Agosto 8, 2025

ARALDICA

ARALDICA

  News ToriNovoli Araldica Civica  3/11/2013 Sala Baganza Parma e Reggio Emilia Massimo Ghirardi scrive in risposta ad alcune domande rivolte dal cultore della storia  Antoniana e devotissimo  origine della devozione per Sant’Antonio Abate del fuoco in Italia Buongiorno Sig Teifreto, credo che “Giulio Zamagni “esperto di Araldica  degli Ordini Ecclesiastici(che mi legge in copia) saprà essere più esaustivo di questa mia anticipazione. Facendo riferimento al suo fondamentale libro “Il valore del simbolo) Ed. Ponte Vecchio,2003 oltre che da alcuni appunti presi dopo la visita all’Abbazia  di Ranverso alcuni anni fa, vi posso dire che si tratta dell’Arme “Moderna dell’ordine dei Canonici Regolari di Sant’Antonio di Vienne (Ordo  Canonicorum  Sanct  Antonii, fondatori della vostra Abbazia , oggi dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro) la cui arme antica era di “nero alla croce commissa d’azzurro”. Nel 1502 l’Imperatore  Massimiliano i d’Asburgo concesse all’Ordine uno stemma differente , nella forma che avete documentato in loco: d’oro all’aquila imperiale  bicipite di nero, beccata, armata e nimbata di rosso, caricata dallo scudetto d’oro alla croce commissa d’azzurro, timbrato dalla colonna regale d’oro con stima Massimo Ghirardi. Guilio Zamagli scrive e aggiunge: Confermo pienamente ciò che ha scritto Massimo Ghirardi. Da notare l’aggiunta di elementi esterni allo scudo , quali le due piccole croci TAU  e l’aquila  imperiale coronata  a sottolineare la concessione imperiale Cordiali saluti Giulio Zamagli Ranverso 2012 autore Ersilio Teifreto    

Stemma di Ranverso un manufatto fotografato nel 2.000 da Ersilio Teifreto oggi non più visibile.

 

Ces lieux ont, pour la plupart, fait l’objet d’articles dans la revue Les Antonins (Publications).

LES LIEUX ANTONINS

L’expansion antonine commence vers les années 1210, alors que l’Ordre de Saint Antoine n’est pas encore institué. C’est la Maison de l’Aumône ou Fraternité, créée par Gaston de Valloire et d’origine laïque, qui, à partir de Saint Antoine de Viennois toujours sous l’emprise des Bénédictins, va multiplier l’implantation de structures d’accueil et de soins là où sévit la maladie. Dès que l’Ordre de Saint Antoine est créé (1297), les Maisons deviendront, au sein d’une organisation très structurée, Commanderies (ou Préceptories), générales, subalternes, Prieurés… qui relèveront de l’abbaye de Saint Antoine de Viennois (actuellement Saint-Antoine-l’Abbaye) devenue chef d’ordre et Maison mère. L’expansion se poursuivit en fonction des besoins mais aussi par décisions des autorités civiles et religieuses de confier aux Antonins des hôpitaux déjà existants. C’est dire la forte réputation, en matière de gestion et de soins, dont jouissait cet Ordre.

Difficile de savoir le nombre exact des dépendances antonines (qui a pu atteindre, selon certaines sources, le chiffre de 450). Il varie en fonction des époques et des circonstances. Un état officiel, dressé en 1478 par l’Ordre lui-même (Liber Religionis Sancti Anthonii Viennensis Sacre Refformationnis) en recense près de 230.

carte des lieux antonins présentés

carte des lieux antonins présentés

RETOUR A L’ACCUEIL

Association Française des Amis des Antonins  (AFAA) Siège social : Mairie –  Saint-Antoine-l’Abbaye (Isère) – Tous droits réservés          

Giulio Zamagli Ranverso 2012 autore Ersilio Teifreto
 

L’espansione antonina inizia verso gli anni 1210, quando l’Ordine di San Antonio non è ancora istituito. È la Casa dell’Aiuto o Fraternità, creata da Gaston de Valloire e d’origine laica, che, a partire da San Antonio di Viennois ancora sotto l’influenza dei Benedettini, moltiplicherà l’installazione di strutture di accoglienza e di cura dove imperversa la malattia. Non appena l’Ordine di San Antonio viene creato (1297), le Case diventeranno, all’interno di un’organizzazione molto strutturata, Comandi (o Prefetture), generali, subordinate, Priori… che dipenderanno dall’abbazia di San Antonio di Viennois (attualmente San Antonio l’Abbazia) diventata capo ordine e Casa madre. L’espansione continuò in base alle necessità ma anche per decisioni delle autorità civili e religiose di affidare agli Antonini ospedali già esistenti. Questo dimostra la forte reputazione, in materia di gestione e di cure, di cui godeva quest’Ordine. Difficile sapere il numero esatto delle dipendenze antonine (che secondo alcune fonti potrebbero aver raggiunto il numero di 450). Il numero varia a seconda dei periodi e delle circostanze. Un documento ufficiale redatto nel 1478 dall’Ordine stesso (Liber Religionis Sancti Anthonii Viennensis Sacre Refformationnis) ne conta circa 230.

 
 
 
 
 
 
 

Preg.mo Sig. Teifreto,

si tratta sicuramente di una raffigurazione sui generis ed è anche anomalo che si trovi in Piemonte, però si vede che lo stemma non è raffigurato su una parete dell’edificio, ma riprodotto su una pergamena (o su un supporto cartaceo, difficile definirlo dalla foto), che non pare essere di fattura antica. Questi elementi possono accreditare l’ipotesi che si tratti di un manufatto relativamente recente, trasportato a Ranverso in un’epoca indefinita; se così fosse il suo reale legame con Ranverso stessa sarebbe tutto da indagare. Purtroppo per ragioni di tempo non mi è possibile condurre ricerche storiche nè su questo nè su altri casi, ho provato a raccogliere il parere di un amico appassionato del mondo austrungarico, ma anch’egli ha potuto limitarsi ad osservare che si tratta di una raffigurazione “strana” che necessiterebbe di essere indagata. Mi spiace non poter aggiungere altro, ma mi auguro che le Sue ricerche possano portarLa a qualche riscontro utile.

Cordiali saluti Centro Studi Araldici

 

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