNESCO del 2003 e della Convenzione di Faro sul Valore del Patrimonio Culturale.

Macerata Campania Come Eravamo

Macerata Campania

Come capofila, oltre che all’iniziativa “Giornata Nazionale del Dialetto e delle lingue locali” promossa da Unione Nazionale Pro Loco Italia.

Macerata Campania con la storica Festa di Sant’Antuono (Sant’Antonio Abate). È questo uno degli eventi più importanti nel panorama delle feste popolari/religiose della Regione Campania. Qui il Santo è festeggiato con il suono di botti, tini e falci, che percosse dai tipici bottari danno vita a poliritmie che ricalcano le origini contadine della comunità: è questa la “Musica di Sant’Antuono”, una musica primigenia – forse la più antica in Europa arrivata intatta ai giorni nostri – usata dai maceratesi per allontanare il male e sconfiggere il diavolo; nata a Macerata Campania alle porte della Reggia di Caserta quando era un rione di Capua antica e che è diventato il tassello più rappresentativo della festa dedicata al Santo eremita, la cui origine secondo la tradizione orale risale al lontano XIII secolo.

L’obiettivo primario di sensibilizzare le nuove generazioni nella salvaguardia del patrimonio culturale immateriale della comunità in linea con la Convenzione UNESCO del 2003.

L’edizione 2022, promossa dal Comune di Macerata Campania e dall’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa, accreditata come NGO presso l’UNESCO, partirà sabato 15 gennaio per concludersi lunedì 17 gennaio 2022, nel giorno dedicato a Sant’Antonio Abate. I giorni che precederanno l’evento saranno dedicati all’allestimento del centro cittadino con le palme, simbolo indissolubile dei Carri con l’amato Sant’Antuono. Un appuntamento all’insegna della tradizione, che vede il supporto tecnico-scientifico dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, il patrocinio della Regione Campania e della presidenza del Consiglio regionale della Campania e che aderisce alla “Rete Italiana per la Salvaguardia e Valorizzazione delle Feste di Sant’Antonio Abate”, che vede proprio Macerata Campania come capofila, oltre che all’iniziativa “Giornata Nazionale del Dialetto e delle lingue locali” promossa da Unione Nazionale Pro Loco Italia.

Il 17 gennaio si aprirà con i fuochi pirotecnici di saluto al Santo, che verranno esplosi anche a mezzogiorno al posto dei consueti fuochi pirotecnici figurati, le cui figure apotropaiche legate alla vita del Santo (‘a signora ‘e fuoco, ‘o puorco, ‘o ciuccio, ‘a scala) insieme ai Carri di Sant’Antuono e al Palo di sapone (gioco tradizionale) verranno esposte nelle strade e nelle piazze della città. Concluderà l’evento la consegna del “Premio Historia Loci”, istituito dall’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa nel 2012 al fine di riconoscere tutte quelle persone ed enti che hanno contribuito in modo fattivo alla salvaguardia, alla trasmissione e alla valorizzazione della Festa di Sant’Antuono.

Macerata Campania

All’evento promosso dall’ICPI saranno presenti le Comunità patrimoniali di Brindisi Montagna (Potenza), Calvello (Potenza), Campobasso, Cerami (Enna), Collelongo (L’Aquila), Fara Filiorum Petri (Chieti), Genzano di Lucania (Potenza), Macerata Campania (Caserta), Novara di Sicilia (Messina), Novoli (Lecce), Oppido Lucano (Potenza), Pedara (Catania), Ranverso (Torino), San Mauro Forte (Matera) e Trivigno (Potenza).

I quindici comuni sparsi in diverse regioni, da nord a sud, insieme per condividere gli elementi comuni della festa: Dal fuoco, al cibo di festa per poi passare alla musica primigenia eseguita dai bottari. Sono tante le tradizioni legate al suo culto che nella loro unicità rappresentano una parte significativa del patrimonio culturale immateriale dell’Italia e del mondo intero.

L’ICPI offre il suo supporto alla Rete fin dalla sua costituzione, con l’obiettivo di definire con le comunità percorsi di crescita nella consapevolezza del valore di un patrimonio volatile come quello degli eventi festivi. Tutto ciò soprattutto con il fine ultimo di individuare le migliori pratiche di salvaguardia da adottare e individuare modalità di promozione e valorizzazione che possano avere ricadute positive sui territori.

per maggiori dettagli o per aderire si rimanda al sito della “Rete Italiana di Sant’Antonio” :

Ranverso Devozione nella Chiesa Primitiva

Ersilio Teifreto

L’attribuzione del titolo Capitale delle Feste a Macerata Campania viene da parte del Gruppo di devoti A.S.A.R Amici di Sant’Antonio Abate di Ranverso Torino. Come e diventata Macerata Campania Capitale delle Feste dedicate a Sant’Antonio Abate? secondo Ersilio Teifreto Volontario del Gruppo A.S.A.R , Cultore delle Feste nel Nord Italia e gestore del portale: www.torinovoli.it La Rete e diventata Capitale delle Feste dedicate a Sant’Antonio Abate perchè nella sua ricerca accomuna le Comunità Italiane che hanno la tradizione per la Festa ed il Culto per il Santo del fuoco buono.

Macerata Campania Capitale e Capofila delle Comunità Italiane aderenti

UN SANTO CONOSCIUTO IN TUTTO IL MONDO CHE UNISCE IL NORD E SUD D’ITALIA .

