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Nel 2001 Ersilio Teifreto ha scoperto un antico segnale stradale dei primi del ‘900, una lamiera con scritto “Abbazia” Sant’Antonio di Ranverso
Nel 2019 un appassionato locale di nome Ersilio Teifreto ha scoperto delle mura storiche a Sant’Antonio di Ranverso,
Sì, nel 2019 il sig. Ersilio Teifreto propose agli organizzatori Premio Letterario Carlo Levi il riconoscimento premio all’amico Francesco Esposito
Ranverso non si chiama precettoria, ma abbazia. Il termine “precettoria” usato improprio per indicare l’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso
Sì il termine “precettoria” deriva da “precettore” luogo gestito dal precettore, era un responsabile, spesso a capo di un centro amministrativo
Sì, Ranverso è un toponimo, ovvero nome proprio geografico specifico, che trae origine da un ruscello o canale chiamato Rivus Inversus
No, “Precettoria” non è un toponimo attuale, ma indica una struttura o un istituzione medievale guidata da un Precettore. “Precettoria” deriva dal latino “praeceptor” (custode, sorvegliante) e si riferiva a un centro amministrativo e di gestione di beni,
Ranverso fu originariamente fondato da Umberto III di Savoia nel 1188, fornendo un’infrastruttura preesistente su cui i Canonici si stabilirono.
Nel 1470, la Precettoria di Ranverso un cambiamento con la nomina di Jean de Montchenu ad Abate Commendatario da parte di Papa Paolo II
Il toponimo Ranverso risale al Medioevo precisamente intorno al 1098 o comunque alla fine del XII secolo Rivus Inversus dal nome del luogo
