Agosto 21, 2019

associazione Edoardo Gays la martellata sulla campana di ranverso

associazione Edoardo Gays la martellata sulla campana di ranverso

Ugo Capella ricostruisce la storia di Rosta e la pubblica in internet : dalla toponomastica alle leggende
Quella martellata di Napoleone
ROSTA – Quali sono le origini di Rosta? Perchè molti abitanti della zona conservano ancora un soprannome curioso? E quali sono i nomi dei Sindaci che si sono succeduti sulla poltrona Comunale?
A queste domande ha cercato di dare una risposta Ugo Capella, che ha condotto una ricerca approfondita sulla storia, le usanze e le curiosità legate alla città di Rosta.
In collaborazione con l’associazione culturale “Le Tavole di Camelot” di cui fa parte, Capella ha raccolto, grazie alla partecipazione di Anna Rita Grosso e Marinella Trossello, testimonianze e immagini in un “libercolo multimediale” che ha pubblicato sul sito internet, rendendolo accessibile a quanti vogliono saperne di più di questa cittadina.
Partendo dal nome, Capella ha undividuato come attendibile l’origine celtica del termine Rosta. “Durante la ricerca che ho condotto – ha spiegato Capella durante la presentazione del lavoro – mi sono trovato di fronte a una mole di materiale interessante, che illustra le origini antiche del paese.
Le foto inserite nella ricerca in gran parte illustrano scorci di vita cittadina che il tempo ha trasformato e reso a volte irriconoscibili. Ho voluto dedicare uno spazio anche all’ambiente naturale del territorio, molto interessanti sono i massi erratici, o il letto di un lago che si estendeva da Sant’Ambrogio ad Alpignano. Dai più antichi ai più moderni, nella rassegna fotografica dei piloni votivi e dei monumenti di recente costruzione, personaggi che hanno portato in giro per il mondo il nome di Rosta come i missionari Marcellino Gilli e Bernardino Merlo.
Ma ci sono anche leggende come quella legata all’ammaccatura della campana di Sant’Antonio di Ranverso, ritagli di quotidiani riportanti un efferato delitto passionale del 1901.
“Le Tavole di Camelot” amano la città di Rosta – conclude il presidente dell’associazione Edoardo Gays – questo lavoro di Capella non può che essere utile a quanti vogliono approfondire la conoscienza di un territorio che come associazione intendiamo valorizzare.

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