Ai piedi del Santo un maiale appare raffigurato in proporzione ridotta.
Ai piedi del Santo un maiale appare raffigurato in proporzione ridotta.
La statua, posizionata a sinistra dell’altare, in legno dipinto di colore scuro, rappresenta
Sant’Antonio Abate che indossa l’abito dell’Ordine Antoniano; con la mano destra
regge il bastone con la Tau, mentre nella sinistra tiene il libro con la regola dell’Ordine.
Ai piedi del Santo un maiale è raffigurato in proporzione ridotta.
La Festa del 17 gennaio
Come già detto, la festa di Sant’Antonio Abate ricorre il 17 gennaio, giorno nel quale è
avvenuta la morte del santo nel 356. Le cronache e le leggende riferiscono che l’anacoreta
egiziano, il potente uomo di preghiera, vinse le tentazioni del demonio e guarì il fuoco
sacro (il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”). Simbolismi e allegorie furono collegati
alla data della festa del Santo, compreso il maialino che accompagnava il santo con
la campanella al collo. Solo così si può spiegare la grande popolarità del santo e della
sua festa in Europa, durante la quale, essendo Sant’Antonio divenuto anche protettore
degli animali, nelle regioni agricole si portavano a benedire gli animali domestici per
allontanare le malattie e favorire la fertilità.
Defendente Ferrari, Polittico, Sant’Antonio di Ranverso (1530)
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Amici della Fondazione Ordine Mauriziano
Le usanze dei fuochi accesi il 17
gennaio si innestano sicuramente
anche sulla tradizione di arcaiche
feste solari pagane che celebravano l’inizio visibile della nascita del
nuovo sole, a quasi un mese di distanza dalla data del solstizio d’inverno. Così, nella festa di Sant’Antonio (che, secondo una delle numerose leggende, avrebbe anche
rubato una fi amma dall’eterno
fuoco infernale per portarla sulla
terra e donarla agli uomini infreddoliti) si accendevano fuochi che,
secondo la teoria magica iniziatica,
potrebbero avere avuto la funzione
di rinvigorire il sole a pochi giorni
dalla sua crescita all’orizzonte oltre a quella di “fecondare” la terra.
Nel 2007, riprendendo una vecchia tradizione, l’Associazione “Amici della Fondazione Ordine Mauriziano” ha ripristinato la “benedizione degli animali e degli attrezzi
agricoli” presso la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso in occasione della festività
di S. Antonio Abate, il 17 gennaio.
Questa usanza era stata trasferita da molti anni presso le parrocchie di Rosta e di
Buttigliera Alta, nel territorio delle quali insiste la Precettoria, dopo la cessazione delle
funzioni religiose a Sant’Antonio di Ranverso per mancanza di sacerdoti.
Grazie all’idea scaturita subito dopo l’inaugurazione dei pannelli esplicativi trilingue,
l’associazione si è attivata presso le Amministrazioni locali, i Parroci, le Pro Loco ed i
Coltivatori Diretti di questi Comuni per portare avanti il progetto.
Il consenso è stato unanime ed entusiasmante. Mancava solo il parere favorevole della
Fondazione Ordine Mauriziano che, per le note vicende, è posta sotto commissariamento straordinario. Fortunatamente anche questo ostacolo venne superato. Così, nel
mese di novembre 2006, si è potuto
organizzare l’evento e defi nire chi
doveva fare e che cosa.
Con il coordinamento dell’associazione, le Amministrazioni di Rosta e
di Buttigliera Alta hanno provveduto
alla stampa e alla diffusione dei manifesti, le Pro Loco si sono attivate per
creare l’atmosfera adatta all’evento, i
Coltivatori Diretti hanno organizzato il pranzo conclusivo della festa,
l’associazione ha interessato gli organi di stampa per la comunicazione
dell’evento.
Un accordo tra il Parroco di Rosta,
Don Serafi no Bunino, e quello di
Buttigliera Alta, Don Luigi Palaziol,
ha stabilito che la funzione religiosa
I pani benedetti a forma di animali
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Amici della Fondazione Ordine Mauriziano
venisse offi ciata negli anni alternativamente da uno di loro. È stata anche defi nita la
data di svolgimento: la terza domenica di gennaio.
Domenica 21 gennaio 2007, dunque, giorno stabilito per la ripresa della tradizione,
incominciarono ad arrivare i trattori e i carri (grandi e piccoli), singole persone con
arnesi da giardinaggio, e sempre più gente con animali (cani, gatti, muli, uccellini in
gabbia, cavalli) ecc.
La Pro Loco di Buttigliera Alta allestì un angolo “rustico” con personaggi in costume,
dai contadini ai frati con il saio nero con Tau azzurra e un banco dove vennero distribuiti,
dopo la funzione religiosa, dei piccoli pani a forma di animali benedetti in precedenza.
Il tutto a cura di Annabella Pellarini.
Si esibì anche il gruppo della Corale “Ensemble d’Armonies” della Val di Susa, mentre
mons. Italo Ruffi no presentò il suo ultimo libro Storia Ospedaliera Antoniana, compendio
di tutta una vita di studio e ricerche sull’Ordine degli Antoniani.
Nella terza domenica di gennaio 2008, l’Associazione “Amici della Fondazione
Ordine Mauriziano” ha organizzato la seconda edizione della “Benedizione degli
animali”, a Sant’Antonio di Ranverso. È stato confermato l’enorme successo della prima
edizione, sempre con la partecipazione dei Comuni, la collaborazione delle Pro Loco e
dei Coltivatori Diretti di Rosta e Buttigliera Alta. Don Luigi Palaziol ha celebrato la
funzione religiosa in base al turno stabilito.
Ancora una volta si vogliono ringraziare i responsabili della Fondazione Ordine
Mauriziano che hanno rinnovato il consenso e permesso lo svolgimento di una
manifestazione fortemente sentita dalla popolazione.