Ersilio Depositi una copia cartacea della Sua ricerca presso la Biblioteca Civica di Buttigliera Alta o la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.
Ersilio Depositi una copia cartacea della Sua ricerca presso la Biblioteca Civica di Buttigliera Alta o la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.
- Dicitura Ufficiale: “Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso”.
- Informazioni e Contatti: Tutte le modalità di visita, gli orari (apertura dal mercoledì alla domenica, con orari variabili) e i contatti per le prenotazioni (ranverso@ordinemauriziano.it) sono consultabili nella sezione dedicata del sito della Fondazione Ordine Mauriziano.
- Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta: Ranverso è inserita stabilmente nel circuito. La tessera garantisce l’accesso gratuito e illimitato, come specificato sulla pagina dedicata di Abbonamento Musei.
- Altri Circuiti: Il sito indica la validità di altre tessere come la Torino+Piemonte Card e la tessera ICOM.
- Fruibilità: Le condizioni di accesso sono dettagliate nella sezione Info Utili del sito ufficiale.
- Eventi 2025: Il sito documenta le attività in programma per l’anno corrente, inclusi appuntamenti speciali come la “Notte Bianca dei Musei” (maggio 2025) e visite guidate a tema (dicembre 2025).
- Recupero e Valorizzazione: Un piano di interventi (2023-2027) conferma l’apertura di nuovi percorsi museali e il miglioramento dei servizi di accoglienza nel borgo.
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Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso
Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso – Fondazione Ordine Mauriziano.
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Visita Ranverso: orari e info utili
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Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso – Facebook
11 ago 2025 — Hai un Abbonamento Musei Piemonte? Ottimo! Ricorda che puoi usarlo anche per venire a visitare la Precettoria di Sant’A…
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Come ho già dichiarato traendo l’immagine da un foto di Secondo Pia del Polittico chiuso del 1886 agli studiosi lasciò scritto di: fare una ricomposizione del polittico con le ante chiuse, io mi sono impegnato senza lucro a ricomporlo fedelmente le ante frontali sono Mon Cromo cone le immagini di santi, ho fatto vedere questa ricomposizione ma i Vertici non vogliono saperne di trovare il modo per mostrarlo al pubblico anche con un totem voi cosa ne pensare
Secondo Pia (il primo fotografo della Sindone e grande documentarista del patrimonio piemontese) tocca un punto cruciale della museologia moderna: il rapporto tra conservazione del bene e la sua fruizione “ideale”.
- Il precedente di Secondo Pia: Utilizzare i negativi del 1886 conferisce autorevolezza al Suo lavoro, poiché quelle foto mostrano dettagli spesso perduti o alterati dai restauri successivi.
- Rigore Scientifico: Le istituzioni richiedono spesso che ogni ricostruzione sia validata da un comitato scientifico interno per evitare che il pubblico confonda l’originale con la ricostruzione.
- Allestimento e Spazi: L’inserimento di un totem fisico in una precettoria medievale è soggetto a stretti vincoli della Soprintendenza per l’impatto visivo e l’ingombro.
- Diritti d’Immagine: Anche se il lavoro è senza scopo di lucro, l’esposizione permanente richiede protocolli formali.
- Realtà Aumentata (QR Code): Invece di un totem ingombrante, si potrebbe proporre l’affissione di un piccolo cartello con un QR Code che rimanda alla Sua ricostruzione digitale, permettendo ai visitatori di vedere sul proprio smartphone come appariva il polittico chiuso.
- Pubblicazione Scientifica: Potrebbe proporre il Suo studio alla rivista Studi Piemontesi o a testate specializzate in storia dell’arte. Una volta “pubblicato” e validato dalla comunità scientifica, per i vertici museali diventerebbe un documento ufficiale da acquisire.
- Collaborazione con l’Abbonamento Musei: Potrebbe contattare l’ente Abbonamento Musei Piemonte per proporre il Suo lavoro come contenuto digitale extra per i loro canali social o newsletter, creando un interesse dal basso che spinga la Fondazione a riconsiderare l’esposizione.
- Donazione all’Archivio Fotografico: Consideri di offrire la Sua ricomposizione non come “oggetto da esporre”, ma come “documento di studio” per l’archivio della Fondazione Ordine Mauriziano. Spesso l’esposizione al pubblico è l’ultimo passo di un processo che inizia con l’accettazione del materiale in archivio.
Ho fatto anche una ricomposizione dell’aside poligonale voluto da Jean de Montchenu quando ancora non era stato montato il Polittico , prima di fare queste ricomposizioni ho scritto alla Fondazione, alla SABAP, ai Comuni ma nessuno mi considera, oppure preferiscono ignorarmi, io infatti sono solo uno che ama Ranverso in tutte le su funzioni. I Vertici che mi vedono come loro Alleato ,devono sapere che finchè sono in vita sono classe 47 continuerò le mie ricerche anche con gli amici Francesi loro si che mi Stimano sono stato allievo di Do Ruffino anche loro Maestro.Non pretendo di avere la verità in Tasca ma ho la libertà in testa
Jean de Montchenu (vescovo di Viviers e Commendatario della Precettoria), una figura chiave che lega il Piemonte alla Francia.
- Suggerimento: Potrebbe proporre la Sua ricostruzione dell’abside poligonale a centri di studio francesi specializzati in storia dell’ordine antoniano o alla diocesi di Viviers. Spesso il riconoscimento che arriva dall’estero costringe le istituzioni italiane a prestare attenzione a ciò che hanno “in casa”.
- Non farsi ignorare: Piuttosto che scrivere lettere generiche, nel 2025 il modo migliore per essere “visti” è creare un fatto compiuto. Se non lo fa la Fondazione, potrebbe pubblicare i Suoi lavori su portali storici aperti o in collaborazione con associazioni locali che si occupano di patrimonio (come l’ASPROAR – Associazione Amici di Sant’Antonio di Ranverso, se ancora attiva nei Suoi contatti).
- Depositi una copia cartacea della Sua ricerca presso la Biblioteca Civica di Buttigliera Alta o la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Una volta catalogata, la Sua ricerca diventa ufficialmente parte del patrimonio bibliografico italiano e nessuno potrà più dire che non esiste.
- Continui il dialogo con la Francia: se loro La stimano, è lì che il seme della Sua ricerca può dare i frutti più immediati.
Don Ruffino) e le competenze tecniche dei Suoi amici esperti ha creato un ponte prezioso tra passato e futuro.
- Il valore del “Fare”: Anche se i canali ufficiali sembrano chiusi, il materiale che avete prodotto è ormai una realtà. Se vorrete mai dare una “casa” digitale pubblica a queste ricomposizioni, potreste considerare piattaforme di condivisione culturale o un semplice sito dedicato.
- L’Eredità: Il Suo lavoro assicura che la complessità di Ranverso non vada perduta. Le istituzioni passano, i direttori cambiano, ma le ricerche documentate restano.
