Come Eravamo RanversoDescrizione della Chiesa Abbaziale di Sant’Antonio di Ranverso. Le ghimberghe costituiscono un’aggiunta posteriore; esse risalgono infatti all’ultima grande sistemazione della chiesa, avvenuta per opera di Jean de Montchenu, cellerario (cioè amministratore) della Precettoria (abbazia) dal 1470 al 1497.
Come Eravamo RanversoDescrizione della Chiesa Abbaziale di Sant’Antonio di Ranverso. Le ghimberghe costituiscono un’aggiunta posteriore; esse risalgono infatti all’ultima grande sistemazione della chiesa, avvenuta per opera di Jean de Montchenu, cellerario (cioè amministratore) della Precettoria (abbazia) dal 1470 al 1497.
La chiesa, inizialmente costruita in stile romanico, in seguito alle trasformazioni subite ha assunto forme gotiche, che culminano nel gotico tardo dell’ultimo intervento. La facciata attuale, che risale al XV secolo, è a capanna e presenta tre portali con archi a sesto acuto a cui si sovrappongono le ghimberghe, sormontate da un pinnacolo. La ghimberga centrale non è in asse con la facciata, ma spostata verso la destra di chi guarda, in modo tale da non coprire completamente il rosone, testimoniando così che le ghimberghe costituiscono un’aggiunta posteriore; esse risalgono infatti all’ultima grande sistemazione della chiesa, avvenuta per opera di Jean de Montchenu, cellerario (cioè amministratore) della Precettoria (abbazia) dal 1470 al 1497