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La chiesa dell’abbazia di Sant’Antonio di Ranverso.CHIESA DI S. ANTONIO DI RANVERSO – Pervenuta all’Or- dine per Bolla di Pio … Carlo Alberto decorata di nobile facciata in pietra, di stile severo e maestoso ..
abbazia di Sant’Antonio di Ranverso e possedimenti nonché case.
Nel 1470 Jean de Montscenu l’Abbate di Ranverso Gioanni De Montecanuto Vescovo Vivariense, riguardante l’Abbazia Cisterciense sita nelle Alpi.17/1/4 Case e Santi Antonio e Dalmasso di Torino Originale 1470.21.Aprile Procura fatta dal Principe Luiggi di Savoja, Commendatore perpetuo de’ Santi Antonio, e Dalmasso di Torino, in capo del Reverendo Abate Giovanni De Montchenu, Gran Priore di Roma, per l’amministrazione de’ beni di detta Commenda.
La Commenda di Sant’Antonio di Ranverso inventario archivio documenti.
20 luglio ’69: il mondo si ferma per lo sbarco sulla luna.
Nobile Gaston
L’origine del luogo di Sant’Antonio di Ranverso deriva da “Rivus Inversus” cioè un canale sulla sinistra (Inversus)rispetto alla destra e risale al 1.156 quando sorse la prima cappella primitiva costruita su un ex pilone votivo, in futuro poi diventato Sant’Antonio Abate di Ranverso dove il Santo anacoreta diventa patrono della Chiesa del borgo e protettore dei contadini e animali da lavoro.
Promise una simile cessione su San Colombano, condizionandola però alla costruzione della chiesa di Sant’Antonio di Ranverso.
CHIESA DI SANT’ ANTONIO DI RANVERSO – Pervenuta all’Or- dine per Bolla di Pio VI del 17 dicembre 1776. … per Bolla del 5 luglio 1558 di Papa Pio IV.
L’Ordine Antoniano nel 1776 fu sopprresso , i terreni e la Casa Precettoria Ospedale, Pianta dei fabbricati centrali di S. Antonio di Ranverso. Con Bolla di Papa Pio VI il 17 dicembre 1776 la Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso e pervenuta all’Ordine dei Santissimi Maurizio e Lazzaro nel 1883 solo la Chiesa fu dichiarata Monumento Nazionale, escludendo dalla dichiarazione tutto il concentrico come invece arbitrariamente viene scritto di chi si occupa della storia di Ranverso e Monaci Antoniani dovrebbero leggere gli scritti del Monsignor Italo Ruffino.