Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso l’apertura delle chiese è gratuita, in quanto luoghi dedicati primariamente alla preghiera comunitaria e personale». «Questa regola – spiega la Cei – vale sia per le chiese di proprietà di enti ecclesiastici che per quelle dello Stato, di altri enti pubblici e di soggetti privati.
Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso l’apertura delle chiese è gratuita, in quanto luoghi dedicati primariamente alla preghiera comunitaria e personale». «Questa regola – spiega la Cei – vale sia per le chiese di proprietà di enti ecclesiastici che per quelle dello Stato, di altri enti pubblici e di soggetti privati.
L’accesso alle chiese aperte al culto non può essere condizionato al pagamento di un biglietto di ingresso. Una nota, approvata dal Consiglio episcopale permanente della Cei e diffusa oggi, intende riaffermare tale principio, tipico della tradizione italiana, in virtù del quale “l’apertura
delle chiese è gratuita, in quanto luoghi dedicati primariamente alla preghiera comunitaria e personale”.
Sono una sessantina, su oltre 95 mila, le chiese in Italia dove è previsto un biglietto d’ingresso: eccezioni contenute, legate a beni di particolare pregio. Ma siccome l’eccezione non conferma la regola, la regola resta che «l’accesso alle chiese aperte al culto non può essere condizionato al pagamento di un biglietto di ingresso». Deve essere gratuito. Lo ribadisce la Cei, tornando su un punto affrontato poche settimane fa dal Consiglio Episcopale Permanente, il «parlamentino» dei vescovi italiani. Oggi una nota riafferma il «principio, tipico della tradizione italiana, in virtù del quale l’apertura delle chiese è gratuita, in quanto luoghi dedicati primariamente alla preghiera comunitaria e personale». «Questa regola – spiega la Cei – vale sia per le chiese di proprietà di enti ecclesiastici che per quelle dello Stato, di altri enti pubblici e di soggetti privati.
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