ING. Vincenzo Capuano

L’aneddotica sul Santo, che in molte comunità dell’Italia meridionale è chiamato “Sant’Antuono” per distinguerlo da Sant’Antonio di Padova, è sempre stata molto ricca e da essa traggono spunto le tante protezioni di arte e mestieri a lui attribuite. È, infatti, il popolare protettore di agricoltori, allevatori, becchini, campanari, droghieri, fornai, macellai, pizzicagnoli, salumieri, panierai, guantai, tosatori, fabbricanti e commercianti di tessuti. Venerato nel corso dei secoli, il suo nome è fra i più diffusi del cattolicesimo.
Le notizie che riguardo la vita e la descrizione della lotta di Sant’Antonio Abate contro le tentazioni del demonio arrivano ai giorni nostri grazie all’opera agiografica Vita Antonii scritta da Sant’Atanasio nell’anno 357 circa, che conobbe personalmente il Santo. Un’altra opera che riporta importanti notizie sulla vita del Santo è la Vita Sancti Pauli primi eremitae scritta da San Girolamo negli anni 375-377, dove si narra l’incontro di Sant’Antonio Abate con San Paolo Eremita nel Deserto della Tebaide in Egitto. A queste poi va aggiunta la celebre Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, scritta nel XIII secolo, che è un importante saggio di epoca medievale sulla vita dei Santi. Queste opere, tradotte in più lingue, oltre a fornire notizie biografiche, contribuirono ad alimentare il culto dedicato a Sant’Antonio Abate sia in Oriente che in Occidente.

RETEITALIANASANTANTUONO

lnoltre la Rete è aperta all’inclusione di tutte le Comunità patrimoniali italiane che contribuiscono in modo attivo e consapevole alla salvaguardia e alla valorizzazione degli elementi che caratterizzano i festeggiamenti in onore del Santo eremita, che nella loro unicità rappresentano una parte significativa del patrimonio culturale immateriale dell’Italia e del mondo intero.

Ranverso benedizione degli animali e trattori

Ersilio Teifreto

Ciascuna Comunità tramite iniziative non perdono mai di vista il focus sulla tutela delle Feste per un’uguaglianza di diritti umani e di cultura per la pace, individuando nell’oggetto delle Feste di Sant’Antonio Abate lo strumento privilegiato per contribuire all’avvicinamento sociale.

RETEITALIANASANTANTUONO

Nasce nel mese di marzo 2021 la “Rete Italiana per la Salvaguardia e Valorizzazione delle Feste di Sant’Antonio Abate”, con la firma del Protocollo di Intesa da parte delle Comunità patrimoniali di Campobasso, Collelongo (L’Aquila), Fara Filiorum Petri (Chieti), Macerata Campania (Caserta), Novara di Sicilia (Messina), Novoli (Lecce), Pedara (Catania) e San Mauro Forte (Matera). A cui è seguita l’adesione delle Comunità patrimoniali di Brindisi Montagna (Potenza), Calvello (Potenza), Cerami (Enna), Genzano di Lucania (Potenza), Oppido Lucano (Potenza), Sant’Antonio Abate (Napoli), Ranverso a Rosta e Buttigliera Alta (Torino) e Trivigno (Potenza)

La Rete per perseguire i seguenti obiettivi:

  • favorire la collaborazione fra le Comunità patrimoniali aderenti alla Rete nell’ottica di creare un programma condiviso di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale;
  • operare nel campo della salvaguardia e della valorizzazione sostenibile del patrimonio culturale immateriale, della promozione dei diritti culturali, della protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali;
  • contribuire alla diffusione e all’applicazione dei principi della “Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale”, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003;
  • contribuire alla diffusione e all’applicazione dei principi della “Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul Valore del Patrimonio Culturale per la Società”, adottata a Faro il 27 ottobre 2005;
  • mettere in campo azioni di accreditamento della Rete presso le istituzioni subnazionali, nazionali e internazionali preposte alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale;
  • svolgere un ruolo di mediazione tra le istituzioni sopra indicate e le Comunità patrimoniali, favorire la trasmissione intergenerazionale dei saperi, promuovere e partecipare a progetti interregionali, nazionali e internazionali per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale;
  • costruire occasioni di rafforzamento di capacità e progettazione comune tra diversi stakeholders e shareholders, promuovendo l’incontro e lo scambio di saperi tra gli esperti, i ricercatori, i gruppi, le comunità di eredità e gli individui, anche in un’ottica di formazione permanente;
  • favorire la partecipazione delle Comunità patrimoniali aderenti alla Rete a bandi di finanziamento;
  • promuovere regolari momenti di aggiornamento per le Comunità patrimoniali a livello locale, regionale e nazionale;
  • promuovere le attività della Rete, favorendo la realizzazione e il mantenimento di un sito web ufficiale e di canali di comunicazione (riviste, social network, newsletter, ecc.).

Il sito web della Rete https://reteitaliana.santantuono.it è offerto, realizzato e manutenuto in modo gratuito dalla Comunità patrimoniaNGO Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessale di Macerata Campania (Caserta) rappresentata dalla , accreditata dall’UNESCO presso il “Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale”, mentre la gestione è affidata ai volontari delle Comunità patrimoniali aderenti alla Rete.

RILEVATORE E AUTORE ERSILIO TEIFRETO

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