RFI aggiunge in una nota sulla collinetta di Ranverso che sovrasta i binari della Ferrovia Torino Modane siamo in allerta perchè rischio frane e caduta massi secondo la caratterizzazione dell’inventario dei fenomeni franosi italiani (IFFI).ANSF Agenzia della sicurezza, organismo guidato dall’Ing. Giovanni Caruso, conferisce al monito un valore doppio. Prima di tutto perché l’Agenzia ha come ragione sociale proprio la valutazione del rischio e possiede le competenze per misurare l’adeguatezza o meno delle misure adottate o non sufficientemente intraprese per scongiurarlo.
RFI aggiunge in una nota sulla collinetta di Ranverso che sovrasta i binari della Ferrovia Torino Modane siamo in allerta perchè rischio frane e caduta massi secondo la caratterizzazione dell’inventario dei fenomeni franosi italiani (IFFI).ANSF Agenzia della sicurezza, organismo guidato dall’Ing. Giovanni Caruso, conferisce al monito un valore doppio. Prima di tutto perché l’Agenzia ha come ragione sociale proprio la valutazione del rischio e possiede le competenze per misurare l’adeguatezza o meno delle misure adottate o non sufficientemente intraprese per scongiurarlo.
Ranverso frane e massi emergono dal terreno minacciosi sui binari.
Buongiorno sig. Teifreto,
sono Rosella Greco, la responsabile dell’unità territoriale che si occupa della linea Torino – Modane.
Le confermo che sulla ‘collinetta di ranverso’ sono stati fatti dei rilievi da una ditta appaltatrice incaricata da RFI in quanto il punto è a potenziale rischio frane e caduta massi secondo la caratterizzazione dell’inventario dei fenomeni franosi italiani (IFFI).
Rfi, tramite la mia struttura territoriale, è impegnata a monitorare il fenomeno e a progettare un intervento mitigativo.
I migliori saluti.
Rosella Greco
Rete Ferroviaria Italiana
Direzione Territoriale Produzione Torino
Unità Territoriale Torino Nodo Il Responsabile
I macchina spruzza calce sui binari
ANSF scritto dall’Ing. Giovanni Caruso
carotaggio
macchina di diagnostica
TGV RALLENTA a Ranverso
i binari con il caldo estivo si surriscaldano vengono imbiancati per evitare la dilatazione,
con codice giallo viene diminuita la velocità, il treno TGV non supera i 100 Km orari.
I treni e i binari dei pendolari, insomma, gli Intercity, i treni merci e quelli delle lunghe percorrenze nord-sud diventati di una fragilità estrema, esposti a tutti i contraccolpi. Compresi quelli della neve e del freddo che un tempo per le ferrovie non costituivano un problema, ma che lo sono diventato, come succede regolarmente ogni inverno e com’è successo di nuovo moltiplicato per dieci in due weekend di fila all’inizio di febbraio. Il fatto che le segnalazioni di criticità provengano non da qualche sindacato, da qualche comitato di pendolari arrabbiati o da qualche esponente politico, ma l’ANSF Agenzia della sicurezza, organismo guidato dall’Ing Giovanni Caruso, conferisce al monito un valore doppio. Prima di tutto perché l’Agenzia ha come ragione sociale proprio la valutazione del rischio e possiede le competenze per misurare l’adeguatezza o meno delle misure adottate o non sufficientemente intraprese per scongiurarlo.
E poi perché l’Agenzia è un organismo terzo, al di sopra delle parti e i suoi ammonimenti devono essere presi con tutta la serietà del caso.
autore Ersilio Teifreto pendolare e pellegrino sui treni del terzo millennio