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Foto antiche ingresso nella Chiesa di Sant’Antonio Abate di Ranverso.
Nel Pronao di Sant’Antonio di Ranverso si legge una data storica 1476 incisa sulla porta centrale della Chiesa che ricorda il passaggio della Sindone da Shambery a Torino nel periodo dell’Abate Jean de Montscenu.
Jean de Montchenu, cellerario (cioè amministratore) della Precettoria (abbazia) dal 1470 al 1497 (un suo omonimo aveva rivestito la medesima carica dal 1430 al 1458).
L’ultima grande sistemazione della Chiesa, avvenuta per opera di Jean de Montchenu, commendatario cellerario (cioè Abate ) dell’Abbazia dal 1470 al 1497 (un suo omonimo aveva rivestito la medesima carica dal 1430 al 1458). Jean de Montchenu, che fece apporre il suo stemma (un’aquila e altro simbolo staccato non più visibile forse una corona) all’interno della ghimberga centrale.
1/3/85 Sant’Antonio di Ranverso Chiese, Fabbricati e Beni. Originale 1466.14.Novembre 28 Lettere dell’Abbate Generale del Monastero de’ Padri di Sant’Antonio di Ranverso a favore del Celerario di detta 29 21 Casa D. Gioanni De Romagnano per riscuotere le pensioni ad essi dovute sulle Precettorie di Cremona, e Fossano.
Diocesi di Torino matrimoni nelle Chiese non Parrocchiali.
Va, inoltre, segnalato come nello statuto dell’Ordine Mauriziano fosse prevista la presenza di un rappresentante della Diocesi di Torino.
CHIESA DI S. ANTONIO DI RANVERSO – Pervenuta all’Or- dine per Bolla di Pio VI del 17 dicembre 1776. Medianti però alcune riserve a favore della Sede Apostolica per la Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso..
Restano riserve a favore della Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso per la Sede Apostolica. Inoltre gli commette di uniformarsi e di far continuare il Divin Culto nella chiesa di Sant’Antonio di Torino (Ranverso) con la doverosa degenza, l’Ordine dei Santissimi Maurizio e Lazzaro Custodi dell’Abbazia . 1° DICEMBRE 1777
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