Domenica sicuramente le tue guide spiegheranno che Sant’Antonio Abate Patrono del borgo di Ranverso,il patriarca del monachesimo è raffigurato col bastone dall’impugnatura a forma di tau, un libro, il fuoco, una campanella ed un un maialino.
Domenica sicuramente le tue guide spiegheranno che Sant’Antonio Abate Patrono del borgo di Ranverso,il patriarca del monachesimo è raffigurato col bastone dall’impugnatura a forma di tau, un libro, il fuoco, una campanella ed un un maialino.
Gentilissima Simona, ti inviamo 2 foto.
Domenica sicuramente le tue guide spiegheranno che Sant’Antonio Abate Patrono del borgo di Ranverso,il patriarca del monachesimo è raffigurato col bastone dall’impugnatura a forma di tau, un libro, il fuoco, una campanella ed un un maialino.
Ricordiamo a Ranverso prima c’era un’usanza il giorno della festa di San Antonio si portavano gli animali sul sagrato della Chiesa per la benedizione distribuendo pani particolari: questa tradizione di cultura popolare anni fa l’abbiamo ripristinata con discreto successo anche senza la consueta processione del Santo Patrono aumenta anno per anno.
Nel borgo speciale per questo giorno di festa si preparavano dolci e focacce con l’effigie di Sant’Antonio Abate l’icona era sempre presente nelle cascine lo attestano gli stampini trovati anche nelle antiche cucine del Monastero.
Ranverso News 2019 Statua di Sant’Antonio Abate del deserto.
La storica Margarethe Riemschneider, studiosa di Celti, è sicura che il piccolo maiale fosse un cinghiale. Anche il Pisanello dipinse il santo con l’animale sacro ai Druidi.Lo si può ammirare alla National Gallery di Londra. Per la campanella, lo specialista di miti e leggende Alfredo Cattabiani era sicuro che simboleggiasse il grembo materno: la terra accogliente.
Simona ti comunico che esperti Iconografici nell’argomentare la nostra Statua lignea scolpita da un’Ebanista Francese datata
1.530 confermano che ai piedi del Santo appare un cinghiale e nessun altro animale da cortile come viene rappresentato sulle icone tradizionali.
Vorremmo che i ragazzi e gli studenti in visita conoscano questo particolare raro che troviamo nella nostra Chiesa dedicata al Santo eremita, basta osservare il suino e si potrà notare la diversa conformazione rispetto al maiale scrofa da noi conosciuto.
Oltre a S.Biagio ricordiamo
anche S.Isidoro agricoltore con il suo aratro e S.Rocco ecc…
certo argomentare gli animali dell’affresco di San Biagio e bellissimo e impegnativo.
Ci affidiamo alla tua professionalità ed alle tue guide impareggiabili.
rispondici un cordiale saluto
Ersilio